The bright side and the dark side of Sports
Ieri io e mio padre abbiamo avuto una discussione sul fair play e sulle conseguenze del bad play.
Mentre io infatti enfatizzavo i gesti positivi nello sport, lui al contrario era focalizzato su quelli negativi e sugli aspetti addirittura legali della questione. Per questo motivo oggi voglio parlare di questi due aspetti di una delle cose che amo di più, lo sport.
In realtà il motivo per cui amo lo sport, e più di tutti il calcio, è perchè è un concentrato di tutte le caratteristiche umane: rabbia, gioia, dolore, umanità.
Durante una partita, di qualsiasi sport, tutte le emozioni di una persona possono essere rivelate. Ed è per questo che per me lo sport ha un lato positivo che può insegnare un comportamento ad un ragazzo e farlo crescere con i princìpi giusti.
FAIR PLAY
Con Fairplay si intende di norma il giocare secondo le regole, ma è sempre più diffuso come termine che indica la capacità di empatia nei confronti di un avversario. Andare secondo le regole non significa aiutare un avversario a terra, e oggi il fair play assume anche questi connotati. Educare un ragazzo allo sport significa educarlo innanzitutto al rispetto delle regole, che sono alla base di ogni società.
RESPECT
L'uso del termine è nato per affrontare il problema del razzismo, ma si è poi diffuso a macchia d'olio fino ad inglobare un concetto più generale. Rispetto per un avversario a terra, rispetto nelle esultanze, e via dicendo.
Insegnare il concetto di rispetto ad un ragazzo non significa insegnargli delle regole, ma insegnargli a capire le emozioni altrui.
UMANITA'
Insegnare l'umanità significa insegnare i limiti e le potenzialità dell'uomo. Una persona dotata di umanità è una persona che comprende i suoi limiti e quelli della sua specie, e che per questo è capace di empatia e di avvicinarsi al prossimo.
Una persona dotata di umanità sa quando le regole non devono essere rispettate, perchè sa quando le regole diventano inumane.
Umanità significa aiutare un avversario anche quando si sta perdendo.
Significa dimenticarsi del gioco, ricordarsi dell'uomo.
SFIDARE SE STESSI
Educare allo sport deve inoltre essere anzitutto una educazione a sfidare se stessi. A superare i propri limiti. Ad ambire a territori inesplorati delle proprie capacità atletiche e mentali.
Fare sport non deve significare la sconfitta dell'avversario, ma il miglioramento di se stessi. L'avversario è solo un ostacolo che ci deve aiutare a migliorarci, e non un oggetto da abbattere. L'oggetto è messo lì per farci saltare, non per andargli addosso.
PAZZIA
Ma lo sport ha una funzione ancora più importante. Far capire a tutti che per quanto prendiamo una cosa sul serio, è sempre meglio ricordarsi che la vita è tutto un gioco, e che è meglio riderci su piuttosto che interpretarla come una questione di vita o di morte.
THE DARK SIDE OF SPORTS
Ovviamente, come l'uomo, anche lo sport vive di momenti da dimenticare. Essendo fatto di uomini, capita a volte che degeneri in qualcosa di vergognoso.
Anche questo però è un qualcosa da cui trarre insegnamento in quanto è pur sempre un esempio da non seguire.
Qui sopra un esempio di bad moments dello Sports.
Quello che interessa ad un istruttore sportivo è far capire ai suoi allievi che certe cose non vanno fatte.
E non solo a livello sportivo, ma anche a livello legale.
Perchè alcuni atteggiamenti non sono solo rilevanti a livello sportivo, ma entrano anche in un ambito penale.
Va subito osservato che, in questi sport, a volte l’uso della violenza fa scattare il reato mentre altre volte ciò non accade. E’ allora possibile effettuare la seguente distinzione.
Dico a volte, perchè all'interno dello sport una forma di violenza viene comunque esercitata. Un contrasto, una spinta di gioco, uno scontro, sono anch'esse forme di violenza, ma che sono accettate dalle regole.
Quando infatti la violenza viene esercitata nel rispetto delle regole e della lealtà sportiva, l'ordinamento giuridico valuta tale violenza come posta in essere per “caso fortuito”. In questo caso l’articolo 45 c.p. prevede che “non è punibile chi ha commesso il fatto per caso fortuito o per forza maggiore”.
Se la violenza viene esercitata violando INVOLONTARIAMENTE le regole di gioco, in questo caso verranno applicate le sanzioni relative previste dal regolamento del gioco stesso, senza incorrere nel penale.
Nel caso in cui venga utilizzata la violenza volontariamente, ma non per causare danno all'avversazione, bensì per prevalere nel gioco, il reato verrà punito a titolo di colpa, e non di dolo.
Se invece la violenza è esercitata volontariamente per danneggiare o intimorire l’avversario, in questo caso il colpevole è punito a titolo di dolo e potrà rispondere addirittura di lesioni personali.
Ad ogni modo, lo sport è una fonte enorme di educazione, a patto che venga insegnato come si deve.
Per cui viva lo sport!
I love your writing and sincerely help you
Thank you
zlatan! ma un buon esempio sarebbe stato anche il vecchio cantona!
Questo post è la cosa più bella che ho letto oggi. Complimenti @themadicine
grazie miti :-)
Tutto vero, in origine lo sport ti allenava alla vita, soprattutto lo sport di squadra. Rispetto, spirito di sacrificio, collaborazione, determinazione, umiltà...Cose che però spesso i genitori dei piccoli sportivi dimenticano. Sei mai andato a vedere una partita di baby calciatori? A volte c'è da vergognarsi per quello che non insegnano certi adulti ai loro bambini. Quindi ben vengano "ripassi" come i tuoi :-)
Sono stato un baby calciatore hahahahaha
Ma allora sai benissimo di cosa parlo :-)