Drogato di "COCCOINA"

in #ita6 years ago (edited)

Le carte con la cola che non si stacano, ostia!

Cosi, tra mille e varie imprecazioni, il buon Germano Mosconi (R.I.P) recitava in reazione agli scherzi che quei bricconi di colleghi della TV privata di Verona, nella quale Germano lavorava, riconosciuto come un ottimo ed affermato giornalista sportivo locale.

I video che lo ritraggono, pubblicati molti anni orsono, divenuti virali nel giro di poco, lo hanno reso celebre per tutt'altri motivi per cui, nella zona del nord-est della penisola, era conosciuto e non c'è bisogno che stia a spiegarne qui le ragioni.

In quella occasione, "Gaetano" e company, ebbero la malsana idea di incollare tra loro, due dei numerosi fogli contenenti le notizie cui il giornalista attingeva, per poi leggerle nel corso della rubrica sportiva del TG: letta una notizia, avrebbe dovuto porre il relativo foglio sotto gli altri per passare a quella successiva, ma ad un certo punto, lo scherzo che gli fu causato, gli impedì di riporre il foglio della notizia che aveva appena letto, poichè incollato a quello sottostante.

(introduzione dedicata a @dexpartacus)


Era la fine degli anni ottanta e ultimamente mi sono posto il bizzarro ed inutile quesito:

"Che tipologia di colla avranno usato quei mascalzoni di colleghi del buon Germano?"

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Foto di mia proprietà

TIPOLOGIA DELLE COLLE IN COMMERCIO

Oggi quando pensiamo alle colle da utilizzare nelle più svariate occasioni, l'assortimento per la scelta è a dir poco vastissimo: basta entrare nei vari store tipo OBI, Leroy Merlin, Bricoman (solo per citare quelli più celebri), cartolerie specializzate, supermercati,per permetterci di avere un vero e proprio imbarazzo nella scelta:

Colle viniliche (come ad esempio la notissima Vinavil che negli anni ottanta imperava sul mercato), adesive, a caldo, a base di cianoacrilato, siliconiche, ceralacca sono quelle commercialmente più diffuse e più utilizzate, per semplici lavori scolastici, di ufficio, fino ad usi hobbistici e prettamente professionali.

I brand più noti, al giorno d'oggi sono la gia citata VINAVIL per poi passare alla UHU, la SCOTCH, la LOCTITE, la PRITT, la PATTEX, BOSTIK e ancora altre di stampo minore e meno note al grande pubblico di oggi.

Ne abbiamo a disposizione per tutti i tipi: per il banale incollaggio di carta, cartone, plastica, sughero, suole delle scarpe, legno, pvc e chi più ne ha più ne metta.

Ma non è assolutamente mia intenzione redarre questo post allo scopo di trasformarlo in una guida all'utilizzo delle migliori e più adatte tipologie di prodotti collanti, ma vorrei solamente, come da mio personale stile, fare un salto indietro nel tempo e raccontare la storia di quella che per chi oggi si porta bene o male addosso il mezzo secolo di vita (generazioni precedenti comprese), non è stata una semplice colla ma qualcosa di più.

LA COCCOINA

Era il lontano 1924 quando l'imprenditore Aldo Balma, in quel di Voghera (cittadina lombarda che si trova sotto la provincia di Pavia), assieme ad altri soci imprenditori, fonda l'azienda "BALMA CAPODURI & C. s.p.a" dedita al settore della cancelleria il cui prodotto di punta, nei primi anni di produzione, fu senza ombra di dubbio la mitica pinzatrice ZENITH 548 che almeno tutti noi, almeno una volta nella vita abbiamo utilizzato e che ancora tutt'oggi si può trovare in commercio.

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Stabilimento "Balma,Capoduri & C. s.p.a
Foto di mia proprietà gentilmente scattata e cedutami da @voghera

Ma dobbiamo aspettare tre anni, ossia il 1927 per far si che quella mente geniale di Aldo Balma creò la formula di quella che diverrà "la" colla per eccellenza di ben quattro generazioni e che proprio un anno fa, ha spento la sua novantesima candelina : la COCCOINA .

