Movies & Television - Ciak #6 - Mad Men: Divina Commedia of our time (EN - IT - ES - DE)

in #steempossible5 years ago

Mad Men: Divina Commedia of our time

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In a game very fine in itself,but effective sometimes, someone has tried to compare some of the most important literary works in the history of humanity to contemporary film works and TV series. Do you know which one, of all, has been compared to the Divine Comedy of Dante Alighieri? Mad Men Matthew Weiner's work is considered an absolute masterpiece of seriality, thanks to its ability to tell the untold, that anxiety of living and fear of dying that lulls in each of us. It does so through one of the most multifaceted and complex male characters ever seen on TV, and perhaps not just on TV: Don Draper. The character played by a magnificent Jon Hamm takes us on a Dante's journey into that dark forest that is nothing but our life. Complex, turbulent, unique and therefore impossible to decipher along the way. It is a journey that has its roots on the theme of identity. Weiner seems to want to answer the 2 par-like existential questions:
Who are we
Which is the meaning of life
Weiner manages, through Don Draper, to make the most of his figure as a man who has "stolen" an identity of others in order to become what everyone sees as a successful, good-looking and charismatic man. But thanks to this gimmick we manage to walk along the paths of its existence to ask ourselves repeatedly what is the meaning of life, what can be the engine of our actions, what awaits us beyond the appearance of the masks we wear. Don Draper represents the image of the American dream. He has an office in Manhattan, a dream wife, a mansion in the suburbs, a successful position, respect for colleagues and a magnetic personality that allows him to literally achieve whatever he wants. Yet Don, on his journey, seems to be constantly not happy. He has everything you could want and yet he always lacks something to feel really fulfilled. Perhaps because the most beautiful things in life are free, as the character played by David Morse will tell him in a vision. Or perhaps because on this journey we are alone, with our anxieties, our urges, our sorrows. No one can really accompany us towards the goal except ourselves, aware of who we really are and for this reason really able to be someone important to others as well.
Mad Men, set in the 1960s, has launched the strand of classic films and series. From that moment on, the products that sought in the nostalgia and fervour of that decade have proliferated an extra impetus for exceptional stories. None of us have been able to replicate the success of the AMC series. The reason? It wasn't the setting that made the series but the series that created the right atmosphere. It's universal series. Able to tell us what we will always need to face and understand: ourselves. It doesn't matter where, how and when. Mad Men takes advantage of where, how and when to create a wonderful story and characters but it's what it tells to make the series unique and unrepeatable. The world of advertising, in this sense, is a perfect context to tell what the series aims to tell. What world can be more fake than marketing? A world made up of tricks and deceptions to get people to consume this or that product. And then here too it is man who will make the difference. The approach will end up counting. Sell dreams or build them? Exploiting people to push them to buy or exploit product qualities to make people more aware and better at choices? Peggy Olson will be instrumental in the journey of Don and Mad Men will be decisive for the path of Elisabeth Moss, now a celebrated and award-winning actress. But there will be many unforgettable characters, lots of actresses and phenomenal actors from Cristina Hendricks to John Slattery. What's left is an incredibly perfect series in every respect, from costumes to acting, from directing to writing, from character development to individual episodes. Forgetting it is impossible.
Remembering and celebrating it is a duty.









