Gli Uomini di Nadia (Racconto Erotico su Richiesta)

Rispetto al precedente racconto abbiamo qualche dettaglio in più, in primo luogo c'è la richiesta di un ménage à trois di due uomini e una donna. Altra specificità è l'età, si chiede espressamente che la ragazza abbia 20 anni mentre gli uomini precisamente il doppio, sui quaranta. Ulteriore precisazione è stata fatta sulla sfera sentimentale, la ragazza è innamorata di uno dei due mentre il secondo uomo viene chiamato in causa solo per soddisfare la fantasia. Infine si richiede che lei abbia i polsi legati, presumo dunque che il Bondage sia incline ai suoi gusti caro/a richiedente. Analizzo poi la parola "sbizzarrisciti" che suona tanto come un: sorprendimi con tante situazioni!
La parte più interessante e introspettiva (a mio avviso) riguarda la frase :

"lei con i polsi legati si lascia completamente andare a loro"

Lungi da me voler entrare nella sfera psicologica credo che sia il vero cuore della richiesta, e il nocciolo desiderio di chi l'ha fatta. Lasciarsi andare, ai propri desideri, pulsioni o fantasie.
I polsi legati, aiutano nel trovare il coraggio, in questo desiderio di realizzazione.

Vi esorto a essere partecipi e mi permetto di riproporvi anche qui il modulo.
(Ricordo e preciso che il Modulo è completamente Anonimo) Spero infatti che molti altri vorranno partecipare, vi esorto infine a fornire maggiori dettagli possibili.
https://goo.gl/forms/ij75qzh7gtBm6ks82
◕ Se avete preferenze su quali trattare per prime scrivete nel Modulo #1 (ANONIMO)
Usate i commenti, o contattatemi nel canale Discord.
◕ In futuro vorrei anche creare un servizio (per chi fosse interessato) per cui proporrò un racconto erotico su richiesta! Racconto formulato in base alle vostre specifiche, siano essi un sogno, una situazione o una pratica che vi incuriosisce. Anche per questo vi esorto a non essere timidi e avanzare richieste a me, nel Modulo #1 (ANONIMO)
Usate i commenti o la chat del canale Discord.

Ne avevano discusso per mesi e finalmente trovarono il coraggio di farlo.Parliamo di un rapporto a tre, la fantasia di Nadia, la fantasia di molte coppie. Quella cena, il loro amico Dario, la comprensione del suo compagno Andrea, semplicemente la serata perfetta. La realtà a volte supera la fantasia, Nadia lo avrebbe scoperto pagando le dolci spese, con il proprio corpo.

Nadia e Andrea, una coppia per certi versi atipica, si erano conosciuti a lavoro. Lui era un uomo di 40 anni, un Fioraio o è meglio chiarire che più che altro gestiva la propria impresa, tre piccoli negozi sparsi per il centro città. Serio e decisamente burbero, gentile nella maggior parte dei momenti, il tipo di maschio affidabile e impegnato nella quotidianità del proprio lavoro. Il compagno ideale.

Nadia era una ragazza di appena 20 anni, lavorava alle composizioni floreali, dava una mano in negozio quando bisognava farlo, la fantasia o la grinta di certo non le mancava. Era estrosa e solare, amava leggere e divertirsi in compagnia degli amici. Convinta dai genitori aveva perso un anno e mezzo a Giurisprudenza, non faceva per lei. Uno spirito libero, una mente aperta e curiosa non può trovarsi a proprio agio con cavilli, leggi e burocrazia. Ritiratasi stava riflettendo sul proprio futuro.

Il rapporto fra i due andava benissimo, si amarono dal primo momento perché la maturità di lui e la freschezza di lei rendevano le giornate allegre quanto degne di essere vissute. Ridevano tanto per le esuberanze della ragazza, degli sbagli in negozio, lui con il sorriso era sempre pronto a sostenerla. Quando si ha un rapporto così limpido è facile aprirsi, la ragazza a più riprese aveva parlato ad Andrea di questo suo sogno mai realizzato. Un rapporto con due uomini. Nadia continuava a insistere, dopo qualche sigaretta di troppo Andrea aveva trovato la forza di esaudire il desiderio di quella ragazza di 20 anni che amava tanto.
Un retro pensiero misto a insicurezza ?

