Giusto o sbagliato? Esiste un modo unico e solo per modellare un oggetto? - Approfondimento post tutorial

in #ita7 years ago

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L'oggetto di modellazione del tutorial precedente - Immagine realizzata dall'autore


Salve a tutti e bentornati!

Oggi proseguo il mio approfondimento sulla modellazione 3D parametrica prendendo spunto dalla “sessione” di tutorial pubblicata nelle scorse settimane.
Se avete avuto modo di leggere il tutorial a puntate (CAP. I; CAP. II; CAP. III) terminato nei giorni scorsi, saprete che grazie ad una serie di operazioni di modellazione o features non troppo complesse, è possibile realizzare oggetti stampabili ed utili per la nostra vita quotidiana; nello specifico, ho spiegato passo per passo come modellare l'oggetto che appare nell'immagine in alto: uno spremi tubetto di dentifricio.

L'obiettivo di questo nuovo articolo non è quello di spiegarvi come modellare un oggetto specifico; è piuttosto, quello di darvi qualche indicazione in merito al metodo di lavoro, sull'approccio giusto alla modellazione da adottare in base alle specifiche esigenze che avrete di volta in volta.

Non stupitevi, infatti, se vi dico che per modellare lo stesso oggetto del tutorial precedente, ottenendo un risultato assolutamente identico, è possibile adottare molti metodi diversi, che si traducono in successioni diverse di operazioni.

Torniamo un attimo indietro: nei tutorial precedenti, ho (anzi, abbiamo!) realizzato l'oggetto tridimensionale attraverso tre lavorazioni successive:

  1. Estrusione per creare un corpo solido di partenza (ovvero Fase A).
  2. Estrusione con operazione booleana di sottrazione per creare gli occhi e la bocca su una delle due facce (Fase B).
  3. Raccordi per ammorbidire gli spigoli (Fase C).

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Le tre fasi di modellazione seguite nei tutorial precedenti - Immagine realizzata dall'autore

Il semplice dato di fatto che siamo riusciti a creare l'oggetto in questione adoperando questa sequenza di lavorazioni, non esclude che sia possibile ottenere lo stesso risultato con altri metodi. Proviamo dunque ad individuare insieme alcuni di questi “metodi alternativi”. Per non dilungarmi troppo, di seguito ve ne propongo tre, ma ce ne sono molti altri! Un modellatore esperto “vede” innumerevoli modalità potenziali per creare lo stesso oggetto, il problema vero è scegliere quella giusta in base alle proprie necessità e priorità, ma questa capacità si apprende nel tempo e con l'esperienza.


1. AGGIUNGIAMO UN'ESTRUSIONE


Contempliamo la possibilità di separare in due fasi distinte la prima estrusione, creando dapprima il corpo intero e solo in seguito la fessura centrale. Proseguiamo quindi come in precedenza, con le fasi B e C.

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Alternativa N.1: le quattro fasi di modellazione in sequenza - GIF realizzata dall'autore


2. CAMBIANDO L'ORDINE DEGLI ADDENDI, IL RISULTATO NON CAMBIA


La proprietà commutativa, che vale per le addizioni, vale anche pur con dei limiti logici, anche per alcune operazioni di modellazione. Proviamo, infatti, ad eseguire la fase A come da tutorial, quindi, prima della fase B, usiamo la lavorazione di raccordo per arrotondare alcuni degli spigoli disponibili fino ad ora. Proseguiamo quindi con la fase B e nella fase C resteranno solo pochi spigoli da arrotondare. Anche in questo caso, pur avendo cambiato l'ordine di esecuzione di alcune lavorazioni, otteniamo lo stesso risultato.

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Alternativa N.2: cambiamo l'ordine delle lavorazioni - GIF realizzata dall'autore


3. OTTENIAMO IL PRIMO CORPO GREZZO IN MODO COMPLETAMENTE DIVERSO


Immaginiamo che il nostro solido di base, già presente dall'inizio, sia un parallelepipedo. Come possiamo, in questo caso, ottenere il nostro solido finale? Semplice: realizziamo lo schizzo che nel tutorial originale è alla base della fase A su una faccia del parallelepipedo ed effettuiamo un'estrusione con operatore booleano di intersezione. Quindi procediamo con le fasi B e C.

