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RE: Deportazioni 🇮🇹🇬🇧

in Italy15 days ago (edited)

Più che altro mi ricorda il caso Valentina Motpan, occorso in Veneto nel 2008 (sia pur lontano dagli USA). Ma la cosa curiosa stava nel fatto che a parecchi immigrati irregolari veniva accordata copertura dal prefetto di turno per fargli aprire commerci per i quali non gli veniva neppure richiesto di pagare le tasse, mentre nel caso Motpan (e chissà quanti altri uguali, di persone che volevano solo sposarsi) era scattata la deportazione perchè s'era presentata in buona fede in questura, non avendo idea che le pendeva sul capo un foglio di via, non conoscendo nè l'italiano nè l'inglese a suo tempo (era cittadina moldava, quando la Moldavia non era ancora parte dell'UE). Era stata invitata a presentacisi dall'anagrafe per avere richiesto le pubblicazioni di matrimonio con il suo convivente, tale Vincenzo Danesin, lui veneto (si tratta di un caso finito pure in tribunale riportato da un avvocato e si trova ancora online). Ebbene, invece di riuscire a sposarsi, sti due porelli, allora conviventi, avevano finito per passare l'inferno. La Motpan in questura era stata arrestata e spedita in un centro di identificazione e espulsione, come non in possesso di permesso di soggiorno e molto probabilmente pure entrata per vie irregolari, sottraendosi ai controlli di frontiera. Comunque i due conviventi intendevano davvero mettersi a posto con il matrimonio, ma non c'erano riusciti grazie alla solerzia del questore di turno. Diversamente, in Spagna e forse pure in Francia, pure un clandestino riesce a sposarsi perchè non scattano le segnalazioni dall'anagrafe alla questura non appena l'ufficiale di Stato civile di turno ha il sentore che lo straniero o la straniera che ha davanti e chiede di sposarsi non ha il permesso di soggiorno (o in alternativa, il visto turistico di 90 giorni gli è scaduto). Ultimamente, nemmeno la Corte Costituzionale è riuscita a risolvere la pantanosa questione: pure obbligando i sindaci a effettuare le pubblicazioni di matrimonio senza se e senza ma, è rimasto in piedi l'obbligo di segnalazione alla questura (derivante dal pacchetto sicurezza 2009, ma pure prima, quando la segnalazione non era ancora obbligatoria, si effettuava lo stesso seguendo il principio di collaborazione tra organi amministrativi). Quindi le pubblicazioni si possono ottenere, ma non è detto che il matrimonio si possa celebrare (dato che il futuro coniuge straniero verrebbe sicuramente arrestato prima che il matrimonio si possa fare). Poi sono pure risate quando l'ambasciata di riferimento del futuro coniuge straniero non rilascia l'indispensabile e condicio sine qua non nulla osta al matrimonio oppure non esiste una rappresentanza diplomatica di questo o quel paese nel territorio italiano. Dato che senza il famigerato nulla osta (non richiesto se ti sposi in Spagna), frutto del vetusto codice civile marchiato anni quaranta, questo matrimonio non si può fare, per dirla col Manzoni. Mi domando quanta gente s'è vista la vita rovinata come questo povero Vincenzo Danesin e la sua compagna (in particolare, gli anni tra il 2007 e il 2009 erano stati puro inferno per chi avesse un fidanzato/a straniero/a e tentava di sposarsi in Italia e qualcuno aveva sollevato che di queste grivie come quella affrontata dalla coppia Danesin-Motpan accadevano pure prima). Ultimamente l'affaraccio pare risolto (giusto negli ultimissimi anni), ma appunto, nel frattempo, prima quanta gente che la burocrazia avrà rovinato?

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