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Foto di mia proprietà


La formula per la creazione e la produzione, ad opera del signor Balma era tanto semplice quanto totalmente atossica e restituiva un prodotto perfino commestibile e che per oltre novantuno anni è rimasto totalmente fedele a quella originaria, cosi come anche il favoloso packaging che potete ammirare nella foto soprastante.

Un semplice barattolo in alluminio, con coperchio ad incastro, capace di contenere 125 grammi di prodotto, con ricavato nella zona centrale un foro nel quale vi è contenuto un piccolo pennello da utilizzare per stendere e spalmare il prodotto sulle superfici da incollare tra esse.

Qualche decennio più tardi venne messa in commercio anche la versione con barattolino in plastica e che tutt'oggi, (come anche la versione in alluminio),nei punti vendita specializzati la si può acquistare per pochi euro: sono riuscito a reperire la versione da 50 grammi :

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Foto di mia proprietà

Sui barattolini campeggia la scritta, sopra e sotto il logo, con caratteri decisamente vintage che recita:

per incollare carte,stoffe,fotografie etc. - colla bianca solida per ufficio

Mentre uno slogan pubblicitario radiofonico in piena epoca fascista la descriveva così:

"Non è un farmaco ma un solido collante che stupisce e suscita entusiasmo in tutti coloro che lo usano."

Ma aldilà del fatto che fosse una buona e simpatica colla, assolutamente Made in Italy cui andare orgogliosi (oggigiorno il barattolino in alluminio è esposto nelle bacheche di svariati musei nazionali e perfino al Moma di New York, nonchè conosciuta ed apprezzata negli Stati Uniti e perfino in Giappone) , un tempo usatissima principalmente negli uffici e in ambito scolastico e fotografico, il fattore principale che la rende indimenticabile e oggetto di ricordi dell'infanzia è l'incredibile buon odore di mandorla che si avverte fortemente non appena si toglie il tappo del barattolino, (in particolar modo quello in alluminio).

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Foto di mia proprietà

Ma veniamo a capire i motivi per cui, la Coccoina è considerata tutt'oggi la colla atossica per eccellenza, senza solventi e che può essere perfino ingerita (come facevo quando ero piccolo quando con mia sorella leccavamo il pennellino per pulirlo) e di fatto praticamente commestibile.

(N.B: sto parlando della Coccoina, e non del MilleChiodi : mi dissocio assolutamente da eventuali e incoscienti "assaggi" di quest'ultima tipologia di colla!!)

LA RICETTA PER LA COMPOSIZIONE

Rimasta invariata sin dalla creazione avvenuta nel 1927, consta nell'estrazione del glucosio dai tuberi della radice delle piante delle patate, cosiddette Leucoplasti che vanno poi a formare l'amido, venendo cosi a creare una destrina a base di fecola di patate.

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Immagine CC0 creative commons
Autore: Jon Pallbo

Ricavata la destrina di fecola di patate essa si scioglie in acqua e si cuoce a bagnomaria.
Quando ad un certo punto della cottura, l'impasto avrà assunto una morbida consistenza, vi andrà aggiunta della glicerina e dell'essenza di olio di mandorla .

Terminata la cottura , il prodotto viene versato all'interno dei barattolini (alluminio o plastica, come indicato nelle precedenti foto pubblicate), inserito il tappo e lasciato riposare per un mese prima di essere messo in commercio.

Formula rimasta tutt'oggi fedele a quella originale del 1927 e mai mutata nel corso di questi novantuno anni, così come non è mai stato mutato il packaging, rimasto sempre il medesimo e fedele alla prima emissione.

