PRESUNTO PLAGIO META-MORO...DISCUTIAMONE!

in #sanremo7 years ago

Bentornati amici di Steemit! Qui è il vostro amichevole Mr. Lica di quartiere che vi parla!

Come ormai avrete capito, amo la musica, spesso musica estrema e molto articolata, ma, in quanto italiano, ogni anno guardo Sanremo. Fondamentalmente non lo guardo perché apprezzo i brani presenti, quello non accade quasi mai, ma lo faccio per due motivi separati; il primo perché devo commentarlo su Twitter per una webzine per cui scrivo, la seconda è perché bisogna conoscere la musica sotto tutte le sfaccettature, sia quella che piace (Tipo i Mastodon), sia quella che non piace (tipo Arisa).
Questo Sanremo è stato caratterizzato da una polemica legata ad un plagio, quello "presunto" del due Ermal Meta-Fabrizio Moro con il brano "Non mi avete fatto niente" rispetto al brano presentato a Sanremo Giovani nel 2010 da Ambra Calvani e Gabriele De Pascali dal titolo "Silenzio".
Per analizzare il presunto plagio, bisogna in primis sapere cosa si intende per "Plagio": letteralmente è una attribuzione che ci si fa di un'opera non nostra; in parole povere un plagio è quando copiamo dagli altri e diciamo che è frutto del nostro ingegno, sia esso in ambito musicale, sia letterario (avete presente Chaucer e Boccaccio?).

Passiamo ad analizzare i due brani: sia per musica che per buona parte delle parole sono identiche, ma oltre a cose "udibili", le due tracce hanno in comune l'autore: Andrea Febo.
Come sappiamo i brani che arrivano all'Ariston devono essere brani originali, ma è proprio così? Non proprio, infatti da quest'anno si può riproporre all'interno del proprio brano originale un estratto di un brano già esistente purché questo estratto non superi di lunghezza un terzo del brano originale ed un terzo del "nuovo brano", quindi possiamo dire che ricadiamo in questo caso.
A questo punto si aprono a mio parere tre possibilità su questo caso:

Gli autori di Sanremo, Meta e Moro non sapevano del plagio e l'autore del pezzo si è scordato di una sua vecchia opera: sarebbe qualcosa di molto particolare, infatti l'unica cosa su cui mi sento abbastanza sicuro è il fatto che i due cantanti non sapevano della "citazione": solo chi sa quanto si sputa per cercare di sfangarla nel mondo della musica, sa quanto possa essere doloroso il vedersi "rapinati". Che l'autore di una canzone se ne scordi e che non abbia un richiamo alla memoria riscrivendo le stesse note e parte delle stesse parole è qualcosa di molto poco credibile.

Gli autori di Sanremo, Meta e Moro non sapevano del plagio e l'autore sapeva che stava citando un suo brano che aveva avuto poco successo: spesso ci si affeziona alle proprie canzoni e le si amano come nostre creature, ed il vederne alcune bistrattate e dimenticate fa male, quindi Febo, vista la modifica del regolamento , ha deciso di riproporre una canzone che lui amava per musica e testo. C'è qualcosa di sbagliato? No, anche gli autori sono uomini con i propri sentimenti ed amare una propria creatura è bellissimo, semplicemente bastava dirlo subito.

Meta e Moro non sapevano del plagio ma gli autori di Sanremo e quello del brano si: questa ipotesi è abbastanza complessa, ma andiamo con ordine. Meta e Moro piacciono e viene scritta una canzone da Febo che cita se stesso per il punto precedente, gli autori se ne accorgono ma il pezzo piace tantissimo, quindi modificano i regolamento perché musica, testo e tutto sono troppo sanremesi per essere esclusi, sperando che nessuno si accorga della "magagna".

Queste sono le ipotesi che ho formulato, fatemi sapere sapere voi come la pensate, vorrei però lasciarvi con una riflessione: Meta e Moro hanno sbancato con questa canzone per musica e testo, ma, come analizzato, qualcosa di simile era già uscita nel 2010 da due perfetti sconosciuti, quindi cosa rende questa canzone così apprezzata, la canzone stessa o gli autori che gli danno un volto?

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@mr-lica al di là delle polemiche nate per via di questo presunto plagio anche io come te adoro la musica , ed in primis quella che trasmette emozioni e diffonde cultura sociale , Moro è sempre stato uno che socialmente ha scritto dei testi importanti ed Ermal Meta per chi non lo sapesse era la voce di un gruppo italiano affermato “La Fame di Camilla” e per chi ama la musica di un certo spessore non può che apprezzare questo brano presentato a San Remo , sia musicalmente che per il testo molto profondo a livello sociale.

A me piaceva più quella del 2010. No, scherzo non so chi siano sia i primi che i secondi

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