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Già raffigurate migliaia di anni fa, con graffiti pitture rurali e pittogrammi, le Sirene restano a tutt'oggi un'enigma a cui alcuni attribuiscono credenza scientifica, mentre altri, negandone l'esistenza, considerano le sirene creature leggendarie, metà donne e metà pesce. Già nell'Odissea di Omero e nella Divina Commedia di Dante, le sirene venivano descritte come esseri mitologici che ammaliavano gli uomini con il loro dolce e irresistibile canto.
Omero "Odissea" | Dante "Divina Commedia" |
Qui, presto, vieni, o glorioso Odisseo, grande vanto degli Achei, ferma la nave, la nostra voce a sentire.... | Poi ch’ella avea ‘l parlar così disciolto, cominciava a cantar sì, che con penada lei avrei mio intento rivolto.... |
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Alcuni studi, incentrati sull'evoluzione umana, portati avanti dal biologo Max Westenhöfer, ipotizzavano l'interessante, quanto controversa, teoria della Scimmia Acquatica.
Il biologo Tedesco, già nel 1926, durante un congresso Antropologico a Salisburgo, espose per la prima volta la sua teoria, che, in seguito, nel 1842, descrisse nel suo libro "Der Eigenweg des Menschen", dove teorizzava che, circa sette milioni di anni fa, i nostri antenati si sarebbero allontanati dalla terraferma, per avvicinarsi al mare. Tale causa andava ricercata probabilmente, nell'esigenza crescente di cibo, che poteva essere facilmente soddisfatta, semplicemente attingendo alla fauna marina, che, ancora oggi, abbonda tra gli scogli e sulle battigie. Molluschi, crostacei e ricci di mare, ricchi di acidi grassi e iodio, avrebbero inoltre contribuito allo sviluppo intellettivo della specie Homo Sapiens in cui si evolvero i primati.
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Anche il biologo marino inglese Sir
Alister Hardy, già teorico dell'ipotesi evoluzionistica, secondo la quale i primi umanodi sarebbero stati dei primati africani che, a causa della scarsità d'acqua, furono costretti a spostarsi verso fiumi e laghi. Evolutisi al grado di Homo sapiens, una parte di essi continuarono ad evolversi in acqua e altri ritornarono sulla terraferma. Hardy rafforzò le sue convinzioni, quando, leggendo [
Man's Place Among the Mammal], un testo scritto nel 1929 dall'antropologo
Frederic Wood, si convinse ancor di più sulla fondatezza della propria ipotesi evoluzionistica. In un capitolo del libro in questione, si analizzava l'epidermide umana, evidenziando il fatto che fosse dotata di uno spesso strato di grasso sottocutaneo, caratteristica comune a tutte le specie di mammiferi marini. Questa lettura, rafforzò in Hardy l'idea che la teoria della
Scimmia Acquatica fosse più che un ipotesi, tanto da convincerlo, anni dopo, a riproporla in un discorso pubblico, tenuto il 5 marzo del 1960, al
British Sub Aqua Club di Brighton. Nel corso degli anni, Il mito delle sirene, si è via via alimentato di nuove storie e numerosi eventi. Non mancano nemmeno le tesi complottistiche, che vedono il coinvolgimento di vari governi, primo su tutti, quello americano, che in un documentario trasmesso nel 2012, venne accusato di occultare la verità sull'esistenza delle sirene. Il filmato, intitolato "
The Body Found, venne prodotto da Discovery Channel e catalogato come una fiction basata su eventi reali e teorie scientifiche. La fiction, fu incentrata su due episodi; il primo, avvenuto nel 1990, quando la Marina Militare Americana, fu ritenuta responsabile del decesso di un numero considerevole di balene, che si arenarono sulla spiaggia a seguito di esperimenti con i sonar eseguiti nell'oceano pacifico. Il secondo episodio, accaduto nel 1997, denunciava, ancora una volta, lo strano, quanto insolito fenomeno degli spiaggiamenti di massa. In quell'occasione, gli scenziati del NOA (National Oceanic Atmospheric Administration) registrarono un segnale audio molto potente, che non trovava corrispondenza, con nessuno dei segnali audio captati fino a quel momento. Gli scenziati, avanzarono l'ipotesi che quel segnale, in seguito chiamato “
Bloop” poteva essere ricondotto al linguaggio delle sirene, che tentavano di comunicare alle balene una situazione di pericolo. Altra ipotesi sull'esistenza delle sirene, veniva, data dal ritrovamento nello stomaco di uno squalo di resti riconducibili ad una creatura umanoide, tali resti, vennero in seguito sequestrati dai militari. Un'altra prova che le sirene non fossero solo un mito, ma esseri viventi, fu data dai molti ritrovamenti di manufatti simili a lance e arpioni, trovati dai pescatori in varie parti del mondo, che issando le reti a bordo, notavano la presenza di pesci, sopratutto di grosse dimensioni, infilzati con armi di questo tipo.
Non mi sento di fare considerazioni sulla reale esistenza o meno delle sirene. Lascio al lettore questa incombenza. Io mi sono limitato a riferire fatti e avvenimenti, frutto delle mie ricerche. L'unica considerazione che mi sento di fare è che, comunque la si voglia pensare, le sirene sono e resteranno uno dei misteri più affascinanti della nostra storia. |
Il bello forse è proprio questo: il mistero che aleggia intorno a questi esseri, la mitologia ne tratta a più non posso.
Serie, cartoni animato, miti, saranno sempre argomento di discussione e rimarrà sempre un grande punto interrogativo lasciando noi sognatori con la speranza della loro esistenza.
Vero, un po' come per gli UFO.
Si esatto. Abbiamo bisogno di credere che ci sia altro!
Ho visto i documentari, l'argomento mi appassiona molto, però certo è strano che ogni prova sparisca sempre misteriosamente... Personalmente mi piace credere che esista un adattamento acquatico dei primati, ma come si suol dire, finchè non vedo...
Dall'altro lato, ammesso che le sirene esistano, forse è meglio che noi (o la maggioranza di noi) non lo sappiamo, poichè rischiamo di distruggerle come abbiamo fatto e stiamo facendo col nostro pianeta ed i suoi abitanti "visibili" e conosciuti.
mi trovi pienamente d'accordo con le tue considerazioni.
L'essere umano è destinato ad estinguersi, proprio a causa del suo egoismo.
Per quanto riguarda il pianeta, penso che al contrario di noi, resisterà per altre 1000 estinzioni, così come ha fatto finora.