5cosebelle: Altrove
Essere altrove è un po’ una filosofia di vita. Si può vivere in un luogo e immaginare continuamente di trovarsi da un’altra parte. Quello spirito che gli inglesi chiamano “wanderlust”, ovvero “desiderio di esplorare”. In realtà, a ben guardare, la parola stessa è una dichiarazione d’esistenza dell’altrove perché proviene essa stessa da un altro luogo, da un’altra lingua, da altre culture: dal tedesco Wandern che vuol dire esplorare, vagare, e da Lust che invece significa desiderio. Wanderlust è quindi già in se stessa un richiamo all’altrove, come spesso insegna in magico mondo delle parole e del loro senso.
Essere altrove è mosso dalla spinta della curiosità, della voglia di novità, della ricerca continua di lati inediti anche laddove si pensa di conoscere ogni angolo. Si può essere altrove anche restando a casa propria, viaggiando tra le pagine di un libro, ascoltando musiche nuove, chiacchierando con chi è stato altrove o semplicemente ben radicato lì dov’è e quindi in grado di raccontare storie.
Durante queste settimane di vacanza, ho lasciato vagare liberamente quella componente di desiderio di conoscenza in una dimensione necessariamente di lentezza, pausa, ricarica.
E quindi wanderlust ha significato leggere, leggere tantissimo e scrivere, scrivere parecchio nel contempo. Lunghe passeggiate in bicicletta, cruciverba su un’amaca proveniente dall’altro lato del mondo, nuotare in acque blu cristalline in un mare di silenzio, e poi serate in giro per vicoli e strade nuove, con la luna piena o con una falce gialla circondata di stelle nel cielo notturno. Sono stata altrove: lungo la costa del Tirreno, dalla costiera amalfitana alla Toscana, passando per la Versilia, Napoli, Sorrento, Nerano e l’Argentario. Un viaggio verso l’altrove in luoghi conosciuti. Che si possono fare tante cose belle per la prima volta anche lì dove si è sempre stati. Per esempio, l’opera sotto una volta stellata; pedalare attraverso una pineta nuova per raggiungere il mare; scoprire quel nuovo posto dove si mangia pesce sulla spiaggia di Puolo; passare dopo tanto un pomeriggio intero a leggere ininterrottamente; fare le 5 del mattino suonando sempre la stessa canzone su una chitarra scordata. Dimenticarsi un po’ del mondo per concentrarsi sull’altrove, con la consapevolezza che prima o poi bisogna pur tornare. Passando i giorni pensando al prossimo viaggio.
(Immagini e pensieri dell’autrice)
2+2 is 4 minus 1 thats 3 quick maths. I smoke trees
that is nice.
Please upvote to my photos also in my blog & follow me. thank you.
Hai creato questa tipologia di narrazione e soprattutto di sviluppo dei tuoi post, con questi scatti elaborati veramente suggestivi e particolarissimi, ed è un vero piacere leggerti e gustare le tue foto, cara @stella87s, i miei più sinceri complimenti è il minimo riconoscimento da tributarti
cavolo che foto!!!!!!!! stupende!
Pensare che si possono fare tante cose belle anche lì dove si è sempre stati. Mi piace molto questa frase, anche perché ci sono tante cose da scoprire e approfondire proprio dove si è stati. L'altrove è anche nella tua creatività, nella tua fantasia. Certo essere altrove geograficamente ti dà nuove energie per quando ritorni a casa. Bllissimo post.