In un gioco molto fine a se stesso,ma efficace talvolta, qualcuno ha provato a paragonare alcune delle opere letterarie più importanti della storia dell'umanità a opere cinematografiche e serie tv contemporanee. Sapete quale, fra tutte, è stata paragonata alla Divina Commedia di Dante Alighieri? Mad Men L'opera di Matthew Weiner è considerata un capolavoro assoluto della serialità, grazie alla sua capacità di raccontare l'irraccontabile, quell'ansia di vivere e paura di morire che si cela in ognuno di noi. Lo fa attraverso uno dei personaggi maschili più sfaccettati e complessi che si siano mai visti in tv, e forse non solo in tv: Don Draper. Il personaggio interpretato da un magnifico Jon Hamm ci porta in un viaggio Dantesco dentro quella selva oscura che altro non è se non la nostra vita. Complessa, turbolenta, unica e per questo impossibile da decifrare strada facendo. E' un viaggio che affonda le sue radici sul tema dell'identità. Weiner sembra voler rispondere alle 2 domande esistenziali per antonomasia:
Chi siamo
Quale è il senso della vita
Weiner riesce, attraverso Don Draper, a sfruttare benissimo la sua figura di uomo che ha "rubato" un'identità altrui per poter diventare quello che tutti vedono come un uomo di successo, di bell'aspetto e carismatico. Ma proprio grazie a questo espediente riusciamo a camminare lungo i sentieri della sua esistenza per chiederci ripetutamente quale sia il senso della vita, quale possa essere il motore delle nostre azioni, cosa ci aspetta oltre l'apparenza delle maschere che indossiamo. Don Draper rappresenta l'immagine del sogno americano. Ha un ufficio a Manhattan, una moglie da sogno, una villa nei sobborghi, una posizione di successo, il rispetto dei colleghi ed una personalità magnetica che gli permette di ottenere letteralmente qualsiasi cosa egli desideri. Eppure Don, nel suo viaggio, sembra essere costantemente non felice. Ha tutto quello che si potrebbe desiderare eppure gli manca sempre qualcosa per sentirsi realmente appagato. Forse perché le cose più belle della vita sono gratis, come gli dirà in una visione il personaggio interpretato da David Morse. O forse perché in questo viaggio siamo soli, con le nostre ansie, le nostre pulsioni, i nostri dolori. Nessuno potrà davvero accompagnarci verso la meta se non noi stessi, consapevoli di quel che siamo davvero e per questo veramente in grado di essere qualcuno di importante anche per gli altri. Mad Men, ambientata negli anni 60, ha lanciato il filone dei film e delle serie d'epoca. Da quel momento in poi hanno proliferato i prodotti che ricercavano nella nostalgia e nel fervore di quella decade uno slancio in più per storie eccezionali. Nessuna ci è riuscita a replicare il successo della serie di AMC. Il motivo? Non era l'ambientazione a fare la serie ma la serie a creare l'atmosfera giusta. Dicesi serie universale. In grado di raccontarci quello che avremo sempre bisogno di affrontare e comprendere: noi stessi. Non importa dove, come e quando. Mad Men sfrutta il dove, come e quando per creare una storia e dei personaggi meravigliosi ma è quello che racconta a rendere la serie unica e irripetibile. Il mondo della pubblicità, in questo senso, è un contesto perfetto per raccontare quello che la serie si propone di raccontare. Quale mondo può essere più falso di quello del marketing? Un mondo fatto di trucchi ed inganni per spingere la gente a consumare questo o quell'altro prodotto. E allora anche qui è l'uomo a fare la differenza. L'approccio finirà per contare. Vendere sogni o costruirli? Sfruttare le persone per spingerle a comprare o sfruttare le qualità del prodotto per rendere le persone più consapevoli e migliori nelle scelte? Peggy Olson sarà determinante nel percorso di Don e Mad Men lo sarà per il percorso di Elisabeth Moss, oggi attrice celebratissima e pluripremiata. Ma saranno tantissimi i personaggi indimenticabili, tantissime le attrici e gli attori fenomenali da Cristina Hendricks a John Slattery. Quel che resta è una serie incredibilmente perfetta sotto ogni aspetto, dai costumi alla recitazione, dalla regia alla scrittura, dallo sviluppo dei personaggi ai singoli episodi. Dimenticarla è impossibile.
Ricordarla e celebrarla è un dovere.

