"cassettista"...di dischi - Prima parte
Si parla spesso di trading, speculazioni, un tempo con la tradizionale Borsa , oggi con il mercato delle cryptovalute .
I suddetti termini sono comunque legati a quelle situazioni.
Ma in passato, mio malgrado, mi sono ritrovato dentro una situazione simile alle sopracitate, in materia dischi in vinile, acquistati quando costavano poche migliaia di lire, fino ad arrivare , molti anni dopo, a valori ben più consistenti.
c'è un mercato che piace ai cassettisti, a quelli che ragionano in un arco temporale medio lungo ecc ecc
Ecco, io sono stato (e lo sono tutt'ora perche non ho mai venduto) un cassettista di dischi da collezione.
ANTEFATTO
Era una qualsiasi sera dell'autunno del 1990.
A tavola con i miei genitori e mia sorella, per la consueta cena, guardavamo il Tg1 sul quale campeggiava il severo viso di Bruno Vespa.
"Babbo, oggi pomeriggio sono andato con Francesco a Firenze al mercatino dell'usato di dischi e nelle bancarelle dei 45 giri, ne ho trovato uno di Vasco Rossi: l'ho comprato perchè mi piace sia la canzone del lato A, sia perchè era bella la copertina!"
"Bene, quanto lo hai pagato?"
"Venticinquemila lire"
"Ma sei pazzo? i 45 giri usati te li lanciano dietro per mille o duemila lire, potevi prendermene alcuni di Celentano invece di spendere tutti quei soldi per quel drogato!"
Continuai a mangiare la mia minestra, gonfio di rabbia per non essere capito proprio da mio padre che mi aveva trasmesso sin da piccolo la passione del canto e della musica in generale.
Mi scesero due lacrime, finii di mangiare e me tornai nella mia mesta cameretta a contemplare quel piccolo 45 giri ,comprato con i miei risparmi avuti proprio da mio padre, che faceva l'imbianchino, guadagnati dandogli una mano nei precedenti mesi estivi.
Mi ero di recente appassionato ai dischi in vinile , quelli dal suono caldo, quelli che, non appena li mettevi in pasto al giradischi, sotto la puntina del braccio, emettevano quel suono vero, autentico, analogico, caldo, con quel fruscio di fondo che rendeva autentico il tutto.
I CD, allora chiamati Compact Disc, stavano facendo capolino ma erano pochi coloro che si potevano permettere l'acquisto di un lettore, che all epoca superava il milione e mezzo di lire (mentre i supporti toccavano le settantamila lire in media).
Cifre proibitive per un povero studentello e lavoratore a tempo perso.
Quel 45 giri di Vasco Rossi, che sul lato A riportava la già sopracitata "La Nostra Relazione" e sul lato B "E poi mi parli di una vita insieme" , prodotto ed emesso sul mercato dall'etichetta Lotus nella primavera del 1978, fu il singolo estratto del primo LP "Ma cosa vuoi che sia una canzone".
Un fiasco in termini di vendite: furono vendute poche centinaia di copie a Bologna e dintorni e in seguito mandato al macero
Foto di mia proprietà
Ma siccome, nel 1990, le cose erano profondamente cambiate e il Rossi nazionale si era fatto strada arrivando addirittura a riempire lo stadio San Siro di Milano (10 luglio 1990), quel vecchio 45 giri in vinile, invenduto al momento della pubblicazione, aveva acquisito giocoforza un piccolo valore (venticinque mila lire nella fattispecie) che comunque era assolutamente giustificato perchè un disco acquisisce un valore a seconda di determinate condizioni e in questo caso si trattava di un disco pubblicato (e invenduto) inciso da un'artista che in quel momento era totalmente sconosciuto ma che nel corso degli anni aveva raggiunto una fama e popolarità a livello nazionale.
Mentre un disco come "Il Ragazzo della Via Gluck" di Adriano Celentano, per citare un esempio fra tanti, seppur risalente alla fine degli anni sessanta, oggi vale un paio di euro proprio perchè pubblicato quando l'autore era già popolare, vendendone due milioni di copie.
Ma tornando a bomba: me ne fregai altamente dei precedenti giudizi sfornati da mio padre quella sera e continuai a frequentare mercatini dell'usato di dischi, nei mesi a venire.
I SUCCESSIVI ACQUISTI
Gennaio 1991, Mercatino Fiera Campionaria di Milano
45 giri di Vasco Rossi "Jenny" .
