STRANGER THINGS//Una cravatta per il Vesuvio

in #ita7 years ago (edited)

Qualche mese fa ho accompagnato un’amica al Museo di Arte Contemporanea Madre di Napoli. Qui ho scoperto la più bizzarra iniziativa intellettuale di Land Art mai promossa: l’Operazione Vesuvio.

Some months ago I’ve been with a friend at the *Madre Museum of Contemporary Art in Naples. Here I discovered the most bizarre intellectual initiative of Land Art ever promoted: Operation Vesuvius.

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Una vista dalla terrazza del Museo Madre [Foto di proprietà dell'autrice]

Un certo folle di nome Pierre Restany nel 1972 richiama gli artisti da ogni angolo del mondo per salvare il Vesuvio dall’edificazione selvaggia. Per affermare la consapevolezza di tale patrimonio paesaggistico, gli artisti europei, americani e giapponesi (in tre mostre diverse) sono invitati ad avanzare proposte di qualsiasi tipo per il cratere e per il territorio del vulcano. Contrariamente a quanto ci si aspettava, forse per il carattere di manifesto concettuale della proposta, gli intellettuali (firmati o anonimi) rispondono alla sollecitazione con proposte dal carattere ironico, surrealistico, anziché pensare soluzioni ecologiche. Basti pensare che in occasione della conferenza stampa per l’evento, il gruppo di avanguardia Continuum riempiono la sala di pietre laviche trasportate direttamente dal Vesuvio!

A crazy man named Pierre Restany in 1972 called artists from every corner of the world to save the Vesuvius from intensive construction. To affirm the awareness of this landscape heritage, artists from Europe, American and Japan (in three different expositions) are invited to propose any kind of intervention for the crater of the volcano and its land. Despite what imagined, maybe because of the nature of a conceptual manifesto of this suggestion, intellectuals (signed or anonymous) answer to the solicitation with ironic, surrealistic proposals, rather than thinking ecological ideas. Just think about the fact that in the occasion of the press conference for the event, Continuum vanguard group filled the room with molten rocks taken directly from the Vesuvius!

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Vesuvius, Andy Warhol - 1985. Immagine CC00 Creative Commons

Ci troviamo in un’epoca in cui la Land art predomina nella scena artistica internazionale, insieme ad altre nuove forme di espressione come la Body art: lo stesso Restany cita nei manifesti sparsi a Napoli i buchi di Michael Heizer in Nevada - dei tagli netti nel terreno desertico. Un’epoca in cui viene eseguito “un transfert generalizzato dell’oggetto all’idea, della forma all’ambiente, dell’opera al gesto”. Inoltre sappiamo come il Vesuvio stesso sarà fonte di ispirazione anche per artisti del calibro di Andy Warhol.

In these times Land Art prevails in the international artistic scene, with other new forms of expression like Body art: Restany himself in the manifests spread in Naples mentions Michae Heizer’s holes - some net cuts in the ground of the desert. A time when “a generalized transfert of the object to the idea, from the form to the environment, from the work to the gesture” is made. Furthermore, we know how the Vesuvius itself will be inspiration for artists of the stature of Andy Warhol.

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Floating Piers, Christo - 2016: il più recente esempio di Land Art, realizzato sul lago di Iseo. Immagine CC00 Creative Commons

In questo contesto la cima del Vesuvio, “terra di tutti e di nessuno”, è lo spazio ideale di una ricerca libera nei diversi settori del linguaggio: Restany ha intenzione di progettare un Parco Culturale internazionale, aperto ad ogni intervento artistico sulla natura, per dare alla zona la più sterile e selvaggia del vulcano (il cratere con le pendici) la vera dimensione umana, creando “Un nuovo accordo fra l’uomo e la natura del suo tempo”.

In this context the top of Vesuvius, “everyone and nobody’s land”, is the ideal space for a free research in the different fields of expression: Restany wants to design a Cultural International Park, open to any intervention on nature, to give to the most sterile and wild zone of the volcano (the crater with its slopes) the real human dimension, creating “a new deal between man and his time’s nature”.

Ecco le stravaganti proposte per il vulcano, pervenute agli organizzatori sotto forma di telegrammi:

“Invaligiamento del vesuvio come rimando di fossile materico”, dei campioni raccolti e disposti in una valigetta.

Il concetto di Vesuvio come una caffettiera.

Le fumarole del vesuvio passano nelle caldaiette che usano i venditori di lupini e noccioline che, emettendo un fischio, fanno sollevare palloni a mongolfiera.

Vesuvio anno 10.001: Ricostruzione delle ere geologiche del Vesuvio in perspex, “ritenuto essere il materiale che nell’anno 10.001 costituirà la base e le fondamenta delle strutture urbane”.

Alina Szapocznikov: Pista di pattinaggio artificiale nel fondo del cratere, con una musica festosa diffusa tramite altoparlanti e con sparaneve per mantenere la temperatura bassa. Se malauguratamente dovesse eruttare... allora sarà “congelato” il momento festoso come a Pompei fu congelata la vita quotidiana.

Enzo mari: costruire la sede dei responsabili della lottizzazione all’interno del cratere (deve averli amati molto!), ma lasciare intatto il resto del paesaggio.

Doppio colosseo da costruirsi sulla zona vesuviana. Due elementi collegati da un ponte in metallo, le cui strutture sono ricoperte di materiale plastico e illuminate all’interno.

Preparare nei locali della città il “Cocktail Vesuvio” per diffondere la consapevolezza di Napoli.

Rottami di automobili vengono eruttati dal Vesuvio, formando grappoli dal cratere.

Una fumata rossa a forma di stella che si trasforma in un lago sul fondo del cratere (impossibile persino da immaginare).

Colorare zone delle curve di livello come in una mappa, ma con colori fluorescenti.

Uno schermo di 100 m x 600 m su cui proiettare le fasi di una eruzione.

60 proiettori di 60 eserciti di 60 paesi per creare un cono di luce che segnali la presenza del vulcano a lunghissime distanze.

Una grande cravatta a strisce gialle, nere e blu che scende dal colletto del cratere lungo le pendici del vulcano.

Spostamento del villaggio Rotella, esistente in Abruzzo, e sua installazione alle pendici del Vesuvio. (Perché?!)

Il vesuvio come un vaso di fiori, con una rosa gigante al suo interno.

Una grande sigaretta sul cratere del Vesuvio, come un posacenere. All’interno della sigaretta un albergo (!).

E voi? Avete già qualche idea?

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Beh, forse la cravatta ci starebbe bene! [Immagine realizzata dall'autore]

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Ciao @marielladeg, ho trovato molto originale il tuo articolo: complimenti!

Ti segnalo che manca un "fa" nella frase "Qualche mese ho accompagnato".

Un caro abbraccio da @amico!

Grazieee!! Quando leggo e rileggo mi salta qualche parola xD

Eh, succede anche a me.
Per un efficace proofreading, è opportuno venga effettuato da chi non ha mai letto (e tantomeno scritto) il testo.

Ti seguo con gioia... un caro abbraccio da @amico!

Alla fantasia umana non c'è davvero limite xD
Le proposte sono assurde, ma rivelano una creatività al di fuori di ogni regola che mi intriga e le rende surreali ma fantastiche!
Io sono pro cravatta, ma la colorerei di rosso, come una bella lingua di lava !

Ottima idea... magari un mega scivolo per scendere con più facilità xD

Hello @marielladeg, thank you for sharing this creative work! We just stopped by to say that you've been upvoted by the @creativecrypto magazine. The Creative Crypto is all about art on the blockchain and learning from creatives like you. Looking forward to crossing paths again soon. Steem on!

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