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Alternativa N.3: partiamo da un solido di base completamente diverso
GIF realizzata dall'autore

Nell'elencare le possibili alternative, mi sono ovviamente limitata a tre; potrete, forse, voi stessi immaginare le innumerevoli altre possibilità esistenti, soprattutto se viene presa in considerazione l'idea di intervenire anche sul primo schizzo 2D, per realizzarlo in modo differente.


GIUSTO O SBAGLIATO?


Ebbene, ora che sappiamo che per realizzare un progetto abbiamo a disposizione varie alternative e non solo una, in base a quale criterio sceglieremo quale utilizzare? Possiamo affermare che soltanto una fra tutte sarà quella giusta? Possiamo davvero parlare di procedimenti giusti o sbagliati?

L'argomento è delicato ed è innegabile che esistano diverse scuole di pensiero in merito.
Un purista, quale ero in passato, risponderebbe: “Scegli la procedura che preveda il minimo numero possibile di lavorazioni e che tenga in tal modo pulita e leggera la timeline”. Poiché ogni lavorazione viene salvata dal software a comporre la storia del modello e per darci l'opportunità di modificarla in seguito, se ottimizziamo il numero delle lavorazioni necessarie a creare un modello 3D, evitando il sovraffollamento della timeline, manterremo il nostro file leggero, in tutti i sensi. Trattasi, questa, di una considerazione ragionevole quando abbiamo a che fare con oggetti complessi o assiemi, ovvero gruppi, assemblati di oggetti 3D. Immaginate di aprire un file costituito da 100 componenti; per ciascuno di essi il software deve ricordare la storia, la posizione rispetto agli altri ed ulteriori informazioni; in questo caso è importante realizzare ognuno di quei 100 elementi risparmiando al massimo sul numero di lavorazioni. Quando, invece, ci occupiamo di un singolo oggetto, come in questo caso, risparmiare non ha sempre senso.

Con l'esperienza, si abbandona il virtuosismo del purista e ci si affida alla modalità più utile a lungo termine. Per esempio, ipotizziamo di dover cambiare la misura della fessura interna del nostro spremi tubetti; possiamo modificare in qualunque momento il disegno iniziale, ma può capitare che, a causa di vincoli o per pura distrazione, tale modifica non produca i risultati sperati o addirittura “distrugga” tutto il disegno!

il disegno di base distrutto.jpg

Il disegno di base viene distrutto da un tentativo di modifica - Immagine realizzata dall'autore

In un'ottica pragmatica, allora, al momento della creazione del modello, sarebbe più opportuno dividere il disegno di base in due diversi sketch: uno contenente il solo profilo esterno, l'altro solamente il profilo dell'apertura centrale. Quest'ultimo sketch, poiché separato dal primo, risulterebbe estremamente più semplice da modificare senza commettere errori, proprio in virtù di questo suo preventivo “isolamento”.
L'operazione sopra descritta aumenterebbe il numero complessivo delle lavorazioni ma si dimostrerebbe strategica per operare future modifiche con rapidità ed efficacia.


IN MEDIO STAT VIRTUS


La verità - come in molte altre situazioni della vita - sta in mezzo: se la semplificazione estrema a volte è controproducente, neppure la sovrabbondanza è buona pratica.
Occorre esaminare l'oggetto da modellare e sforzarsi di progettarne il processo di modellazione prima ancora di mettere le mani in pasta. Ovviamente, sarà l'esperienza maturata nel corso del tempo a consigliare di volta in volta la strategia migliore, quella più “giusta” per la contingenza.

