Però forse non oggi
Questo racconto è stato scritto per partecipare a Theneverendingcontest n° 5 S5-P1-I1 di @spi-storychain, sulla base delle indicazioni della vincitrice precedente @fulviaperillo
Tema: Pranzo in famiglia
Ambientazione: Dal 1970 in poi
La segreteria telefonica scattò dopo il terzo squillo senza risposta.
<<Questa è la segreteria telefonica di Monia e Filippo, lasciate un messaggio dopo il bip>>.
<<Ciao nonna! Spero tu possa ascoltare il messaggio in tempo. Scusa se te lo dico all’ultimo minuto, ma i genitori di Giulia mi hanno invitato in montagna da loro domani, quindi non ce la farò a venire da te. Mi spiace. Passo dopodomani a farti gli auguri. Ciao>>.
Monia mescolava il ragù, sovrappensiero.
Monia cucinava, e mentre cucinava pensava, e parlava con se stessa. Come ogni sabato, si stava dando da fare per il pranzo di famiglia della domenica, che quel giorno coincideva anche col suo compleanno. Era un caldo inizio di giugno, ma questo non l’aveva scoraggiata dal mettersi ai fornelli dopo essersi adeguatamente vestita, pettinata ed ingioiellata: poteva capitare una visita improvvisa, ed una signora non doveva mai farsi trovare impreparata.
Nonostante sia i figli che il nipote avessero dato forfait, lei voleva un pranzo di famiglia come si conviene, e stava preparando ogni pietanza a prescindere dal fatto che fossero rimasti solo lei e suo marito a mangiare. Di sicuro i figli ed il nipote sarebbero passati a trovarla l’indomani, così avrebbe potuto condividere quel che rimaneva, sapendo di fare sempre cosa gradita preparando anche per loro.
Quella domenica Monia iniziò ad ultimare il pranzo un po’ più tardi del solito. Era quasi tutto pronto, ma il marito aveva dormito fino a tardi, e adesso trascorreva la sua ora quotidiana di toelettatura nella sala da bagno. Era rientrato in nottata, “era stato al Club”, diceva. Balle, ovviamente, lei lo sapeva.
Monia continuava ad indignarsi, tormentando ogni tanto con le dita inanellate la bella collana di perle di mare, regalo del marito per il loro decimo anniversario di matrimonio ed indossata quella mattina per l’occasione. Compiva 54 anni, ma la sua bellezza, come spesso avviene nelle donne bionde e dalla pelle chiara, era sfiorita già dopo i 30. Eppure era stata una delle più avvenenti ragazze degli anni sessanta ed appena maggiorenne aveva fatto un ottimo matrimonio con il figlio di un notaio, opportunamente avviato verso una brillante carriera in magistratura. A 19 anni era nato il loro primo figlio; poi a 25 era arrivata la seconda. Il primogenito, un mezzo scapestrato che era riuscito ad entrare nella guardia di finanza solo grazie alle conoscenze del padre, a 19 anni aveva messo incinta una poco di buono in cerca di una buona famiglia da rovinare. Il citrullo di suo figlio ci era cascato e la meretrice si era sistemata a vita. Che duro colpo per lei! E quanto si era vergognata nonostante il matrimonio riparatore! Non era riuscita ad uscire di casa per mesi. Sua nuora, poi! Aveva cresciuto il suo unico nipotino secondo assurdi princìpi libertini, lasciandolo libero, a soli 16 anni, di bighellonare con gli amici fino a tarda notte e di andare persino a casa della fidanzata! Tempi moderni! A sua figlia lei non aveva permesso di uscire sola con un ragazzo nemmeno all’università. Purtroppo non poteva più controllarla adesso che era andata a vivere da sola vicino all’ospedale dove lavorava, ma confidava nei sani princìpi che aveva cercato di inculcarle. E pregava che non ci fossero altri scandali in famiglia.
<<Buongiorno cara e buon compleanno. Sei radiosa oggi!>>, la salutò suo marito inchinandosi leggermente per darle un bacio sulla mano, appena sbarbato e profumato in una elegante giacca da camera. Che uomo affascinante! Pensò Monia. A quasi 60 anni era più bello che mai. Capelli brizzolati, nessun segno di calvizie, un fisico alto ed ancora asciutto, mani affusolate, baffi irresistibili. <<Saremo soli, oggi a pranzo. Non verrà nessuno.>>. <<Davvero?>> rispose Lillo con una lieve smorfia di stizza, subito mascherata. <<Mi dispiace, cara, sono certo che hai faticato tanto per preparare uno dei tuoi pranzi squisiti. L’odore è delizioso. Saprò farvi onore. E vedrai che domani lo gradiranno anche i ragazzi. Allora tanto vale darti subito il mio regalo di compleanno>>, disse il magistrato sparendo un attimo nel suo studio. Tornò con un involucro argentato in mano, incartato dal loro gioielliere di fiducia. <<Per te, mia regina.>> Disse offrendo elegantemente il dono alla moglie. <<Ma tesoro, non dovevi proprio! Cosa c’è qui… oh, mio Dio! Sono quegli orecchini di smeraldo e diamanti che ho visto l’altro giorno! Come sapevi…?>> esclamò Monia estasiata davanti all’ennesimo gioiello. <<Solo il meglio per te, mia regina. Si intonano alla perfezione al colore dei tuoi occhi>> la adulava Lillo, conducendola davanti allo specchio ed accostando il contenuto del pacchetto al lobo pendulo del viso della moglie.
<<E adesso… mangiamo cara. Ho un certo appetito. E poi dopo pranzo ho promesso a Leopoldo di passare a trovarlo, ma non temere: tornerò presto. Se vuoi stasera ti porto al cinema. Scegli tu cosa desideri fare per il tuo giorno>>.
<<Che tavola meravigliosa, cara! E che preparazioni esemplari! Sei una cuoca eccezionale, cerbiattina mia>> La elogiò Lillo utilizzando il vecchio nomignolo di quando erano ancora fidanzati.
Non avevo dubbi al riguardo della qualità dei tuoi post, con questo tuo racconto che può essere definito fantasioso fino ad un certo punto non hai fatto altro che confermarlo, grande @piumadoro!!
Grazie @mad-runner per aver letto e commentato!
In effetti il mio intento era raccontare la donna di mezza età degli anni '90, quando ciò che più di tutto importava (oggi forse, -spero!- , un po' meno) erano l'occhio sociale, la farsa della famiglia perfetta ed il "fascino discreto della borghesia", ipocrita ed infelice.
This post has been upvoted for free by @minibot with 5%!
Get better upvotes by bidding on me.
More profits? 100% Payout! Delegate some SteemPower to @minibot: 1 SP, 5 SP, 10 SP, custom amount
You like to bet and win 20x your bid? Have a look at @gtw and this description!
Davvero avvincente. Un dialogo che rispecchia conversazioni di molte donne con se stesse! Brava.
Posted using Partiko Android
Grazie mille, spero abbia reso l'idea che avevo in mente!
A nome di tutte le donne bionde e con la pelle chiara, disapprovo questo racconto 😜
Magari tu sei l'eccezione!
Molto realistico! Complimenti!
Mi era sfuggito il tuo commento! Ti ringrazio, sono felice che tu abbia letto e lasciato un segno del tuo passaggio, tra l'altro di apprezzamento.