En un juego que es un fin en sí mismo, pero a veces efectivo, alguien ha tratado de comparar algunas de las obras literarias más importantes de la historia de la humanidad con obras cinematográficas y series de televisión contemporáneas. ¿Sabes cuál, entre todos, ha sido comparado con la Divina Comedia de Dante Alighieri? Hombres locos El trabajo de Matthew Weiner se considera una obra maestra absoluta de la serie, gracias a su capacidad para contar lo irreconocible, esa ansiedad de vivir y el miedo a morir que está oculto en cada uno de nosotros. Lo hace a través de uno de los personajes masculinos más multifacéticos y complejos jamás vistos en la televisión, y quizás no solo en la televisión: Don Draper . El personaje interpretado por un magnífico Jon Hamm nos lleva a un viaje de Dante dentro de esa madera oscura que no es más que nuestra vida. Complejo, turbulento, único y, por lo tanto, imposible de descifrar en el camino. Es un viaje que tiene sus raíces en el tema de la identidad. Weiner parece querer responder las dos preguntas existenciales por excelencia:
Quiénes somos
¿Cuál es el significado de la vida
Weiner logra, a través de Don Draper, explotar muy bien su figura de hombre que ha "robado" la identidad de otra persona para convertirse en lo que todos ven como un hombre exitoso, guapo y carismático. Pero gracias a este dispositivo, podemos caminar por los caminos de su existencia para preguntarnos repetidamente cuál es el significado de la vida, cuál puede ser el motor de nuestras acciones, qué nos espera más allá de la apariencia de las máscaras que usamos. Don Draper representa la imagen del sueño americano. Tiene una oficina en Manhattan, la esposa de sus sueños, una villa en los suburbios, una posición exitosa, respeto por sus colegas y una personalidad magnética que le permite obtener literalmente lo que quiera. Sin embargo, Don, en su viaje, parece no estar contento constantemente. Tiene todo lo que uno podría desear y, sin embargo, siempre le falta algo para sentirse realmente satisfecho. Quizás porque las mejores cosas de la vida son gratis, como el personaje interpretado por David Morse le dirá en una visión. O tal vez porque en este viaje estamos solos, con nuestras ansiedades, nuestros impulsos, nuestros dolores. Nadie realmente podrá acompañarnos hacia la meta si no somos nosotros mismos, conscientes de lo que realmente somos y para esto realmente ser alguien importante también para los demás. Mad Men, ambientada en los años 60, lanzó la línea de películas y series antiguas. A partir de ese momento, los productos que buscaban en nostalgia y en el fervor de esa década proliferaron un impulso extra para historias excepcionales. Ninguno ha logrado replicar el éxito de la serie AMC. El motivo? No fue el escenario lo que hizo la serie, sino la serie que creó la atmósfera correcta. Se llama serie universal. Capaz de decirnos lo que siempre necesitaremos enfrentar y comprender: nosotros mismos. No importa dónde, cómo o cuándo. Mad Men usa el dónde, cómo y cuándo para crear una historia y personajes maravillosos, pero es lo que nos dice que hagamos que la serie sea única e irrepetible. El mundo de la publicidad, en este sentido, es un contexto perfecto para contar lo que la serie pretende contar. ¿Qué mundo puede ser más falso que el marketing? Un mundo de trucos y engaños para empujar a las personas a consumir este o aquel producto. Y aquí también está el hombre para marcar la diferencia. El enfoque finalmente contará. ¿Vender sueños o construirlos? ¿Explotar a las personas para empujarlas a comprar o explotar las cualidades del producto para que las personas sean más conscientes y mejores en sus elecciones? Peggy Olson será decisiva en el camino de Don y Mad Men será para el viaje de Elisabeth Moss, hoy una actriz famosa y galardonada. Pero habrá muchos personajes inolvidables, muchas actrices y actores fenomenales, desde Cristina Hendricks hasta John Slattery. Lo que queda es una serie increíblemente perfecta en todos los aspectos, desde el vestuario hasta la actuación, desde la dirección hasta la escritura, desde el desarrollo del personaje hasta los episodios individuales. Olvidarlo es imposible, recordarlo y celebrarlo es un deber.






