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RE: Scrivere per Se stessi o per gli Altri?
Asimov raccontava di essere un avido lettore, ma anche di famiglia molto povera, quindi:
"Così, all’età di undici anni, mi venne la pensata che se mi fossi scritto da solo i miei libri, avrei poi potuto rileggermeli a piacimento!"
Pare che, per lui, abbia funzionato.
Ah ah che citazione superba, non la conoscevo.
Molto pregnante direi.
Io, rispetto ad Asimov, ho un grande vantaggio. Lui aveva una memoria prodigiosa, al punto che si ricordava i particolari di racconti scritti cinquant'anni prima.
Io invece ho il dono dell'oblio, dopo che ho scritto un racconto, e quando dico dopo può significare anche dieci minuti dopo, non mi ricordo più nulla.
Questo mi permette di rileggere le cose che ho scritto infinite volte, ed ogni volta è come se fosse la prima...
Spettacolo!
non conoscevo questa citazione, fantastica
Come del resto lo è Asimov. Dovrei dire lo è stato, ma è uno scrittore talmente grande che lo considero sempre tra noi