Forse conosco qualcuno adatto a noi..

La frase a bruciapelo di Andrea.
Nemmeno il tempo di spegnere la sigaretta e Nadia saltò a cavalcioni sul petto dell'uomo.
Erano a letto, i due convivevano da 6 mesi.

Stai scherzando?

Rispose la ragazza mentre fissava dubbiosa il suo compagno.
Andrea le parlò di Dario, una sua conoscenza. Faceva il rappresentante ospedaliero, viaggiava molto, la classica persona senza radici perfetta allo scopo. Aggiunse che avevano la stessa età ma con caratteri profondamente diversi, definì Dario come una persona molto estroversa e libertina, di quelle che non sai mai cosa pensino veramente. Decisamente la sua Nemesi. Avrebbe accettato la proposta, ne era certo.

Nadia ascoltava le parole del suo amore e presa dall'eccitazione seguitava a strofinare il suo sesso su quello di Andrea. Non vi nascondo che il povero Fiorista fece parecchia fatica a concludere la descrizione di questo suo pseudo amico. Alla sua conclusione, la ragazza avvicinandosi all'orecchio dell'uomo esclamò con voce calda ed eccitata:

Facciamolo

Andrea rispose con..

Prima, finisci quello che hai iniziato, se sarai brava.. Domani lo chiamo..

Posso solo dirvi che la ragazza fece passare all'uomo una serata indimenticabile, il giorno dopo il tutto era praticamente organizzato. Sabato sera, cena a casa, del misterioso Dario.

I giorni passarono serenamente, e poi venne il giorno, o nel nostro caso la sera. Nel momento in cui Andrea stava per suonare il campanello della porta la ragazza lo fermò, era pallida sull'orlo dello svenimento e credo avesse appena battuto ogni record di apnea. L'uomo dall'alto dei suoi 40 anni volle abbracciarla e una tenera carezza sulla nuca della giovane le permise di tranquillizzarsi e di riprendere colore. La ragazza si fece forza, suonare il campanello e lanciarsi nel suo sogno era tutto quello che le importava. Secondi, interminabili e la porta era aperta.

Dario li fece accomodare, si salutarono senza troppi problemi. Nadia aveva abbandonato ogni paura, nel guardare le fattezze di Dario pensava esclusivamente al dopo cena. Era come il suo Andrea, un uomo di 40 anni ma di tutt'altra presenza, il vestito elegante, quei modi sicuri e ammalianti, lo sguardo intenso supportato da un fisico in perfetta forma e da due occhi azzurri in cui perdersi. Capelli castani di lunghezza media perfettamente ordinati che chiedevano solo di essere afferrati e spettinati! Altissimo, decisamente oltre il metro e ottanta. La carnagione molto chiara dava poi quel tocco di bellezza glaciale e ricercata.

La signorina guardò poi il suo Andrea mentre i due uomini si riempivano il bicchiere si scambiavano battute. Andrea era alto 1 e 78 e di certo non aveva un gran fisico ma assolutamente in peso forma. Occhi nocciola, pelle scura e delle mani decisamente grandi. Erano la parte di lui che lei adorava. I capelli erano rasati e di colore nero. Guardandoli, era già eccitata. Scossa e ansiosa come una liceale.

Ceniamo? Ho un pò di fame.

Nadia intravedendo la cucina andò poi a sedersi, quasi accelerando i passi. Andrea seguì la sua compagna aiutandola ad accomodarsi. Dario impassibile fini di bere il suo drink, guardando di spalle la ragazza fece un piccolo sorriso per poi unirsi al tavolo della coppia. La cena fu davvero orrenda, non per il cibo, quello era delizioso in quanto gentile opera dello chef del ristorante vicino. Orrenda perché i tre a malapena si rivolsero la parola, mangiarono pochissimo e l'atmosfera era davvero gelida. Nemmeno gli sforzi dell'affabile Dario riuscirono a smuovere la serata. Paradossalmente i due uomini erano più complici e Nadia fu spesso silente nei pochi discorsi intrapresi. Quando il cibo si fece freddo e l'atmosfera pesante, Dario si alzò e lentamente chinandosi verso Nadia, afferrando il suo bel viso le diete un bacio lungo e passionale. Così, senza preavviso alcuno.