Il primo in assoluto dell'artista, pubblicato nel 1977, prodotto da una piccola etichetta di Casalecchio di Reno (Bologna) che si occupava di liscio: nessuno voleva produrre quel disco di esordio di quello sconosciuto artista che si stava affacciando sul mondo musicale con le sue prime timide composizioni.
Tiratura 2500 copie, di cui 2000 regalate alle radio private della zona dell'epoca, e appena cinquecento vendute nel comprensorio Bologna-Modena (quindi distribuzione pressochè nulla). Sulla facciata "B" un altro brano il cui titolo riportava un altro nome femminile: "Silvia"
Foto di mia proprietà (ovviamente era privo di autografo sulla copertina, me lo avrebbe autografato Vasco in persona, come molti altri, qualche anno più avanti)
"Te lo propongo a cinquantamila lire: in fondo è pur sempre il primissimo disco di Vasco Rossi, sappi che è molto raro e chi lo ha se lo tiene ben stretto!"
"Uhm, ma non è un po troppo alto per un 45 giri? Mi sembra esagerato!"
"Ok, visto che ci tieni tanto, io posso scendere massimo a quaranta mila, non una lira di meno. Prendere o lasciare!"
Ripensai al rimprovero di mio padre risalente a pochi mesi prima ed indugiavo.
La mia mente, ancora acerba ma in procinto di diventare malata accetto' la trattativa.
"Sento un lieve dolorino al deretano, caro venditore. Ma accetto, perchè sento che è giusto che sia cosi!"
Affare fatto!
Presi il treno per Prato e me ne tornai a casa con il Jenny/Silvia sotto il braccio, stavolta evitando di farne parola con mio padre, che ormai avevo etichettato come uno che non sapeva guardare oltre il proprio naso.
Ricordo ancora quando mi mandava dal tabaccaio a compragli le sigarette, che all'epoca costavano 1200 lire per pacchetto.
Anticipavo i MIEI soldi, compravo le sigarette, andavo a portargliele, si frugava in tasca e mi restituiva 1000 e non le 1200 effettivamente spese.
Quando la storia si ripetè svariate volte, tirai le somme e giunsi alla conclusione che da adulto non sarei stato un bravo agente di borsa.
Bene, quindi aggiunsi questo secondo piccolo acquisto a quello effettuato quache mese prima, ero contento e soddisfatto e ogni tanto mi mettevo ad ascoltare quei primi lavori del Rossi nazionale sul mio giradischi mezzo scassato ma ancora funzionante.
Marzo 1991, Mercatino del disco usato di Padova
Una domenica mattina, presi il treno diretto verso il Veneto: era prevista un'altra fiera del Disco.
Quel giorno mi "svenai" letteralmente:
Un doppio acquisto
45 giri Vasco Rossi "Non l'hai mica capito / Asilo Republic" pubblicato nel 1980, il quarto della sua carriera, qualche migliaio di vendite all'epoca della pubblicazione, artista ancora semisconosciuto fuori dal territorio emiliano .
Prezzo 15 mila lireLa chimera di quel momento: il primo 33 giri (chiamato anche LP) "Ma cosa vuoi che sia una canzone", (quello dal quale fu tratto il 45 giri "La nostra relazione" il mio primo acquisto del quale ho parlato a inizio post.)
Anche questo, oggetto ambito dai collezionisti di vinili dell'epoca, essendo il primo album pubblicato da Vasco, era in vendita a ben 100 mila lire!
Sapendo già che non sarei assolutamente salito sul treno del ritorno senza aver comperato quel disco, nacque una trattativa che portò il venditore a cedere per un prezzo finale che corrispondeva a 80 mila lire.
Foto di mia proprietà
Quando raccontai ai miei amici che avevo speso ben ottanta mila lire per un solo disco, fui oggetto di scherno e battute, non ultima quella che io ero diventato il sedere più appetibile fra tutti quelli dei partecipanti alle varie fiere del disco.
TRE "COLPACCI"
- Jenny mix versione 12 pollici - anno 1977 - MAI MESSO IN VENDITA, DESTINATO ALLE RADIO ,stampato in sole 300 copie, vergine, mai suonato e avuto direttamente dal magazzino della casa discografica che si occupa di liscio sita a Casalecchio di Reno.
Speditomi per posta al prezzo di 50 mila lire comprensive di spese postali.
Acquistato nel Novembre del 1991 è attualmente il disco in vinile più ambito e ricercato fra i collezionisti di oggi).
