On the web the greatest danger is don't recognize psychosis by mistaking it for genuine suspicious. Sul web il più grande pericolo è quello di non riconoscere la psicosi scambiandola per genuina diffidenza ENG/ITA
This letter of mine is addressed to users of a famous social network
Gentleman,
thanking for the affection that many of you show towards me, reciprocating with sincere and unconditional feelings, reiterating that my affection for you is independent of your decision to join or not to web initiatives that, from time to time, I decide to experiment and suggest you.
I STRESS, SUGGEST - NOT IMPOSE!
My online activities don’t remain confined to the world of writing, I joined almost all the panels of existing surveys, I am registered to different pay-to-click platforms, on the net, I constantly experiment new realities that offer small incentives to consumers.
This are certainly not income, however, they are small satisfaction for me.
Who attends the sites that reward, dispensing few euros in exchange for the activities carried out, or that promise to do it, perfectly knows that, as in all things, can be fine or not.
Today we are more aware of the fact that, although we have made some progress in the web security, some places are still dangerous; this dangerousness, however, must not lead us to make the mistake of renunciate to the faculties of discernment which are proper to us.
Develop critical skills does not preclude experiences.
Some sites require members to seek the collaboration of people registered in social networks to achieve some little benefits.
You are not in any way bound to comply with the requests that I will address you from time to time, this is clear, at the same time, the fact that it can ask a like rather than a click does not authorize you to convince that my activities harm Internet users; I have always clearly and sincerely explained the functioning of the platforms that I use and, whenever I have encountered questionable realities, I have always told my experiences honestly.
When the mistrust in respect of internet becomes excessive and unfounded, we should perhaps go into alarm, and ask ourselves if by chance the prudence has not in the meantime turned into psychosis without having had the opportunity to notice it.
Questa mia lettera è indirizzata agli utenti di un famoso social network
Signori,
ringraziando per l’affetto che molti di voi dimostrano nei miei confronti, ricambio con sentimenti sinceri e incondizionati, ribadendo che il mio bene nei vostri confronti prescinde dalla vostra decisione di aderire o meno alle iniziative web che, di volta in volta, decido di sperimentare e di proporvi. Sottolineo, PROPORVI, NON IMPORVI.
Le mie attività on line non restano confinate al mondo della scrittura, ho aderito a quasi tutti i panel di sondaggi esistenti, risulto iscritta a diverse piattaforme pay to click, in rete sperimento costantemente nuove realtà che offrono piccoli incentivi ai consumatori.
Non si tratta certamente di redditi, ma sono comunque piccole soddisfazioni per me.
Chi frequenta i siti che compensano, dispensando qualche euro in cambio delle attività svolte, o che promettono di farlo, sa perfettamente che, come in tutte le cose, può andar bene oppure no.
Oggi si è maggiormente consapevoli del fatto che, pur avendo fatto dei passi avanti nella sicurezza del web, alcuni luoghi restano ancora pericolosi; questa pericolosità, tuttavia, non deve indurci a commettere l’errore di rinunciare alle facoltà di discernimento che ci sono proprie.
Sviluppare la capacità critica non preclude le esperienze.
Alcuni siti prevedono che gli iscritti cerchino la collaborazione delle persone iscritte nei social network per ottenere alcuni piccoli benefici.
Non siete in alcuna maniera vincolati ad assecondare le richieste che rivolgerò di volta in volta, questo è chiaro, allo stesso tempo, il fatto che possa chiedere un like piuttosto che un click non autorizza le persone a convincersi che le mie attività danneggiano gli internauti; ho sempre spiegato chiaramente e sinceramente il funzionamento delle piattaforme che utilizzo e, tutte le volte che ho incontrato realtà discutibili, ho sempre raccontato le mie esperienze in maniera onesta.
Quando la sfiducia nei confronti di Internet diventa eccessiva e infondata, dovremmo forse metterci in allarme, e chiederci se per caso la prudenza non si sia trasformata nel frattempo in psicosi senza aver avuto l'opportunità di notarlo.
Maria Valentina Mancosu
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