PERFECT UNKNOWN / 5 minuti per riflettere su chi siamo veramente.

in #life7 years ago (edited)

It is very likely that by traveling in the subway you happen to sit next to a perfect stranger.

We are many, all in same place, all at the same time.

Everyone has their own thoughts... those who listen to music and those who look beyond the window, everyone is plunge in own world.

The looks do not cross each other, probably we'll don't realize even who we have next next to us or in front of us and remaining as perfect strangers.

Or sometimes the looks cross each other and we start to think, to notice the differences.

I am an Italian, I am traveling on an London Tube and who I have in front of me, has black skin. At my side instead sits a odd redheaded guy and his face covered with freckles, let thinking me is probably Iris? I don't know! Farther a girl who brings with her the typical color of India ...

How is dressed that? How dark is your skin? And this guy full of freckles?

Some one is reading a religious book, he will be sure a Muslim , what kind of people!

Very often finding ourselves together with other people unknown to us tend to judge them, to find the differences between us and them, to rise up on a pedestal thinking to be better for some reason.

Race, color of the skin, language, habits, traditions are so different, we are so far away ...

What leads us to think about all this?

Why very often, even if we involuntarily, raise a sort of border between what we are and what are others?

From history books we learn that since the times of times man clashes by f himself for power and supremacy, associating himself more and more in of hatred and diversity... but are we really so different?

Present is not very different from the past and what does the future hold for us?

If from history we should learn the lesson not to redo the same mistakes, from this same history we would have to have the possibility of living a better future, today already present in our lives.

Is not this the cause of evolution?

So it is really what they teach us, communication, is today seriously based on this important commencement ?

Todays this concept seems to be used against ourselves to serve a programming of our thoughts allowing the social system, where we all lived like in a sort of behavioral scheme.

If we considering for a moment, we could compare society to a computer that is programmed through information and codes.

But is it really like that?

Can we really be programmed?

Well, from birth we are slowly given different directives, these teach us what we should do or not do, what is right and what is wrong, what is appropriate and what is inappropriate.

Growing then, day after day, our thoughts, our values, our needs are shaped on this social model from which it will not be easy able to get out because in that case we will need a sort of total "reprogramming".

Probably seen the past and given the incredible progress made in the course of history today we should be more evolved and smarter.

Having tools like the web available, being able to move from side to side in the world in less than 24 hours, we should probably be more informed, more open to diversity and true beauty but we can not able to see them because any day lots deviant information they are given to us.

All of this brings us right back to the chair of London Tube, where we will find ourselves surrounded by different but at the same time equal persons, all children of the same land, of the same history and of the same society, all with same veins where the same bloody flows ...but at the same time, Perfect Unknown.

Maybe we should quit history and start to draw up an other one, a better history, where everyone has the same possibilities, where everyone has the same respect and where everyone is equal because, basically, if you stop and reflect for a moment we are not so differents.

I wonder, Will humanity have this ability ?

Yes, Ability !

Because it's up to us to start turning. We have the opportunity every day but we lack the ability to grasp it and be able to rewrite our human being.

Maybe right, starting not to look who we have in front of us as a stranger but rather as one of ours, possible, distant relative.

Blood of our blood, closer to us than we ourselves can imagine.

The world is a big house and a big family lives in it.

AN OPEN WORLD BEGINS WITH AN OPEN MIND ( cited above )

#ita

È molto probabile che viaggiando in metrò ti capiti di sedere accanto ad un perfetto sconosciuto.

Siamo in tanti, tutti nello sesso posto , tutti nello stesso momento.
Ognuno ha i propri pensieri , chi ascolta musica chi guarda al di là del finestrino , ognuno è immerso nel suo mondo.

Gli sguardi non si incrociano, probabilmente possiamo anche non renderci minimamente conto di chi sta seduto al nostro fianco o difronte a noi restando dei Perfetti sconosciuti.
Oppure gli sguardi si incrociano ed iniziamo a pensare, a notare delle differenze.

Io sono un italiano, sto viaggiando sulla metrò di Londra e chi ho difronte a me ha la pelle nera, al mio fianco siede invece uno strano tipo dai capelli rossi ed il volto coperto da lentiggini, probabilmente è irlandese? Non lo so! Poco più in la una ragazza che porta con sé i colori tipici dell’India…

Come è vestito quello? Ma quanto è scura la sua pelle? E questo tizio pieno di lentiggini?

Un altro, in piedi, sta leggendo un libro religioso... sarà di sicuro un musulmano, che razza di gente quella !

