To&Fro: A Travel Diary - Meraviglie Inconsapevoli in Penisola Sorrentina
Tornare. Dove la terra vibra, dove il cuore palpita.
Una casa di pietra e Persiane Verdi, sulla spiaggia, di fronte al mare.
Circondata dalla natura rigogliosa e un po’ selvaggia di una caletta nascosta tra le pieghe di questo pezzo di costa che ammira perennemente Capri e le isolette Li Galli.
Quasi dei grandi scogli , in realtà. Gli stessi dove Ulisse incontrò le sirene, note abitanti dei mari campani, durante la sua avventura di ritorno verso casa.
Terra di miti e realtà, di storia e leggenda.
Storia testimoniata dalla torre di avvistamento costiera superstite, di quelle di cui è disseminata la costa dell’allora Regno di Napoli, arroccata in un punto del sentiero boscoso che porta verso la caletta. Le cosiddette torri “saracene” servivano per avvistare le navi nemiche dei corsari e dei saraceni e difendere la costa.
Leggenda, raccontata da quel blu intenso, dal cielo che si fonde con il mare, da un veliero che solca le onde, presente o passato, della nostra immaginazione.
Leggenda raccontata dal profilo di donna di Capri, in realtà un’innamorata tormentata che perennemente guarda colui che ama, il Vesuvio, pazzo d’amore.
Ripensando alle storie di cui è infusa la natura, le cose, le persone di questi luoghi, la mente si perde dietro i pensieri.
Chissà se questa casetta di pietra era già li, secoli fa. Magari più piccola e modesta, un semplice riparo per la notte.
Una casa di pescatori, quando gli unici a godersi quel piccolo paradiso in terra erano loro, al mattino presto, di ritorno dalla pesca notturna. Chissà se La barchetta di legno bianca e azzurra, dove caricavano le reti, è la stessa che è qui. Chissà se era simile.
Per arrivare in questo angolo di terra e mare, di pareti a strapiombo e di spiaggetta di pietre bianche, si percorre una stradina, o meglio un viottolo che diventa poi un sentiero di montagna, che parte dalla fine della spiaggetta di Nerano e dei suoi Lidi, ristoranti, baretti. Un posto che si anima pienamente d’estate, e che d’inverno ha invece quella pacata calma scaturita dalla solitudine tanto desiderata.
Nerano è un agglomerato di case sulla punta della penisola sorrentina, a due passi da Capri. Guarda il mare aperto, protetto dalla baia in cui risiede. Dista una mezz’ora di auto da Sorrento, tra curve che regalano paesaggi mozzafiato e scorci immersi nella verde campagna della penisola.
Si arriva giù, superando le colline, sul mare. Si parcheggia l’auto e si prosegue a piedi, attraversando questo sentiero di montagna a strapiombo sul mare.
È il mare che preferisco: blu, verde, cristallino, fresco, pulito, che rigenera.
Il mare che guarda Capri regala meraviglie.
Così come la baia di Mitigliano, dall’altro lato della penisola. In località Termini, è un’altra caletta nascosta, quasi inaccessibile se non si conosce. La spiaggia quasi inesistente la rende un paradiso per pochi: venire qui vuol dire godersi la calma di una giornata con lo sguardo, l’udito, la mente piena solo di mare, blu e infinito. I telefoni non prendono, non ci sono bar, solo un signore che fitta una decina di lettini incastrati tra gli scogli.
Arriviamo presto. Come sempre ci meravigliamo, sorridiamo, la mente impreparata a tutta questa bellezza. O forse semplicemente non vedeva l’ora di essere lì.
A vivere Meraviglie inconsapevoli, quando non si aspettano.
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