Classe politica incompetente: specchio di un’Italia che ha perso fiducia nell’istruzione?

in #ita7 years ago

IMG_6196.JPGProbabilmente non è un problema che l’attuale governo Gentiloni sfoggi una percentuale di laureati tra le più basse della storia. Chiudiamo un occhio anche sul fatto che diversi Ministeri siano presidiati da non laureati/e. La cosa che mi spaventa è che Ministeri come quello dell’istruzione, della salute, del lavoro e della giustizia abbiano a capo non laureati.
Beninteso non discuto sul potenziale di esperienza e di cultura (fai da te) dei suddetti. Ritengo però che la competenza, soprattutto in settori così specifici e importanti, si acquisisca con lo studio e, nella maggior parte dei casi, si certifichi con la Laurea.
Chi dice che questo boom di non laureati al Governo fondi le sue radici in una sfiducia nell’Università forse è in cerca di una giustificazione. Il problema è che se gli studenti impiegano 4,9 anni per ottenere la Laurea triennale e 7,4 per completare quella quinquennale forse qualche domanda su questa generazione di studenti (e insegnanti) dovremmo porcela.
Probabilmente dovremmo anche porci qualche domanda sul perché i nostri migliori laureati, in termini di voto ma anche di durata degli studi, guardino al di là dei nostri confini alla ricerca di un confronto meritocratico.
Il nostro attuale Governo suggerisce la risposta e non solo in termini di titoli ma anche di scelte: basti pensare alla nostra ministra dell’istruzione ed ai suoi discorsi sugli “smartphone” in classe.
Sicuramente la Laurea non offre delle garanzie culturali ma fornisce delle competenze che non si possono sottovalutare quando si guida un Paese.

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Sul discorso competenze-laurea mi trovo in leggero disaccordo. Detto ciò ricordo che il governo ha dei vincoli di spesa che provengono da patti europei. Anche se personalmente preferivo il bonus di 500€ per quelli nati nel 1999 spesi diversamente. Evito di citare altro che non mi piace dell'ultimo governo.

In linea generale hai ragione a dissentire: la laurea non garantisce la competenza ma sicuramente contribuisce a fornire conoscenze in campi specifici. Mi spiego: un ministro dell'istruzione sarebbe bene che percorresse tutti i gradi di istruzione prima di valutare e decidere cosa cambiare. Così come, ad esempio, un ministro della giustizia sarebbe bene avesse nozioni di diritto e non solo pubblico ma anche privato, amministrativo, procedure e codici. Temo che solo una laurea specifica possa offrire queste conoscenze
Detto questo non mi permetto di affermare che chi è laureato sia più o meno intelligente o capace, beninteso.

I ministri non decidono da soli, per questo dico che la laurea non serve.

A mio avviso in Italia manca una educazione sul funzionamento del governo, cosa che comunque non renderei obbligatoria.

É imbarazzante! Italia settima potenza mondiale per PIL. Da retrocessione per meritocrazia

E' ovvio che un titolo di studio non dà garanzie assolute sull'intelligenza di nessuno, ma dovrebbe darne su certe competenze. E', credo, altrettanto ovvio che la mancanza di un titolo e di una certificazione dice che non si è fatto alcun percorso di preparazione specifica. Non tutto s'impara "sul campo": andreste da un medico che non si sia fatto ALMENO i suoi dieci anni di università e, auspicabilmente, anche del tirocinio e dell'esperienza concreta? Mandereste i vostri figli in una scuola dove insegnassero docenti senza laurea? I ponti sui fiumi li facciamo costruire ai capomastri o agli ingegneri? Quanto alla politica, in Francia esiste una scuola di preparazione specifica per il mestiere del governante e forse, senza arrivare a certi eccessi, si dovrebbe pensare a qualcosa di analogo anche da noi.

Grazie per il contributo @pataxis. L'ENA (École nationale d'administration) è forse un eccesso come dici tu ma sicuramente è più auspicabile che il vuoto nella preparazione.

Concordo, anche perchè se hai delle competenze non vedo la fatica di laurearti e certificarle, penso comunque che per quanto uno possegga delle competenze lo studio le aumenti e le arricchisca. Il non voler aumentare la proprio istruzione se si ha i mezzi è pura pigrizia, ricoprendo una carica si DEVE essere istruiti in maniera eccellente. Sui ritardi di noi studenti, bah, io parlo da studente lavoratore, l' università non ti viene affatto incontro, purtroppo.

Mi fa piacere concordi con me la necessità di un'istruzione consona alle mansioni svolte. E, beninteso, non mi permetterei mai di affermare che un non laureato sia meno intelligente di un laureato. Ci sono cariche ricoperte in maniera eccellente da non laureati. E sono tutt'altro che un eccezione. In una società meritocratica non sarebbe necessario distinguere tra laureati e non laureati ma tra capaci e competenti e non.

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