RE: Qualità, libertà e il politically correct
Vero, oggi c'è la tendenza ad accettare qualsiasi idea perchè "ognuno può avere la propria opinione" .
Io non sono per il "vivi e lascia vivere", nel senso che se c'è da rompere i coglioni a uno che fa/dice una stupidata allora si rompono un po' i coglioni.
Il fatto che così tanta gente che creda alla terra piatta, agli alieni preistorici, all'oroscopo, ai vaccini che causano autismo, è sintomo di un analfabetismo scientifico non trascurabile, di incapacità di ragionamento logico notevole.
D'altra parte mi pongo il problema di come far ragionare certa gente:
da una parte l'insulto che si meriterebbero li farebbe fossilizzare ancora di più sulla propria posizione, dall'altra qualsiasi tentativo di dialogo razionale va a farsi benedire. Dove sta la giusta via?
Credo sinceramente che alla fine essendo un approccio non razionale non si possa risolvere davvero.
C'è un fenomeno di rifiuto ben più potente in atto all'interno della società è queste manifestazioni per quanto marginali sono solo una parte piccola e fastidiosa.
La giusta via quindi non c'è. E sinceramente non credo che sia il mio compito. Se uno vuole credere alle stupidaggini che lo faccia. L'unico compito mio è al massimo scartarlo come interlocutore interessante per qualsiasi tipo di argomento.
Il tempo è l'unica risorsa davvero esauribile e non intercambiabile del pianeta. E preferisco non sprecarlo :-)