L'azienda vogherese , difatti, ha mantenuto una politica di produzione ferrea e totalmente Made in Italy : tutti i prodotti sopracitati che vanno a creare la Coccoina, provengono dal nostro paese e la produzione del "packaging"ossia pennellini, barattoli in plastica e alluminio, perfino gli imballi di cartone che contengono i prodotti destinati alla distribuzione commerciale, viene tutto interamente prodotto all'interno dello stabilimento "Balma, Capoduri & C. s.p.a" che, sin da tempi non sospetti, ha adottato una ferrea politica circa il rispetto dell'ambiente, continuando a produrre la Coccoina senza alcun tipo di solvente.

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Stabilimento "Balma,Capoduri & C. s.p.a - ala produzione Coccoina
Foto di mia proprietà gentilmente scattata e cedutami da @voghera

LA COCCOINA OGGI NEL 2018

Oltre la coppia della versione IN PASTA contenuta nei barattoli in alluminio e in plastica ,disponibili nei "tagli" da 50 e 125 grammi in commercio si possono reperire anche diverse tipologie ,immesse successivamente sul mercato, come ad esempio la versione VINILICA chiamata COCCOINA MIA, quella LIQUIDA chiamata COCCOINA 84 e in formato stick,messa in commercio nel 2006 a base di polivinilpirrolidone (senza solventi), formula nuova, creata per l'occasione.

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Piccolo bazar di un punto vendita della mia zona
Foto di mia proprietà

I RICORDI

Ero molto piccolo, frequentavo i primi anni delle scuole elementari e ancora la Coccoina non era stata soppiantata dalla Vinavil (cosa che successe intorno agli anni ottanta).

La utilizzavo per incollare ritagli o fotografie sui quaderni di scuola oppure sui cartoncini "bristol", mentre mio padre per apporre i francobolli su buste da lettere e cartoline.

Era molto utilizzata anche per incollare le figurine dei calciatori nei rispettivi Album prodotti dalla Panini di Modena, fino a quando, dalla edizione 1971-72 le figurine cominciarono ad essere commercializzate in formato autoadesivo non rendendo più necessario l'ausilio della Coccoina.

Ricordo di averne sempre visto un vasetto all'interno dei seggi elettorali verso la fine degli anni settanta, quando i miei genitori mi portavano con loro, lasciandomi qualche minuto in compagnia della signorina del seggio, nel tempo necessario che espletassero il loro voto all'interno della cabina elettorale.

Ma il ricordo più dolce, più tenero era quello dell'incredibile profumo di mandorle che questa colla emanava non appena si toglieva il tappo dal barattolo: la voglia di mangiarla era costante e quando avevamo saputo che non sarebbe stato pericoloso, beh, lo ammetto, con il mio migliore amico e mia sorella, ogni tanto un piccolo cucchiaino di Coccoina ce lo concedevamo, come se fosse una droga per bambini, una dolce e innocente droga.

E quando di recente ho acquistato i due barattoli che vi ho ripetutamente mostrato nelle foto di questo post, ho riprovato le medesime sensazioni, in quanto quell'odore di mandorla, nonostante il mio olfatto non sia più puro come quello che avevo una volta, è ancora piuttosto forte e intenso e la mia mente è volata fin là, tornata indietro di ben quaranta anni.

Fa quasi sorridere il fatto che ci si possa quasi commuovere attraverso i ricordi di una colla, lo riconosco, ma la Coccoina, se mi permettete, non rappresenta solo e semplicemente una colla, ma una fetta di infanzia, quella più bella e quella per cui è facile provare ogni tanto un pizzico di nostalgia.

Quando, come molti bambini di quei tempi, ero pure io un fiero "drogato di Coccoina".

