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RE: Il Sentiero Dello Yoga: Meditazione e Pratica
molti amici mi dicono che lo yoga ci aiuta davero a controllare la mente....consentitemi di essere incredula...penso che la mente non si riesca mai a controllare...
Capisco il tuo punto di vista, è la nostra esperienza quotidiana a suggerircelo. Tant'è che perfino Arjuna dice a Krishna nella Bhagavad-Gita:
cancalam hi manah krishna
pramathi balavad dridham
tasyaham nigraham manye
vayor iva su-duskaram
"La mente, o Krishna, è irrequieta, turbolenta, ostinata e molto forte; dominarla mi
sembra più difficile che controllare il vento." (BG 6.34)
Ma Krishna suggerisce al suo amico Arjuna: «O Arjuna dalle braccia potenti, è indubbiamente molto difficile dominare la mente irrequieta; tuttavia, o figlio di Kunti, è possibile con la pratica adatta e col distacco».
Per Krishna, il miglior modo di controllare la mente non è tentare di arrestare i pensieri, ma piuttosto dedicare ogni pensiero, ed ogni azione, in spirito di devozione ed offerta al Signore Supremo.
Per Patanjali, non ci sono dubbi su quale sia lo scopo dello yoga. Come recita il celebre verso all'inizio dello Yogasutra: «yogaś citta vṛtti nirodhaḥ», ossia lo yoga è la sospensione delle modificazioni della mente.
Per raggiungere questo stato, Patanjali espone lo ashtanga yoga, lo yoga in otto parti.
Insomma, la materia è ampia e complessa. Non per niente è oggetto di discussione fin dall'alba dei tempi. Ma i saggi ci suggeriscono, comunque, che il modo per controllare la mente c'è, ed è fondato soprattutto sul distacco e sulla pratica.