RE: Studio sul consolidamento degli edifici in caso di Terremoto: l'Intonaco Armato.
Le reti in fibra di vetro le ho già utilizzate in un progetto di ristrutturazione di una parte di edificio in centro storico dalle mie parti. Ora non ricordo ne marca ne costi, comunque era formata da una maglia di 50x50 mm che doveva essere fissata alla muratura (in sasso e calce in questo caso) con dei chiodi in ferro tondino da 6mm. Facile da montare in quanto molto leggera, per contro quando si ha una muratura non proprio dritta (caso mooooolto frequente) bisogna essere accorti nella sua posa... ci vuole un pochino di malizia ma niente di insuperabile per un buon artigiano.
All'epoca la mia zona (Trentino) non era considerata sismica, poi con l'avvento del terremoto in Emilia hanno cambiato parametri e aumentato il grado di pericolosità. Abbiamo fatto l'intervento con lo scopo di irrigidire la muratura visto che ho smembrato tre piani di questo edificio, più per evitare qualche assestamento dei muri che per pericolosità sismica. Intervento che ne è valsa la pena e benché non ricordi il costo, vi assicuro che su di un intervento di ristrutturazione il "peso" economico è veramente irrisorio.
Ho dato un occhio a questo progetto di questo intonaco armato e ho visto che hanno fatto le prove su di una muratura in tufo. Sarebbe carino che lo sviluppassero su di una muratura in sasso.... speriamo che finanzino il progetto. Una muratura in sasso ha una massa volumica nettamente superiore ad una muratura in tufo (parliamo di 2 volte) e quindi anche l'energia è notevolmente superiore, mi piacerebbe vedere i risultati in tale situazione.
Dall'articolo non riesco a intuire in che senso una muratura rinforzata resista a sismi amplificati del 220%. La scala Richter stima l'energia sprigionata durante un sisma, facendo un esempio (dati presi a caso) se abbiamo un terremoto grado 2 sprigiona 25 unità energetiche ma se abbiamo un terremoto grado 3 le unità energetiche sono 750! visto che la scala è logaritmica. In tal senso non capisco quindi quel valore di aumento della resistenza del 220% se sono in termini energetici, in funzione della scala Richter o il grado di accelerazione. Nulla toglie comunque all'iniziativa e al mio consiglio spassionato di prendere in considerazione tale tecnica di costruzione, che come detto prima la differenza di costo ha un peso irrisorio sull'economia totale di una ristrutturazione.
un saluto, nicola
Ciao Nicola, onestamente non so rispondere alla tua domanda non essendo un tecnico del settore.
La mia zona non è molto sismica (Bari) ma già sul gargano e in Basilicata la sismicità supera la soglia di attenzione. Anche io concordo con te che i costi non dovrebbero essere eccessivi, soprattutto rapportati allo scopo, cioè salvarsi la vita.
Non sappiamo se ci saranno incentivi statali, ma posso ipotizzare che qualcosa del genere verrà approntato vista l'attualità del tema.