Molto spesso trovandoci insieme ad altre persone, a noi sconosciute, tendiamo a giudicarle a trovare le differenze tra noi e loro, ad innalzarci su un piedistallo pensando di essere per qualche motivo migliori o superiori.

La razza, il colore della pelle, la lingua, le abitudini, le tradizioni... siamo così diversi, siamo così lontani.

Cosa ci porta a pensare a tutto questo?

Perché molto spesso anche se pur involontariamente alziamo una sorta di confine o muro tra ciò che siamo noi e ciò che sono gli altri?

Dai libri di storia apprendiamo che fin dai tempi dei tempi l’uomo si scontra con se stesso per ottenere potere e supremazia associandosi sempre di più all’insegna dell’odio e della diversità... ma siamo davvero cosi diversi ?

Il presente, non è molto diverso dal passato e cosa ci riserva il futuro?

Se dalla storia, si dice, dovremmo imparare la lezione per non rifare gli stessi errori, da questa stessa storia avremmo dovuto ottenere la possibilità di vivere un futuro migliore ...oggi già presente nelle nostre vite.

Questo non è il principio stesso dell’evoluzione?

Ma davvero ciò che ci insegnano, la comunicazione, è oggi basata realmente su questo importante principio?

Ai giorni d’oggi, questo concetto, sembra sia usato contro noi stessi a servire una programmazione sui nostri pensieri permettendo al sistema sociale, nel quale noi tutti viviamo, a tendere forse a “programmare” una sorta di schema comportamentale.

Se ci riflettiamo un attimo , potremmo paragonare un grande server ( la società) collegato a tanti computers ( i nostri cervelli ) che attraverso informazioni e codici vengono programmati.

Ma è davvero così? Possiamo realmente essere programmati?

Fin dalla nascita ci vengono pian piano date delle direttive , queste ci insegnano ciò che dobbiamo fare o non fare, ciò che è giusto e ciò che è sbagliato, ciò che è opportuno e ciò che è inopportuno.

Crescendo poi, giorno dopo giorno i nostri pensieri, i nostri valori, i nostri bisogni vengono plasmati su questo modello sociale dal quale poi non riusciremo più ad uscirne fuori perché servirebbe, in quel caso, una sorta di totale “riprogrammazione”

Probabilmente visto il passato e visti gli incredibili passi avanti fatti nel corso della storia oggi dovremmo essere più evoluti e più intelligenti.

Avendo a disposizione strumenti come il web, potendoci spostare da una parte all’altra del mondo in meno di 24 ore probabilmente dovremmo essere più informati, più aperti alla diversità ed alla vera bellezza che però non riusciamo a vedere a causa del velo di informazioni devianti che quotidianamente ci vengono somministrate.

Tutto questo, in qualche modo, ci riporta proprio sulla sedia di quella metrò di Londra, dove ci ritroveremo circondati da persone diverse ma allo stesso tempo uguali, tutti figli della stessa terra, della stessa storia e della stessa società, tutti con le stesse vene dove scorre lo stesso sangue ma allo stesso tempo... Perfetti Sconosciuti.

Forse dovremmo abbandonare la storia per poter scrivere un altra, una storia migliore più giusta, dove tutti hanno le stesse possibilità, dove tutti hanno lo stesso rispetto e dove tutti sono uguali perché in fondo se per un attimo ci fermiamo a riflettere, non siamo poi così diversi.

Mi chiedo avrà l’umanità questa capacità??

Si, Capacità!

Perché sta solo a noi iniziare a svoltare. L’occasione ce l’abbiamo ogni giorno ma ci manca quella capacità di coglierla e riuscire a riscrivere il nostro essere umani.

Magari proprio, iniziando a non guardare chi abbiamo difronte come un estraneo ma piuttosto come un nostro, possibile, lontano parente.

Sangue del nostro sangue, più vicino a noi di quanto noi stessi possiamo immaginare .

Il mondo è una grande casa e dentro vi abita una grande famiglia.

UN MONDO APERTO INIZA DA UNA MENTE APERTA ( cit. )

il link qui sotto contiene lo stesso video con i sottotitoli in italiano
https://www.facebook.com/giulio.albanese.75/videos/10213506845038963/

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nice find @paolo79, following you now.

thanks @dj123, I think is a great way to start and enjoy a big family. Follow you back

La verità quando ti colpisce così, in pieno, è davvero come un fulmine a ciel sereno... grazie @paolo79 per il bellissimo articolo e per il video che davvero mi ha profondamente commossa.

Articolo davvero molto bello e la riflessione che ti spinge a fare è veramente forte, mi sono addirittura commossa... faccio assolutamente il resteem Grazie @paolo79 !!

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