Gli strumenti del ninja 2
Salve a tutti,
Proseguiamo con le armi del Ninja. In questo capitolo tratteremo piu strumenti che facevano parte del corredo del Ninja in missione, soprattutto per favorire il processo di fuga e di infiltrazione.Capitolo 2
Gli Shuriken:
Come scritto in precedenza il significato è arma che si può occultare in mano, anzichè semlicemente arma da lancio, gli shuriken hanno innumerevoli forme e scopi, da piatti quadrati fino a stelle accuminate, ricurve, dritte o con forme elaborate; questo vale per gli Hira (piatto) Shuriken.
il loro metodo di lancio era vario, verticale, orizzontale, obliquo in ogni caso era necessario imprimere una rotazione con il polso affinche la stella si impiantasse e mantenesse la rotta, proprio come un freesby.
Si dice che possano essere lanciati con precisione fino una distanza di 18 metri, la loro mortalità no era legata al danno che creava ma piuttosto all’infezione che generavano le sue ferite.
Alcuni credono che facessero dei piccoli fori sulla punta inserendo il veleno, personalmente credo che sia un’invenzione, reperire il veleno era difficile e dispendioso e c’erano altri strumenti migliori per usarlo, inoltre il veleno non faceva morire in pochi istanti ma ci volevano giorni, come dettoci ad un seminario con uno Shihan che segue Sensei nei suoi studi medici di Amatsu tatara (medicina tradizionale) manco il cobra!
Comunque se in possesso si utilizzavano anche tecniche di avvelenamento e qui si prestavano meglio i bo-shuriken, i pugnali, dardi,frecce o gli aghi dello shindake (cerbottana), su una stella a piu punte si finirebbe per sprecarne parte della dose per ogni lama, e rischiare che la ferita sia solo superficiale.
lo shuriken a volte era sepolto sotto terra in modo che si impregasse di batteri, tra cui il tetano che si trova proprio nel terreno da qui si evince che lo shuriken diventerebbe letale se la sua ferita infetta non venga curata o se la stessa infezione fosse troppo forte.
Un’altra tipologia di shuriken sono i Bo (a chiodo) questi hanno varie sezioni e dimensioni, possono somigliare a dardi a chiodi o spine a doppia punta.
ci sono anche a forchetta, a pennello (cammuffati) etc.. l’inventiva di come occultarli stava nella missione.
Con quest’arma il lancio è differente perche avviene piu o meno verticalmente al terreno per poi corregersi nella dinamica di volo fino al bersaglio, quindi a seconda della distanza bisogna prevedere la rotazione, altrimenti si possono lanciare come un pugnale.
Si possono lanciare singoli, doppi, tripli etc.. seguendo la parte mistica del Ninja fino a un massimo di Nove, che è un numero ricorrente nella cultura Giapponese.
Diventano cosi degli ottimi strumenti di controllo contro piu avversari, il Ninja gli utilizzava in combattimento lanciandoli al volto o alle mani degli avversari che lo circondavano o semplicemente per prendere tempo, potevano essere tenuti nel pugno o in presa per enfatizzare alcune tecniche o per sfregiare, quello a chiodo potevano usarli anche per uccidere direttamente in punti sensibili.
si potevano utilizzare anche come strumento di inganno, per segnalare o addirittura se lucidati a specchio per accecare (questo di giorno ovviamente), si prestavano anche per piccole cariche di esplosivo anche se migliori erano le frecce da questo punto di vista.
La loro pratica è tuttora attiva sia dai Maestri in Giappone, di varie discipline oltre al Ninjutsu e dai praticanti Bujinkan.
I makibishi:
Noi in occidente gli conosciamo piu comunemente come triboli, atti a forare il piede dell’inseguitore, sebra strano ma è uno degli strumenti di fuga del Ninja forse tra i piu efficaci.
Consideriamo che nelle varie epoche le calzature dei Giapponesi erano comunemente di paglia alcune volte in gomme naturali, nel caso si indossassero gli Geta o Zori (zoccoli infradito) o gli Zori da tatami (infradito con suola in paglia) ci si proteggeva un po di più ma comunque ne intralciavano la corsa, per quanto riguarda gli interni per lo più si era scalzi o con i tabi (calze infradito).
Il Ninja li portava in sacche di stoffa per non pungersi all’uso e li riversava dietro a se, se inseguito ovviamente senza farsi vedere, ad esempio appena svoltato un’angolo dopo aver distanziato gli inseguitori.
Potevano essere gia posizionati in precedenza sul percorso di fuga calcolato dal Ninja, in questo caso anche occultati.
erano anche di facile fabbricazione e non necessitavano di grandi ritocchi per essere efficaci, questi li rendevano anche economici.
al prossimo post!
le foto sono di mia proprietà e contrassegnate per riutilizzo
Fighi i makibishi! si possono usare anche
durante gli inseguimenti! :D
si anche dall'auto se voui :) hahaha
I makibishi mi sembrano ottimi anche al giorno d'oggi 🤭
Gli strumenti del Ninja sono senza tempo, i loro molteplici usi si basano su strategie elementari e quindi sempre efficaci.