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Foto di mia proprietà

P.S: ringrazio vivamente di cuore @voghera per essersi prestato a scattare personalmente parte delle immagini contenute in questo post ed avermele gentilmente cedute per poterle utilizzare

FONTI:
DESTRINA
PROPRIETA COLLAGENE VEGETALI
STARCH


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Sort:  

Che dire...tu sei il Quentin Tarantino di steemit. Non posti di continuo, ma quando lo fai lasci il segno. Post stupendo!

ahahahahah che gentile, io ti ringrazio per questo bel commento...mi ci è voluto, da quanto è che ti rompevo le balle con sta cosa? ahahahahaha :D

Appena ho letto il titolo mi è tornato alla mente l'odore della coccoina, i pastelli colorati e il grembiulino rosa dell'asilo. Un'ondata di ricordi! Bel post davvero, complimenti!

Ed ecco che anche la Artista @claudiazazu (presumibilmente giovane),ha usato e ricorda la Coccoina!
Grazie di cuore per i complimenti e per aver letto e apprezzato questo mio post!

Bellissimo post davvero, caro @nicola71, con un'introduzione fenomenale, quella del carissimo e rimpianto Germano Mosconi, al quale facevano un casino di scherzi al solo scopo di farlo bestemmiare!!
Hai redatto uno stupendo racconto, pieno di tanti emozioni e delicati ricordi dei nostri tempi, facendomi riassaporare antiche reminescenze che la vita moderna tende a cancellare definitivamente, ma che da qualche parte della nostra mente rimangono, e tu le hai fatte meravigliosamente riaffiorare, complimenti davvero

E io ogni volta che leggo questi riscontri non posso che esserne fiero, sopratutto se provengono da persone come te @mad-runner .
Non posso che essere lusingato da questo tuo commento e ricambio, con attenzione, la stessa stima che mi riservi.

@nicola71 post interessantissimo e scritto come solo tu sai fare... complimenti. Io non ho potuto godere del barattolino di Coccoina ma ero a conoscenza di questa colla perché me la menzionó la prima volta il mio carissimo zio (sì, proprio lui ;-) ) quando mi accompagnó a fare rifornimento in cartoleria in previsione della mia prima elementare e scelsi la colla Uhu. Non sapevo però tutti i dettagli che hai minuziosamente descritto nell’articolo e mi hai incuriosita a farmi di Coccoina 😂
Gran bel post davvero... e grazie per aver fatto tornare alla memoria anche a me un dolce ricordo ;-)

E io ringrazio te cara @clode , è un piacere leggerti anche qui nello spazio dei commenti e mi lusinga che ti sia piaciuto questo mio post.
Io continuo a stupirmi del fatto di quanto fosse conosciuta la Coccoina anche dai piu giovani!
Grazie per essere passata!

Mi hai incollato al post! Bravo! Avevo un carissimo compagno di scuola che amava la coccoina. Io lo tenevo a bada. Così, quando andavo a casa sua per giocare, mi chiedeva se poteva leccarne un pò, io gli consigliavo il gorgonzola. Lui eseguiva. (È vero). Se avessi saputo che non era tossica, l'avrei lasciato fare. Era un carissimo amico, che ora non c'è più. Ti ringrazio di averlo fatto ritornare per un attimo.

Oltre al fatto di esserti piaciuto il mio post, ho fatto riaffiorare un piacevole ricordo di un amico che purtroppo non c'è piu, questo tuo commento non può che farmi doppiamente piacere. Grazie @sbarandelli !

Che ricordi questa scatolina di metallo! Ad assaggiarla pero' non ci ho mai pensato! Anzi ti diro' che amo l'odore della colla ma questa mi ha sempre piuttosto nauseato. Il tuo post mi e' piaciuto davvero tanto. Complimenti!!!

Grazie mille del tuo commento @misia1979 ...per l'odore si, effettivamente è parecchio intenso e forte puo risultare nauseante...piacevolmente pero' ehehhhehe

Grande Nicola, è bellissimo vedere un articolo così bello e preciso su una delle aziende storiche più importanti di voghera, e sono felice di aver contribuito con delle immagini originali alla sua realizzazione. Hai stra-mantenuto la promessa, hai scritto un post stupendo!!! Appena riesco, se riesco, mi metto in moto per recuperare informazioni su quell'altra "cosa", magari salta fuori un articolo tipo: "chi l'ha più visto?" ;)

Grazie caro @voghera , debbo anche a te la realizzazione e la buona riuscita di questo post che mi stava particolarmente a cuore e che rimandavo ormai da settimane. Non finiro' mai di ringraziarti per l'aiuto che mi hai prestato!