Vi aspetto in camera da letto.

La coppietta incredula rimase seduta al tavolo per qualche minuto, Andrea guardava Nadia e di certo quel bacio improvviso non era stato disprezzato. L'uomo porse la mano alla compagna e questa accettò il chiaro invito. Entrambi si avviarono nella camera da letto del padrone di casa, spalancarono poi quella enorme porta bianca.

Dario era in piedi, aveva tolto la giacca e solo lo sguardo intimava a Nadia di avvicinarsi. Appena i due furono vicini afferrò nuovamente il viso della giovane e senza mezze misure mischiò la sua lingua alla sua. Andrea rimase immobile per qualche secondo prima d'incrociare lo sguardo severo del padrone di casa, capì e lentamente anche lui, portandosi alle spalle della sua Nadia iniziò a baciarle la nuca. La donna era ormai nella sua fantasia, stretta fra il suo amore e l'altro uomo, si sentiva persa e confusa. Poco tempo e si accorse di essere già in intimo, che fine avevano fatto i suoi vestiti?

Si chiese se era un sogno e se stava capendoci qualcosa. Abbassando gli occhi vide la testa di due uomini al suo seno, istintivamente mise le mani su entrambi e li guidò ai propri capezzoli. La sua eccitazione era talmente ampia che si sentiva svenire, accarezzava i capelli di quegli uomini e loro le deliziavano i capezzoli, ora succhiando e ora mordendoli.

Dio!

La parola che uscì dalla bocca di Nadia in quel momento.
Dario le sussurrò la risposta:

Sei nostra

Andrea continuava a baciare e leccare, succhiare quel seno. Dario si era portato alle spalle della ragazza, afferrandole le braccia incrociava i polsi e il chiaro click di un paio di manette concludevano la perversa opera. Nadia in quel momento era in una dolce trappola. Venne accompagnata e fatta adagiare sul letto, Andrea a gattoni le stava baciando le ginocchia, Dario rivolto su di lei rapiva quelle labbra con un lunghissimo bacio fatto di lingue che s'incorrano e saliva che si mischia e mescola nel desiderio. Le mani dello sconosciuto percorsero il seno, si lasciarono poi cadere nel mezzo di quelle esposte gambe. Nadia si contorceva, ricambiava il bacio come poteva, sentiva il suo Andrea avvicinarsi sempre di più al suo sesso, per poi sentire quella mano che indugiava dove l'eccitazione era ormai umore. Era tutto indistinto e meraviglioso.

Affanno, Dario non teneva più le labbra della giovane in ostaggio e aveva raggiunto Andrea ai piedi del letto. Gli uomini presero una gamba a testa e nel medesimo istante la loro lingua alla base del rispettivo piede. Andrea tracciò la prima linea del piacere, leccando lentamente si diresse dal piede fino la caviglia, la rotula, la coscia sinistra intera e infine, in mezzo al solco esposto della sua compagna.

Nadia era in estasi ma non ebbe modo di riaversi, Dario riservò la stessa sorte alla gamba destra della giovane. Infiniti baci e poi giù, leccare dalla base di quel piedino, passando per le caviglie, la coscia interna, imprimere quella lingua a fondo, in mezzo al mare di piacere in cui Nadia si trovava. Dal solco, alle grandi labbra.

Una breve pausa e poi, qualcosa stava legando la caviglia destra di Nadia alla rispettiva coscia, una sorta di laccio spesso sigillava e univa le due articolazioni. Lo stesso destino alla coscia e alla caviglia sinistra. Lei ora, non solo aveva i polsi ammanettati ma qualsiasi movimento degli arti inferiori era inibito. Divenuta solo corpo senza moto, esposto alle voglie dei due uomini. Venne inoltre distesa, in posizione prona.
Si sentiva persa.

