Mi spiace molto per la tua esperienza, che è anche l'esperienza collettiva di noi giovani alle prese con un mercato del lavoro che è in crisi; affrontiamo tutti l'ipocrisia di questo mondo, ma vorrei spezzare una lancia a favore dell'estero, perché vivo a Malta e nessuno mi ha mai scartata a un colloquio di lavoro o mi ha mai accusato di qualcosa a causa della mia nazionalità. Quindi personalmente non ho avuto una così brutta esperienza andando fuori. Sottoscrivo comunque la rabbia per quanto avviene in Italia. Paradossalmente capita spesso che siamo noi italiani all'estero a non volere aver a che fare con gli italiani, invece, perché siamo noi a considerarci per primi scansafatiche, arraffoni, furbacchioni; spesso siamo prevenuti nei confronti dei nostri connazionali a causa delle brutte esperienze nel belpaese
Di cosa ti occupi a Malta se posso chiedere? Come ti trovi?
Ciao! Diciamo che mi sono occupata di design e vendite per i primi tempi, sono entrata in contatto con alcuni studi di architettura, poi negozi di arredamento. Adesso mi sono spostata sullo sviluppo di un'attività autonoma, perché amo essere padrona del mio tempo e avere il controllo e la responsabilità della qualità dei progetti a cui lavoro, dalla A alla Z. Mi occupo principalmente di design, grafica e stampa 3D. Certo, qui ci sono ambiti di lavoro molto più quotati e meglio retribuiti (se sei nell'IT allora hai stravinto) ma non mi trovo male. Si parla l'inglese, le persone sono mediterranee, il clima è caldo, se si cerca un lavoro le opportunità ci sono e se si punta al lavoro autonomo le tasse non ti ciucciano via l'anima :P In più è abbastanza facile anche viaggiare, perché il luogo è ben collegato con l'esterno (voli anche low cost) e io sono originaria della Sicilia, di base siamo lontani parenti :P