Tinture Naturali
Oggi vorrei parlare di un argomento fonte d’ispirazione per un prossimo laboratorio con i bambini; sto parlando dell’opportunità di dipingere tessuti utilizzando
Le piante tintorie.
L’uso dei coloranti naturali è stato per anni l’unico metodo per tingere e dipingere, esattamente fino a quando nei primi del Novecento sono stati introdotti i colori sintetici di origine chimica che hanno sostituito i loro predecessori per praticità e versatilità nonostante ritenuti tossici.
Solo recentemente, grazie ad un maggiore interesse dei consumatori verso l’ambiente e verso uno stile di vita più salutare, i prodotti di origine naturale stanno nuovamente assumendo importanza nel mercato; la natura d’altronde è piena di colori naturali e già solo le piante riescono a soddisfare una gamma di tinte primarie.
Sono incerte le origini della tintura naturale, già nella preistoria abbiamo tracce di filatura, tessitura e tintura; sappiamo però per certo che gli Egizi tingevano il lino, Cinesi e Giapponesi la seta, gli Indiani il cotone, i Babilonesi la lana e i Paesi del Nord coloravano la iuta, il pelo e le pelli degli animali.
Chiaramente tutti utilizzavano un metodo proprio, tipico della loro tradizione e, a seconda delle materie prime disponibili, sono stati utilizzati pigmenti vegetali, animali o minerali.
Un’altra certezza è che le tecniche tintorie più raffinate e avanzate provengono dall’oriente che è ancora il maggior produttore di piante tintorie da cui estrarre i colori naturali – es. l’indingo.
Un’altra curiosità che voglio condividere è che quasi tutte le civiltà citate, usavano colorare i tessuti delle loro vesti per evidenziare il loro ceto sociale d’appartenenza: il blu ad esempio che era il pigmento più raro e costoso è spesso presente negli abiti della nobiltà e, i quadri di pittori famosi ne sono testimonianza.
Soffermiamoci comunque sulla
TINTURA DI ORIGINE VEGETALE.
Indubbiamente è la più bella e variegata, anche se l’estrazione dei colori dalle piante non è un procedimento veloce e facile. Esso richiede il tempo necessario per il ciclo biologico della pianta, la sua successiva raccolta, la lavorazione e soprattutto il tempo di sperimentare l’alchimia dei colori – a mio parere la parte più divertente.
A seconda della zona in cui vi trovate ci sono diverse piante che potete utilizzare sia spontanee che coltivabili. Analizziamo adesso velocemente quali sono e quali colori possiamo ricavare.
ROSSI
Radice di Rubia Tinctorum (Robbia domestica o Garanza) – Radici di Rumex Acetosa (Acetosa) - Arbusti e radici di Amaranthus (Amaranto).
GIALLI
Radici/rami/foglie e semi di Reseda Luteola (Reseda dei tintori) – Rami di Genista Tinctoria (Ginestra minore) – Fiori di Camomilla – Fiori di Zafferano.
BLU
Foglie e rami di Indaco – Foglie di Guado – Fiori di Sambuco
VERDE
Tutta la pianta di Erica multiflora (Erica) – Foglie di Ortica – Foglie di Aquilinum (Felce acquilina).
Queste sono le piante maggiormente reperibili in Italia!
Sperimentate come me e poi confrontiamoci!!
Abbracci contagiosi e naturali a tutti
Bello, mi piacerebbe provare a fare dei colori. Poi ci spieghi il processo per ricavare i pigmenti?
Certo! :)
del colore mi affascina il fatto di sapere che in realtà non esiste ma è solo una visione della nostra mente congiunta con la rifrazione della luce... CHE BELLO
Eh sì...il corpo umano è una macchina favolosa! La possibilità di una visione a colori è già da sola una capacità straordinaria... :)
credo che il blu fosse anche un colore difficile da trovare per la pittura...o no? quante informazioni, e meno male che si torna anche un pò a ridurre le sostanze tossiche all'interno dei nostri vestiti! :)
Si, bravissimo! Il lapislazzulo era anch'esso un minerale raro e molto ambito dai pittori!! :)
Molto interessante , i miei preferiti sono i rossi , hanno svariate tonalità e nella pittura derivavano maggiormente dalla natura.
Di rossi ne conosciamo tanti perché hanno tutti un nome specifico ma in realtà anche il verde il blu hanno infinite sfumature bellissime.... basta guardare il cielo e il mare e ti perdi a contare le varie tonalità e fusioni! Io li adoro :)
Condivido il tuo adorare queste fusioni , ci sono tonalità che davvero colpiscono alla prima visione , la natura ci insegna , a volte siamo noi ad avere gli occhi distratti e non sappiamo apprezzare ciò che la natura ci regala quotidianamente.
Non sicuro che tutti i coloranti chimici siano tossici. Allo stesso modo vedo con un pò di incertezza un ritorno ad un uso massiccio di coloranti naturali. Se il fenomeno esplodesse vedo già colture di sambuco, con deforestazioni e via discorrendo. Che ne pensi?
Il problema è che non si dovrebbe fare l'uso massiccio di molte cose! L'avidità dell'uomo distrugge la possibilità di un ritorno alla naturalità delle cose. Molte piante tintorie, come quelle commestibili, crescono spontanee e basterebbe solo cercarle e raccoglierle senza deforestare e fare più danni che bene! Ma lui ne vuole tante...anche a costo di buttarle! questo è il problema e purtroppo hai ragione!