Privacy o no?
Qualche giorno fa, per il mio compleanno, ho ricevuto il “regalo” di ricevere gli auguri accompagnati da diverse agevolazioni, servizi “gratuiti” e/o sconti da alcune attività evidentemente in possesso dei miei dati. Ho persino ricevuto una telefonata e, se normalmente la telefonata mi avrebbe infastidito, in quel caso ho sorriso e pensato all’efficienza della gestione dei dati da parte dell’azienda che mi aveva contattata.
In quella giornata mi sono sentita al centro dell’attenzione, coccolata e “importante”. Quei “segnali” di marketing che normalmente mi avrebbero lasciata indifferente o addirittura infastidita mi hanno lusingata e poco mi è importato che gli auguri fossero stati inviati grazie ad un efficiente customer service.
Mi sono resa conto di come una buona gestione dei flussi di dati clienti conduca ad un’efficiente “customization of services” ma soprattutto fa sentire gli utenti al centro in nome di una individualità, in realtà inesorabilmente persa. Come azienda ne terrei inevitabilmente conto, come cliente mi sento meno schiacciata dal peso di violare la mia privacy per fornire i miei dati in cambio di un “pensiero” personalizzato.
Cosa ne pensate?