Cannabis

in #science5 years ago

Hello everybody,
Today I would like to talk about a plant that over the centuries has always been considered of pharmacological importance: Indian cannabis.

Introduction

The parts of the plant used are the inflorescences dissected of Cannabis sativa.
It is a perennial herbaceous plant native to central Asia, which grows freely in tropical and temperate regions, and which is widely cultivated in various parts of the world.

The inflorescences are called marijuana, while the dried resinous exudate of the flowering tops is called hashish.

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Chemistry

The active ingredient of hemp is made up of a resin present in female inflorescences, but also in leaves, in varying quantities depending on the climate and cultivar (0-20%).

In the resin we find many compounds called cannabinoids, which are responsible for the psychotropic and analgesic actions of hemp.
The main cannabinoids are ∆9-THC, ∆8-THC, cannabidiol and cannabinol.

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Pharmacological effects of cannabinoids

On the central nervous system, as doses progress, they manifest:

  • Euphoria, tendency to talkativeness, impaired motor skills and balance;
  • Deformation of perceptions, increase in visual, auditory, tactile sensitivity, decrease in pain sensitivity, increase in libido, dissociative phenomena;
  • Illusions, acute toxic psychosis (mental confusion, space-time disorientation, anxiety, terror);
  • Coma.

On the cardiovascular system the effects are:

  • Tachycardia or bradycardia (at high doses);
  • Conjunctival vasodilation;
  • Pressure increase or orthostatic hypotension (at high doses).

The cannabinoid receptors (called CB1 and CB2) are coupled to G proteins. Activation of CB1 inhibits calcium channels, activates potassium channels and this leads to inhibition of GABA and glutamate release. This results in disinhibition of other neurons (dopaminergics).

The endogenous cannabinoid system is involved in the mechanisms of modulation of gratification.

Chronic administration of THC induces tolerance and dependence.

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Toxicity

Usage in general is episodic and the therapeutic index is very high.

For chronic use, the amotivational syndrome can occur: Indolent behavior, neglect of personal hygiene and nutrition; the aggressive and violent behavior of alcohol or amphetamine is lacking.

The possible carcinogenic effects due to pyrolysis, which produces a particularly toxic tar, are subject of study.

Marijuana administration results in decreased testosterone concentration, reversible inhibition of spermatogenesis and suppression of the plasma LH hormone.
Furthermore, cannabinoids suppress cellular and humoral immune responses in animals, but hemp consumers show no greater susceptibility to infection.

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Withdrawal symptoms

Following abstinence, the following may occur:

  • Restlessness;
  • Irritability;
  • Slight agitation;
  • Insomnia;
  • Electroencephalographic disorders during sleep;
  • Nausea;
  • Cramps.

However, the symptoms are milder than other drugs of abuse.


ITA
Ciao a tutti,
Oggi mi piacerebbe parlare di una pianta che nei secoli è sempre stata considerata di importanza farmacologica: La Canapa indiana.

Introduzione

Le parti utilizzate della pianta sono le infiorescenze dissecate della Cannabis sativa. Si tratta di una pianta erbacea perenne originaria dell’Asia centrale, la quale cresce liberamente nelle regioni tropicali e temperate, e che viene coltivata estesamente in varie parti del mondo.

Le infiorescenze prendono il nome di marijuana, mentre l’essudato resinoso essiccato delle sommità fiorite viene chiamato hashish.

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Chimica

Il principio attivo della canapa è costituito da una resina presente nelle infiorescenze femminili, ma anche nelle foglie, in quantità variabile a seconda del clima e del cultivar (0-20%).

Nella resina troviamo molti composti denominati cannabinoidi, i quali sono responsabili delle azioni psicotrope e analgesiche della canapa.
I principali cannabinoidi sono ∆9-THC, ∆8-THC, cannabidiolo e cannabinolo.

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Effetti farmacologici dei cannabinoidi

Sul sistema nervoso centrale, col progredire delle dosi, si manifestano:

  • Euforia, tendenza alla loquacità, compromissione delle capacità motorie e di equilibrio;
  • Deformazioni delle percezioni, accrescimento della sensibilità visiva, uditiva, tattile, diminuzione della sensibilità dolorifica, aumento della libido, fenomeni dissociativi;
  • Illusioni, psicosi tossica acuta (confusione mentale, disorientamento spazio-temporale, ansia, terrore);
  • Coma.

Sul sistema cardiovascolare gli effetti sono:

  • Tachicardia o bradicardia (a dosi elevate);
  • Vasodilatazione congiuntivale;
  • Aumento pressorio o ipotensione ortostatica (a dosi elevate).

I recettori dei cannabinoidi (chiamati CB1 e CB2) sono accoppiati a proteine G. L’attivazione dei CB1 inibisce i canali del calcio, attiva i canali del potassio e ciò porta a inibizione del rilascio di GABA e glutammato. Ciò si risolve in disinibizione di altri neuroni (dopaminergici).

Il sistema cannabinoide endogeno è coinvolto nei meccanismi di modulazione della gratificazione.

La somministrazione cronica di THC induce tolleranza e dipendenza.

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Tossicità

L’uso in genere è episodico e l’indice terapeutico è elevatissimo.

Per l’uso cronico, si può manifestare la sindrome amotivazionale: Comportamento indolente, trascuratezza nell’igiene personale e nell’alimentazione; manca il comportamento aggressivo e violento da uso cronico di alcool o amfetamina.

Sono oggetto di studio i possibili effetti cancerogeni dovuti alla pirolisi, la quale produce un catrame particolarmente tossico.

La somministrazione di marijuana comporta diminuzione della concentrazione di testosterone, inibizione reversibile della spermatogenesi e soppressione dell’ormone LH plasmatico. Inoltre, i cannabinoidi sopprimono le risposte immunitarie cellulari e umorali negli animali, ma i consumatori di canapa non dimostrano maggiore suscettibilità alle infezioni.

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Sintomi di astinenza

A seguito di astinenza si possono manifestare:

  • Irrequietezza;
  • Irritabilità;
  • Leggera agitazione;
  • Insonnia;
  • Disturbi elettroencefalografici durante il sonno;
  • Nausea;
  • Crampi.

In ogni caso, i sintomi sono più blandi rispetto ad altre sostanze d’abuso.


Fonte: "Botanica generale e diversità vegetale", Pasqua - Abbate - Forni

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Sempre interessarne saperne di più, ti lascio un vecchio post di una nostra steemians ormai non più molto attiva, che riguarda sempre l'argomento.
https://steemit.com/ita/@rosemery/cannabinoidi-farmacologia-salute-ed-evidenze-scientifiche

Grazie mille! Vado subito a leggere :)


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Keep up the great work!


helpiecake

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@helpie is a Community Witness.

Molto interessante questa disamina.
Se posso fare lo sfacciato ci stava anche un trafiletto sulla storia per completare il quadro 😀
!BEER
!DERANGED

Ciao Vittorio,
Grazie per la dritta. Purtroppo non sono per niente informata sulla storia della canapa, ma ogni occasione è buona per imparare cose nuove :)

ho solo saputo che è servita per combattere malattie degenerative come la sclerosi multipla ma in italia ne ostacolano l'inserimento in grosse dosi

Tutto vero! Per ora sembra promettente. Vedremo negli anni, a seguito di monitoraggio costante, come si svilupperanno le cose... Qui in Italia si fa sempre un po' fatica con le novità, ma sono speranzosa

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