Ma che bel post caro amico mio!
Se devo dirti la verità, i miei genitori mi hanno parlato qualche volta ci questa colla ma non la ricordavo finché non ho letto il tuo racconto.
Ovviamente io non l'ho mai utilizzata ma sei riuscito a trasmettere tanto attraverso i tuoi ricordi e descrizioni.
È proprio vero che, a volte, piccole cose della nostra infanzia ci riportano indietro nel tempo, come un odore o un sapore.. è stato bello leggere i tuoi ricordi!
Complimenti, stupendo!! ❤

Grazie @acquarius30 come sempre carina e gentile nei miei confronti.
Eh si, la Coccoina è roba per "vecchi" anzi, mi sto stupendo, leggendo i commenti in questo post, che diversi under30 ne siano a conoscenza..mentre io la consideravo defunta fino a pochi giorni fa.. grazie del commento e dei complimenti :*

Che STREPITOSO POST! Concordo con @mondodidave73..scrivi poco, ma quando lo fai tiri fuori capolavori del genere. Interessante, minuzioso, ben scritto.
Bravissimo.

ehhhh quanti bei complimenti, guarda che poi ci faccio la bocca hahhahaha
Grazie di cuore, mi fa molto piacere che i post che scrivo arrivino a chi legge, credo che sia la soddisfazione piu grossa. Ricambio i complimenti :D

Ricordi di infanzia riemersi improvvisamente, odori frutto di allucinazioni, sapori antichi che sanno di vecchie memorie....mi hai riportano indietro a quando ero bambina e assaggiavo la coccoina di nascosto, a scuola (ebbene sì, lo facevo anche io ahahaha!). Puntualmente qualcuno mi scopriva e non era raro che la maestra - vecchio stampo - mi tirasse le orecchie bonariamente per farmi capire che non dovevo mangiarla. Ma un mio compagno insisteva sempre che ne mangiava a cucchiaiate senza intossicarsi e io ogni volta non riuscivo proprio a resistere, era una coccoina tentatrice XD

Ps: visto che storpiavo sin da allora tutti i nomi (a volte penso di avere lievi disturbi, perché inverto sempre le lettere delle parole), per me era Coccolina e tale è rimasta nella mia testa! Coccolina, la regina delle colle!

hhahah la coccolina sarebbe stato un nome che avrebbe dato un valore aggiunto alla dolcezza del sappore di Mandorla.
Mi ha un po stupito che tu, dall'alto della tua giovane età, abbia fatto uso di Coccoina a scuola e mi fa piacere che tu capisca di quel che ho parlato, ma sopratutto che anche tu una mangiatina te la sei fatta!! hahhahah

Ahahah, ne scrivi come se si trattasse di droga xD
Secondo me in realtà volevano scrivere coccolina ma al marketing hanno fatto un errore, è uscito fuori coccoina e per non ristampare tutto si sono accontentati, non vedo altra spiegazione logica o plausibile ahahahauahahaa!
Scherzi a parte, questa colla non poteva mancare nei nostri zainetti alle scuole elementari ma anche all'asilo, la usavamo tantissimo! Anche se sono cresciuta nel "periodo Vinavil" - consolidato dal mitico Mucciaccia (fffffffatto???) - la coccoina fa parte della mia infanzia di marachelle e invenzioni. Ora sono in crisi di astinenza e non so dove trovarla qui a Malta xD

Purtroppo la distribuzione, anche nel territorio italiano, pare piuttosto limitata...non ti resta che Ebay o Amazon :D

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