PIL, importazioni ed energia nuclearesteemCreated with Sketch.

in #pil7 years ago (edited)

Nel 2015 l’Italia ha prodotto 270,7 TW·h di energia, la maggior parte proveniente da fonti fossili e in particolare da gas metano. L’importazione di metano da vari paesi, primo fra tutti la Russia, incide negativamente sul calcolo del PIL, oltre ad aumentare decessi e varie patologie causate dalle emissioni prodotte dalla sua combustione. In che modo l’energia nucleare può influenzare gli altri due termini?



Deposito di uranio. Fonte

Il PIL rappresenta la somma di diversi termini:


gif.gif

Più avanti vedremo come il settore energetico influenza almeno un termine dell’equazione.

Alcuni numeri sull’energia e sulle importazioni di Francia ed Italia

In Francia la produzione di energia da centrali nucleari ammonta a circa 416,800 TW·h ed usano circa 12,400 tonnellate l’anno di ossido d’uranio concentrato come alimentazione. Il che significa che le loro importazioni costano almeno 471,295 milioni di € l’anno, solo di materia prima. Ricordo, inoltre, che in Francia usano maggiormente la mobilità elettrica e fornelli elettrici, per motivi che reputo condivisibili.

Il fabbisogno di energia elettrica in Italia nel 2016, risultava pari a 314,3TW·h. Il paese ha importato 13.5 miliardi di € di metano e 18,92 miliardi di € di petrolio grezzo.

Nonostante queste differenze di infrastruttura energetica, la Francia ha importato volumi di petrolio grezzo e metano non particolarmente distanti dai numeri italiani, considerando anche un popolazione più numerosa di circa il 10%.

L’Italia nel 2015 ha utilizzato il 30,976% del metano importato per fini energetici, quindi circa 4,182 miliardi di €. L’uso domestico incide per il 42,423% delle importazioni, quindi circa 5,727 miliardi di €.

Da un’economia basata al 65% su fonti fossili, ad una nucleare

Pur considerando che le previsioni indicano un aumento di domanda di metano sul suolo italiano nei prossimi 13 anni, proverò a descrivere uno scenario dell’impatto sul PIL di un piano energetico completamento basato sull’energia nucleare, contenente diverse assunzioni. Prima su tutte, il fatto di non avere altre fonti di energia, cosa che non esiste nemmeno nel paese con più alta percentuale di produzione di energia nucleare, ossia la Francia.

Se l’Italia producesse energia come lo fa la Francia, risparmierebbe circa 3,711 miliardi di € di importazioni di metano destinate al settore energetico, considerando anche le importazioni di ossido di uranio. Ma produrrebbe più di quello che consuma, quindi può fare almeno due cose: rivendere l’eccesso o usare l’eccesso per altri settori tipo la mobilità o l’uso domestico.
L’Italia usa 309,846 TW·h prodotti dal metano in ambito domestico. Come surplus energetico derivante dalla condizione ad inizio paragrafo, abbiamo 102,5 TW·h, ossia il 33,081% di 309,846. Quindi significa un risparmio di importazioni di metano destinate all’uso domestico di circa 1,895 miliardi di € l’anno.
In questo scenario abbiamo un risparmio annuo di circa 5,606 miliardi di € / anno, ossia lo 0,364% di PIL all’anno.

Esiste anche lo scenario produzione energia + mobilità, ma in questo caso non so risalire alle processazioni del petrolio greggio. So che in Italia esistono varie raffinerie e si può trovare che nel 2015 hanno rilevato la vendita di 38,5 miliardi di litri di benzina e gasolio per auto. Ma non so recuperare quanti di questi miliardi derivano da petrolio importato. Alla fine penso che questo scenario frutta più risparmi, perché il petrolio costa di più e il motore termico delle auto risulta meno efficiente di quello elettrico.

In entrambi gli scenari vanno anche tolti 3,15 miliardi di € /anno di importazioni energetiche, a causa dell’indipendenza che si otterrebbe col piano francese. Con i calcoli del primo scenario si otterrebbero risparmi per lo ** 0,568% del PIL ogni anno**.

Conclusioni

Cambiare la base energetica su cui poggia la società italiana ha benefici sul PIL, sull’ambiente, sulla salute dei cittadini ed altro. La ricetta presentata contiene, lo ripeto, diverse semplificazioni. Ad esempio la non diversificazione del portafoglio energetico nazionale, una efficienza di conversione dell’uranio in energia basata su centrali francesi che utilizzano per lo più tecnologie datate, la non considerazione del costo degli incentivi statali per le centrali nucleari (ammesso che le si vuole fare private, cosa che non condivido), etc.
Rimane la considerazione che il PIL, stando all'autore dell'indice, rimane un mostro se utilizzato al di fuori della seconda guerra mondiale.

Note tecniche

Per passare da metro cubo standard a normal metro cubo, si moltiplica il primo valore per 1.0732. Un normal metro cubo di metano fornisce 10,83 KW·h.
Attualmente l’Italia importa energia da vari paesi come Francia, Svizzera, Austria, Slovenia, come si può osservare su questa mappa

Risorse

Sort:  

Sempre interessanti i tuoi post.
Il problema del nucleare andrebbe affrontato senza pregiudiziali a mio avviso. E' vero che i costi di impianto sono enormi ma è anche vero che i consumi di energia elettrica stanno aumentando a dismisura. Forse trovo un po' di materiale al riguardo ho letto un paio di articoli.

no i consumi\produzioni in occidente stanno per lo più calando. Stesso discorso per l'intensità del carbonio per ogni KWh prodotto.

Si parlavo a livello globale non delle singole nazioni o zone. Naturalmente in occidente siamo più attenti a consumi e abbiamo pure la tecnologia per ridurli anche se credo che ci sia più una componente dovuta alla crisi e alla delocalizzazione delle attività produttive.

Hai qualche link/fonte attendibile? Il settore energia mi interessa molto.

Bellissimo grazie!!!

Mi sembra rilevante l'abbassamento di produzione energetica proprio nel 2008.
Grazie ancora per il link!

Quell'abbassamento non so spiegarlo. Non penso che la povertà esplode così velocemente.

Non è povertà o diciamo la povertà è stato il riflesso. Sono aziende che chiudono o delocalizzano.

Conosco solo la correlazione lineare fra PIL e consumo energetico, che però non vale più ad un certo punto (come avevo scritto settimane fa in un articolo).

Coin Marketplace

STEEM 0.16
TRX 0.25
JST 0.034
BTC 94126.54
ETH 2654.67
USDT 1.00
SBD 0.69