Foto di mia proprietà
Molti anni dopo, tra il 2004 e il 2008, quando questo pezzo aveva raggiunto valutazioni a dir poco astronomiche , ci furono un paio di casi per i quali fui letteralmente assediato da collezionisti che lo volevano a tutti i costi: ci fu un tizio che mi offri' 4000 euro sull'unghia, insistendo per mesi in seguito ai miei "no,grazie!", un altro arrivo' a propormi la sua fidanzata per sesso in cambio del disco.
Cose pazzesche che oggi mi fanno sorridere, ma che all'epoca mi preoccuparono non poco.
- "Non siamo mica gli americani" - COPIA NON IN VENDITA e NUMERATA.
Disco promozionale, stampato per le radio e i giornalisti, in circa 500 copie numerate.
Condizioni non troppo buone si trattava comunque di uno dei vinili promo 33 giri più rari.
Comperato a una Fiera del disco a Firenze nel 1993 al prezzo di 70 mila lire
Foto di mia proprietà
- CD single promo non in vendita "Valium 97" ,comperato a un mercatino dell'usato molti anni più avanti ,credo 1998 o 1999, alla ridicola cifra di 20 euro , questo CD aveva un packaging a dir poco spettacolare:
Essendo il Valium un noto medicinale , la copertina in cartoncino riproduceva fedelmente quello che era il packaging del vero medicinale: vi era presente la Posologia, la Data di scadenza e perfino il bugiardino interno con le raccomandazioni sull'uso.
Foto di mia proprietà
Mi fermo qui con le illustrazioni dei vinili, cd e quanto altro mi sono procurato negli anni 90 e 2000 perchè altrimenti questo post non terminerebbe più.
Ho quindi scelto di prendere in esame, solamente i pezzi più preziosi e rappresentativi.
La mia collezione man mano lievitava ed era custodita gelosamente nella libreria alla quale nessuno si sarebbe dovuto avvicinare nemmeno per ischerzo.
EBAY , INTERNET, L'ESPLOSIONE DEL SUCCESSO DI VASCO ROSSI
Primi anni duemila.
Le persone che acquistavano un pc e si collegavano al web aumentavano a vista d'occhio.
Internet cominciava a diventare seriamente popolato, nascevano forum, chat e nel 2001 nacque il noto portale di aste Ebay.
Nel luglio del 2003 , il Rossi nazionale, tenne ben tre concerti nel giro di quattro giorni presso lo stadio San Siro di Milano, totalizzando qualcosa come duecentomila spettatori e consacrando cosi, per l'ennesima volta, il suo enorme successo nonchè decuplicando il numero dei suoi fans sparsi per la penisola.
Il binomio Ebay-aumento dei fans creò la conseguenza che tutti questi nuovi fans, si misero alla caccia di dischi in vinile, nuovi e vecchi, di Cd, di qualsiasi cosa avesse stampata sopra la dicitura "Vasco Rossi".
E i miei dischi, comprati più di un decennio prima, aumentarono il loro valore in proporzioni che all'epoca non avrei immaginato nemmeno nei sogni.
Grandissimo Nicola! Hai una collezzione di Vasco davvero stupenda, partendo dai suoi albori. Per me è uno dei migliori artisti Italiani di sempre, uno dei pochi che sa regalarmi emozioni. Mi piacerebbe andare ad un suo concerto, ma non sopporto le maree di persone, infatti non sono mai stato ad un concerto in vita mia, seppure amo la musica :).
Voglio inoltre dire che sono questi i veri post che meritano per me, quelli che ci raccontano vita, emozioni e passioni personali. Quando guardo un post, non voglio leggere qualcosa che posso trovare ovunque nel web, anche se può essere interessante, non mi da nulla alla fine, mentre un post come il tuo che mi trasmette emozioni, ha molto più da offrirmi. Almeno per me è cosi! Grazie!
Mi fai commuovere @stea90 non c'è cosa piu bella di quella di riuscire ad "arrivare" alle persone che leggono..grazie di cuore per le tue parole..di concerti di Vasco ne ho visti decine, il primo nel 1987, 16 anni scappato di casa :D
Forse il mio primo concerto è stato un pò dopo, ma non tanto....se non erro a Firenze
forse quindi eri stato a Firenze nel giugno 1991, Stadio del baseball..c ero pure io
Beh, che dire Nicola... Vecchi dischi, cantanti agli esordi,... Ce n’è di carne al fuoco per stimolare ricordi...
Ma della tua storia mi ha incuriosito immaginarti a prendere il treno per andare alle fiere dei dischi in vinile... Più del prezzo “esorbitante” che li pagavi. Ti immagino, ricco di speranze, la mattina, col fresco, in stazione,... un caffè,... dai, ecco il treno...
