Lo zucchero quasi perfetto, sviluppato dalla ricerca della vita su Marte.
Come può l'idea per uno zucchero a basso contenuto calorico ma dal gusto perfettamente simile a quello comune essere nata dalla ricerca della vita su Marte ?
La nostra storia parte nel 1952 quando l'ingegnere statunitense Gilbert Leving sviluppò un metodo per rilevare la contaminazione batterica in modo rapido e semplice. L'esperimento è molto semplice e consiste nel far cadere delle gocce di nutriente legato ad isotopi radiottivi nel suolo che si vuole analizzare, se sono presenti microrganismi in grado di metabolizzare il nutriente successivamente sarà rilevabile una piccola quantità di CO2 radiottiva che confermerà l'avvenuta metabolizzazione del nutriente.
Questo metodo fu selezionato nel 1969 dalla NASA per rilevare la vita su Marte durante la missione Viking 1.
fonte Immagine
In occasione della missione furono selezionati diversi nutrienti.
Bisogna sapere che la maggior parte delle molecole sfruttate nei processi biologici esiste in due forme : quella "destrogira" e quella "levogira" chiamata enantiomeri. Queste molecole sono tra loro perfettamente identiche, se non per una proprietà nota come potere rotatorio ma biologicamente possono avere proprietà ed utilizzi completamente differenti tra loro.
Per esempio gli amminoacidi utilizzati negli organismi viventi sono quasi esclusivamente della serie L piuttosto che della serie D (notare bene che denominare una molecola D o L non è equivalente a dire che essa è destrogira o levogira).
In simil modo il glucosio che siamo in grado di utilizzare nel nostro organismo è quello D mentre quello L non siamo in grado di metabolizzarlo.
forma D del glucosio
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Quando Levin si trovò di fronte alla scelta dei nutrienti da mandare su Marte sapeva bene che tutta la vita sulla Terra si era sviluppata in grado soltanto di metabolizzare il D-glucosio, tuttavia non siamo in grado di escludere che su diversi pianeti la vita si sia sviluppata in modo differente e che gli organismi non siano in grado di metabolizzare il D-glucosio bensì quello L, decise così di mandare entrambe le forme per poter rilevare ogni possibilità.
Il test di Levin rilevò CO2 radioattivo e quindi la presenza di vita su Marte, tuttavia altri due diversi esperimenti diedero esito negativo ciò portò la NASA ad assumere che il test di Levin era stato ingannato dalla presenza di ossidanti nel suolo marziano.
Anche se il suo test non fu considerato come prova della vita su Marte grazie ai suoi studi Levin ebbe un idea, se l' L-glucosio non era in grado di essere digerito dal nostro metabolismo allora esso poteva essere usato come dolcificante ipocalorico. Furono condotti alcuni esperimenti in cui in totale ignoranza furono fatti assaggiare due campioni di zucchero a diverse persone, uno era D-glucosio mentre l'altro era L-glucosio. I partecipanti non rilevarono alcuna differenza tra i due campioni, il loro gusto e potere dolcificante è perfettamente uguale.
L' L-glucosio era il perfetto candidato per essere un dolcificante ipocalorico non aveva nessun effetto collaterale se non un leggero effetto da lassativo quando assunto in grandi quantità, tuttavia i costi di produzione erano e sono tuttora enormi e non risulta commercialmente conveniente produrlo per uso comune. Levin esplorò altri zucchero della serie L come il fruttosio ma il problema era sempre lo stesso gli enormi costi di produzione.
Levin allorà esamino un altro zucchero il D-tagatosio. Esso ,in maniera simile all'L-glucosio, viene digerito solo in piccola parte dal nostro corpo rendendolo estremamente poco calorico e con un potere dolcificante pari al 92% del normale zucchero da cucina. Il D-tagatosio viene prodotto con metodi abbastanza economici ed è tuttora in commercio sotto diversi nomi commerciali.
Questa storia dimostra come esperimenti apparentemente senza correlazioni portano allo sviluppo di prodotti utili nella vita di tutti i giorni.
FONTI :
https://spinoff.nasa.gov/Spinoff2004/ch_4.html
http://www.gillevin.com/mars.htm
mi e' piaciuto il post! se riesci a mettere un link delle fonti sotto le figure e ad aggiungere dei link per approfondimenti/fonti alla fine del testo posso proporre il tuo post a steemstem per un voto!
Ciao, scusa per il ritardo, ho inserito le fonti.
Grazie, posso provare a inoltrare il tuo link ma ti suggerirei di inserire il link delle fonti sotto le immagini e non solo dire "immagini di pubblico dominio"
Ciao, complimenti per il post. Se ti va aggiungi il tag scienzE, è quello di riferimento per la comunità italiana :)
Grazie per la dritta
Complimenti per il post. Divulgativo e ben scritto. Spero proprio di leggerne mille altri così. Grazie
Tra l'altro se conosci il gruppo SteemPostItalia saresti il benvenuto. C'è anche la sezione scienze.
Molto interessante, come da te ribadito questa e’ uno dei vantaggi che si hanno quando alcune scoperte scientifiche su applicano alla quotidianità
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