Un leader è per fortuna prima di tutto un essere umano per intero, che si porta appresso i suoi limiti. Io vengo con te in montagna perché ti voglio bene. Vengo in montagna con te, con Francesca, Valeria, Giovanni, Greta, Filippo e più siamo meglio sto, perché adoro andare nei boschi per funghi e mi fa un bene dell’anima faticare per raggiungere una meta. Quando c’è stato Andrea è stato meraviglioso vederlo abbracciato dal gruppo, perché farebbe un gran bene anche a lui faticare per salire più in alto. Vengo in montagna con te perché, lasciate le ultime tracce di vita verde alle spalle, quando inizia la pietraia e il cuore mi si comincia a fare brullo, avervi intorno ognuno col suo passo e coi suoi pensieri muti mi dà conforto. Vengo con te in montagna, infine, non perché abbia bisogno di un Führer, ma perché se sbagli strada poi dici “Vabbe’, rega’, ho fatto ‘na ca@@@ata”.
Un gruppo tiene se ognuno può dare il suo meglio e viene valorizzato e a questo, secondo me, dovrebbe badare un leader.
Molti baci, Vostra Curatela.
Come ho appena risposto al commento di @knfitaly, "...questo non vuole essere un trattato di tutte le caratteristiche di un leader...". Ne ho individuata e descritta una e, argomentando il commento di cui sopra, ne sono venute fuori almeno altre tre. Quelle di tenere insieme il gruppo e valorizzare ciascuna individualità sono sicuramente la quarta e la quinta...