In ogni caso, l'obiettivo principale della modellazione 3D è sempre quello di ottenere effettivamente un modello 3D, per cui non permettete mai alla paura di sbagliare di bloccarvi; come avrete ormai capito, infatti, non esistono dei modi giusti e dei modi sbagliati per modellare un oggetto: esiste il vostro modo, che farà da marcatore di identità per il vostro modello, differenziandolo dagli altri.

Vi ringrazio per avermi seguito fino a qui e vi do appuntamento al prossimo articolo!

Sort:  

Ok, direi che sei molto competente. Leggendo i tuoi commenti ai vari post, pensavo fossi più orientata alle materie umanistiche, mentre scopro sempre con più sorpresa che lavori(?) in tutt'altro settore.
Mi incuriosisci..

Eheh, ho mille facce, carissimo @miti! Diciamo che ho lavorato nel settore da professionista per alcuni anni, ma dopo il trasferimento a Malta le cose sono andate diversamente...ma sono in fase di recupero! Ti ringrazio davvero di cuore! :D

Figurati, oltre a leggere un post mi piace molto capire la persona che c'è dietro a quel contenuto. Sono poche le persone che davvero mi incuriosiscono, perchè ho il "dono" di capire la personalità da poche frasi scritte o dette.. ma con te non riesco ad avere un quadro preciso..

Ahah! Una volta ad una mia amica venne il pallino che doveva diventare una fattucchiera e leggere la mano. A scuola volle leggere la mano a tutte noi compagne; quando arrivò il mio turno, strabuzzò gli occhi e mi disse: "Francè, devi prendere una decisione nella vita!". A quanto pare le mie mani risultarono illeggibili.
Insomma, sono fortemente incomprensibile, lo so!
Grazie ;)

Tempo al tempo... :D

Comunque ti faccio i complimenti perchè con te di certo non ci si annoia ;-)

Ooooh! Grazie di aver condiviso! :D

Un vampirino carino
Forte

Complimenti davvero, post di alta qualità e tutorial chiaro in ogni passaggio.
Ti seguirò con piacere in quanto anche io sono appassionato di modellazione e stampa 3D.
Come mai preferisci Fusion 360?

Ciao e grazie mille per il commento e l'apprezzamento! Spero di continuare fare un buon lavoro ;)
Ho scelto Fusion perché lo trovo molto flessibile e leggero, c'è un ottimo programma di formazione on line(webinar e tutorial preparati direttamente dalla casa madre) ed è tutto sul cloud, sempre disponibile da ogni postazione. Inoltre è gratuito per gli appassionati e per aziende sotto un certo budget annuale.
Per chi si occupa di stampa a livello amatoriale è perfetto, gestisce singoli elementi e anche sistemi complessi senza problemi e a me ricorda una versione alleggerita di Inventor.
Tu usi dei software in particolare?

Io mi occupo di modellazione architettonica ed uso principalmente SketchUp o Rhinoceros per concept e Autodesk Revit per un certo tipo di lavori.

Interessante! C'è @bimdesign.pro che lavora bene con software BIM e di sicuro conosce anche bene Revit! Potresti dare un'occhiata al suo blog ;) È molto bello entrare in contatto con persone che si occupano di ambiti simili, il confronto può diventare un po' più tecnico e stimolante!
Io ho lavorato nel settore dell'architettura come disegnatrice e renderista per un po', poi mi sono scocciata, ahahah!
Grazie dell'apprezzamento, mille auguri per la tua esperienza qui ;)

Grazie lo seguo già!
Condivido il tuo pensiero, magari potrebbe nascere qualche progetto interessante :)

...il mio modo...
IMG_20180222_173710.png
Questo sarebbe già un enorme successo...!!!
Ah ah ah!!!! 😝
Complimenti, come sempre cara @nawamy per tutto. dalla teoria, alla pratica !!!!
👏👏👏👏
In bocca al lupo per i tuoi progetti! 😉

Ahahaha! Basta fare un po' di pratica e tutto andrà per il meglio, non preoccuparti!
Grazie sempre per il sostegno, crepi il lupo e in c**o alla balena a te per i tuoi! <3

Ottimo post, complimenti

Grazie mille!

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