RE: Scrivere per Se stessi o per gli Altri?
Ciao, purtroppo non so per quale ragione non riesco a votarti, bo...
Comunque ho trovato molto interessanti sia le tue considerazioni che i commenti che hai ricevuto, stimolano tantissimo la riflessione da più punti di vista.
Personalmente mi considero più una "accanita lettrice" che non una scrittrice, poiché su questa nuova tipologia di social non mi sono iscritta per fare soldi (guadagno molto di più ed in un decimo del tempo nella vita reale) ma solo per sperimentare una cosa del tutto nuova ed innovativa, e per mettermi alla prova.
Ma io sono un caso a parte.
Mi piacerebbe inseguire la romantica idea che tutti scrivano per se stessi, così da ritrovare la genuinità dell'autore in ogni cosa che leggo. Salvo poi indignarmi, come lettrice, se l'autore ha scritto male, in maniera sgrammaticata o poco scorrevole; oppure interrompendo la lettura se l'argomento trattato non mi interessa (in toto o per come è fatto).
Realisticamente, tutto deve partire da un moto interiore, ma poi deve essere sviluppato in maniera gradevole per chi legge, specie in un'epoca dove tutto è così usa-e-getta da rischiare di essere "gettati" prima che usati. Per esperienza, inoltre, ritengo che su 1000 "innovatori" che sperimentano una maniera personale ed originale di comunicare, 999 e 1/2 sono cialtroni arroganti e presuntuosi privi di autocritica e di valore, ed il 1/2 che resta probabilmente ci ha azzeccato per caso. I veri diamanti sono moooooolto rari. Questo però non significa che non si debba almeno provare ad essere diversi. Diciamo che l'ideale sarebbe raggiungere un buon compromesso fra ciò che si ha dentro da esprimere e ciò che si vuole far risuonare nel cuore del pubblico lettore.
Grazie del commento, molto articolato e bello da leggere.
Il tuo commento è stato autoriale e i tuoi complimenti molto apprezzati.