In einem an sich sehr guten, aber manchmal effektiven Spiel hat jemand versucht, einige der wichtigsten literarischen Werke der Menschheitsgeschichte mit zeitgenössischen Filmwerken und Fernsehserien zu vergleichen. Wissen Sie, welche von ihnen mit der Göttlichen Komödie von Dante Alighieri verglichen wurde? Mad Men Matthew Weiners Werk gilt als absolutes Meisterwerk der Serialität, da es die Unermesslichkeit, die Lebensangst und die Angst vor dem Sterben, die in jedem von uns schlummert, deutlich macht. Dies geschieht durch eine der facettenreichsten und komplexesten männlichen Figuren, die jemals im Fernsehen zu sehen waren, und vielleicht nicht nur im Fernsehen: Don Draper . Die Figur eines großartigen Jon Hamm entführt uns auf eine Reise von Dante in diesen dunklen Wald, der nichts anderes als unser Leben ist. Komplex, turbulent, einzigartig und daher nicht zu entziffern. Es ist eine Reise, die ihre Wurzeln im Thema Identität hat. Weiner scheint die 2 par-ähnlichen existenziellen Fragen beantworten zu wollen:
Wer sind wir ? Welches ist der Sinn des Lebens?
Durch Don Draper gelingt es Weiner, das Beste aus seiner Figur als Mann zu machen, der eine Identität von anderen "gestohlen" hat, um das zu werden, was jeder als erfolgreicher, gutaussehender und charismatischer Mann sieht. Dank dieser Spielerei gelingt es uns jedoch, den Weg seiner Existenz zu beschreiten und uns immer wieder zu fragen, was der Sinn des Lebens ist, was der Motor unseres Handelns sein kann, was uns jenseits des Auftretens der von uns getragenen Masken erwartet. Don Draper repräsentiert das Bild des amerikanischen Traums. Er hat ein Büro in Manhattan, eine Traumfrau, ein Herrenhaus am Stadtrand, eine erfolgreiche Position, Respekt vor Kollegen und eine magnetische Persönlichkeit, mit der er buchstäblich erreichen kann, was er will. Dennoch scheint Don auf seiner Reise nicht immer glücklich zu sein. Er hat alles, was man sich nur wünschen kann und doch fehlt ihm immer etwas, um sich wirklich erfüllt zu fühlen. Vielleicht, weil die schönsten Dinge im Leben frei sind, wie der von David Morse gespielte Charakter ihm in einer Vision sagen wird. Oder vielleicht, weil wir auf dieser Reise allein sind, mit unseren Ängsten, unseren Trieben, unseren Sorgen. Niemand kann uns wirklich auf dem Weg zum Ziel begleiten, außer wir selbst, der sich dessen bewusst ist, wer wir wirklich sind, und aus diesem Grund wirklich jemand sein kann, der auch für andere wichtig ist.
Mad Men spielt in den 1960er Jahren und hat den Strang klassischer Filme und Serien ins Leben gerufen. Von diesem Moment an haben die Produkte, die in der Nostalgie und Leidenschaft dieses Jahrzehnts gesucht haben, einen zusätzlichen Impuls für außergewöhnliche Geschichten gegeben. Keiner von uns konnte den Erfolg der AMC-Serie wiederholen. Der Grund? Es war nicht die Kulisse, die die Serie gemacht hat, sondern die Serie, die die richtige Atmosphäre geschaffen hat. Es ist Universalserie. Kann uns sagen, was wir immer sehen und verstehen müssen: uns selbst. Es ist egal wo, wie und wann. Mad Men nutzt den Vorteil, wo, wie und wann eine wunderbare Geschichte und Charaktere zu erschaffen, aber es ist das, was es sagt, um die Serie einzigartig und unwiederholbar zu machen. Die Welt der Werbung ist in diesem Sinne ein perfekter Kontext, um zu erzählen, was die Serie zu erzählen beabsichtigt. Welche Welt kann gefälschter sein als Marketing? Eine Welt, die aus Tricks und Täuschungen besteht, um Menschen dazu zu bringen, dieses oder jenes Produkt zu konsumieren. Und auch hier wird der Mensch den Unterschied ausmachen. Der Ansatz wird am Ende zählen. Träume verkaufen oder bauen? Menschen ausnutzen, um sie zum Kauf zu drängen, oder Produktqualitäten ausnutzen, um die Menschen bewusster zu machen und bessere Entscheidungen zu treffen? Peggy Olson wird maßgeblich an der Reise von Don beteiligt sein, und Mad Men wird entscheidend für den Weg von Elisabeth Moss sein, die heute eine gefeierte und preisgekrönte Schauspielerin ist. Aber es wird viele unvergessliche Charaktere, viele Schauspielerinnen und phänomenale Schauspieler von Cristina Hendricks bis John Slattery geben. Was bleibt, ist eine unglaublich perfekte Serie in jeder Hinsicht, von Kostümen über Schauspiel, Regie bis zum Schreiben, von der Charakterentwicklung bis zu einzelnen Episoden. Es zu vergessen ist unmöglich.
Sich daran zu erinnern und es zu feiern ist eine Pflicht.




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