Vide per primo Dario, disteso a gambe larghe su quel letto le afferrava il viso e obbligava la sua bocca a prendersi cura del suo membro eretto. Nell'istante in cui la bocca accoglieva la virilità del nuovo amante non potè che gemere nel sentire distintamente le dita del suo Andrea violare entrambi i suoi orifizi. Gemeva ma non poteva muoversi, costretta nella bocca, quanto a subire quelle dita decise e forti dentro di lei, quelle dannate manette erano indistruttibili! Inutile fare affidamento sul proprio corpo, legato com'era sembrava non rispondere ai comandi. In misura maggiore inoltre, vista la posizione prona l'agitarsi portava solo maggiore disagi, a ogni movimento schiacciava se stessa e il suo seno al materasso. S'abbandonò al piacere, quello di Andrea e diede a Dario tutto quello che poteva, fino a che questo non venne copiosamente. Ansimante da quelle narici, Nadia guardava il viso dello straniero trasfigurarsi nell'orgasmo. Accarezzandole i capelli Dario, lentamente la liberò dal penso della sua virilità.

Anche il tocco di Andrea era scomparso, e i due uomini riapparvero poco dopo, a parti invertite. Il suo compagno si era sdraiato sotto di lei. Le braccia di Dario forti e decise l'afferrarono per la gola, allo stesso modo il bacino, sollevandola ora a cavalcioni sul corpo dell'amato. Sollevata per la gola con indubbia forza, giusto un attimo di sofferenza per poi essere adagiata sul sesso di Andrea. Lui dentro di lei e il movimento era perversamente deciso da Dario, posto alla sua schiena. Avendo le mani legate dietro, poteva sentire il corpo di Dario e il suo sesso, interposta come un giocattolo che va a incastrarsi con un altro. Dario la sollevò ancora per la gola, poi giù lentamente, fino in fondo al sesso di Andrea.

Era la sensazione più bella ed estrema che lei avesse mai provato in vita sua. Quante volte aveva goduto a cavalcioni sul sesso del suo amore? Questa era diversa in tutto, non aveva controllo su nulla. Un uomo la dirigeva come una bambola e il suo Andrea le stava donando la sua virilità. Impazzita Nadia, senza controllo urlò le sue parole:

Ancora, Ancora, su e giù, ti prego!

Dario la tirò verso l'alto sempre attraverso la gola e poco altro, lasciandola praticamente sospesa, soffocante e inerme non aveva modo di far nulla. Abbassando lo sguardo il suo Andrea, che eccitato la guardava soffrire.
Un tempo indefinito prima di sentire le mani del suo carnefice mandarla giù, poi ancora sollevarsi e rientrare nel suo adorato Andrea. Il ritmo era preso, l'eccitazione descrivibile in assoluta. Attimi, secondi minuti in quel trampolo e meccanismo estremo, Nadia stava godendo a ogni sobbalzo, Andrea era vicino al suo Orgasmo e la notte sembrava tingersi di sola passione. Quella rossa, quella nera, che ti lacera l'anima.

L'incedere era violento quanto spedito, Dario alzava Nadia, facendola rientrare in Andrea al massimo delle sue possibilità. Andrea al culmine del trasporto venne esclamando frasi sconnesse, Nadia inerme e obbligata al movimento lo subiva impotente, non proferendo parola alcuna poiché il suo l'orgasmo divennero orgasmi, orgasmo multiplo, di quelli che tagliano via ogni razionalità.

Si limitava a danzare,
fra le braccia del suo amante
e il sesso del caldo del suo amore.

Questa volta ho ricevuto maggiori direttive✌. Anche in questo caso lo sforzo e stato enorme, sarebbe cosa apprezzata se chi ha chiesto questo racconto lasciasse un feedback. Puoi farlo Anonimamente nel modulo! Diciamo che con maggiori informazioni potrei meglio accontentare la richiesta! Comunque ci ho provato al meglio delle mie possibilità. Per tutti gli altri, partecipate al modulo e commentate se ne avete voglia!

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