E poi il ritorno, la sera, soddisfatto, col tuo trofeo che giri e rigiri tra le mani...
È proprio una grande passione. Nicola, il collezionista!
E la cosa che mi ha commosso, invece, perché ha il sapore antico delle mie memorie, è tuo padre, imbianchino, che ti riprende perché hai buttato il denaro dalla finestra. E lo fa a tavola, a cena. Perché si cenava tutti assieme...
Grazie Nic. Bella storia!
che fantastico commento @marcodobrovich , non poteva che venire da te scritto in questo modo con quella punta di nostalgia dolceamara. Grazie di cuore per avere letto. ti abbraccio
😉
Che dire , un bel post dove racconti un po il tuo essere e di sicuro la tua mania per Vasco ahahaha.
Nicola sono uno di quei fortunati che Vasco a San Siro lo hanno visto ben 3 Volte.
Credo sia indescrivibile cosa si provi , l'atmosfera , e l'eccitazione.
Un intero concerto con cori dall'inizio alla fine dove tutti cantano.
Stupendo , oramai è davvero un mito della nostra musica.
Ti ringrazio per il commento e per i complimenti.
A dire il vero non seguivo solo Vasco in quel periodo, ma era l'artista che aveva pubblicato un maggior numero di dischi in vinile rispetto agli altri artisti che seguivo all'epoca.
Fatta eccezione per i Litfiba: i loro vinili, sopratutto i primi, erano introvabili e costosissimi...per cui ripiegai su quelli di Vasco, del quale conoscevo tutte le canzoni.
Questo post e da GOLDEN GLOBE! , una meraviglia!
Grazie di cuore amico mio...è il caso di dire "CAAAAAAAAA!" AHAAHHAA
Si un bel Post.
io mi ricordo che all'eta di 17 anni aspettavo l'arrivo del sabato per correre a prendere la metropolitana che mi portava a milano , fermata Loreto , da li percorrevo tutto il corso Buenos Aires dove esistevano molti negozi di dischi , era un emozione unica andare alla ricerca di vinili e alla scoperta di nuovi gruppi a cantautori.
Chissà come mai ogni volta che leggo un tuo post mi parte una volata di ricordi pazzesca. Il mercatino dei 45 giri usato...a Roma ce n'era uno in Prati, dove acquistai Giochi di bimba delle Orme alla strabiliante cifra di 25 mila lire. Ma all'epoca mi dilettavo molto con Simon e Garfunkel e con il rock durissimo, in particolare King Crimson e Led Zeppelin. Con Vasco ho cominciato tardissimo (ai tempi di Sally e Alba chiara, per intenderci) e, udite udite, Fabrizio De Andrè è entrato dalla porta di servizio perchè lo ritenevo un cantautore un po' borghese (mi vergogno a dirlo)...E quanto l'ho amato, anche se di nascosto alle iene della mia generazione! E per conoscerlo bene ho dovuto aspettare l'adolescenza del mio figlio maggiore che ne conosce a memoria ogni singolo brano. Grazie Nicola
Grazie a te, acuta e gentile come sempre. Faber comunque è l'unico che riesce a toccarmi davvero il cuore, non è una cosa che si puo spiegare a parole..e cantava gli ultimi, i perdenti...
Hai mai venduto nulla della tua raccolta poi?
Assolutamente niente John, altrimenti che cassettista sarei? Eheheh comunque, come dirò nella prossima puntata, un po' di speculazione l ho fatta pure io
Bellissimo post, come sempre! Io adoro Vasco e tu ci avevi visto proprio bene :)
Grazie di cuore per i tuoi complimenti @viki.veg :D
❤❤❤
Facendo un paragone cassettista oggi hai tutto il coinmarketcup di Vasco XD
Ahahahahahahahahahahahahah
Una storia da "incorniciare" caro @nicola71, attendo con trepidazione la seconda parte!
grazie mille per aver letto @mcassani
Come sempre, la nostra vintagitudine ci fa riconoscere nel mare steemico. Io compravo gli LP e poi li registravo su nastro per non rovinare il disco (e anche per potermeli sentire in pace in camera mia, perché lo stereo era nella parte "adulta" della casa).
Era un classico, @pataxis, il voler tenere immacolato il vinile, per preservarlo da eventuali graffi, riversandolo su una ben più comoda audiocassetta. Ah, quanto tempo è ormai passato!