La rana e lo scorpione

in #ita6 years ago (edited)

La rana e lo scorpione

Prendo spunto dal post Una Storia come tante

Questo post di @g-e-m-i-n-i racconta una storia come tante dando un giudizio sul comportamento di una persona, giudizio che ho definito inappropriato.

Per spiegare cosa intendevo faccio un discorso generico, che si applica a questa storia come a mille altre, non necessariamente simili.

Noi, tutti, tendiamo a dare giudizi sui comportamenti delle persone basandoci su astrazioni comportamentali, cioè su come, secondo noi, le persone dovrebbero o non dovrebbero comportarsi in determinate situazioni.
Prescindendo dal fatto che è sempre arduo mettersi nei panni degli altri e giudicare serenamente un comportamento che noi non abbiamo vissuto in maniera diretta, resta un dato di fondo, che rende, spesso, i nostri giudizi inappropriati.
Il vizio di fondo è insito nel ritenere, erroneamente, i comportamenti delle persone derivanti da un ragionamento e non dalla natura stessa delle persone, degli esseri umani, che sono semplicemente degli animali, forse più intelligenti, ma pur sempre dominati dagli istinti e non dalla razionalità.
Credo sia importante, per tutti, rendersi pienamente conto che istinti primari come la fame, la sete, la violenza, il desiderio sessuale, etc. sono parte integrante della nostra natura e sono i binari lungo i quali si muovono le nostre azioni e le nostre decisioni.
Certamente esistono: la razionalità, le convenzioni sociali, la cultura, le regole e le leggi, la riprovazione, l'istruzione, etc. etc.
Tutti questi lacci e il contesto in cui ci muoviamo frena e incanala i nostri istinti verso comportamenti innaturali, che ci permettono però di costruire società civili.
Ma sotto, i nostri istinti, restano sostanzialmente immutati.
Tutti siamo perfettamente in grado, checchè ne pensiamo o malgrado crediamo sia impossibile, di uccidere, stuprare, soggiogare, torturare, etc. etc. un altro essere umano.
La società serve ad evitare che i nostri istinti escano allo scoperto.
Come?
Creando situazioni dove non è necessario, è impossibile o comunque molto difficile, ha conseguenze gravissime, un certo comportamento istintivo.
Oltre a non essere perfetto, questo sistema di compressione degli istinti dipende quindi dal contesto, dal grado di razionalità del singolo individuo, dalle conseguenze che possono derivare, e da molti altri fattori contingenti.
Perché è importante rendersi conto di avere dentro di noi l'istinto, ad esempio, di uccidere?
Spesso le persone pensano di non essere capaci di compiere determinate azioni in virtù della propria razionalità, si mettono quindi in situazioni nelle quali qualunque essere umano reagirebbe compiendo quella azione e, immancabilmente, anche loro faranno la stessa identica cosa.
Rendersene conto serve a cercare di evitare di mettersi in certe situazioni quando è possibile evitarle, sempre che si voglia effetivamente evitarle, ovviamente.
Tornando al post di @g-e-m-i-n-i, l'istinto sessuale è uno dei più forti e uno dei meno compressi e meno sanzionati socialmente, il comportamento dell'uomo in questo racconto è assolutamente normale, istintivo, non ha nulla di deviante o di particolare, stupirebbe un comportamento differente.
Giudicarlo negativamente è inappropriato, tanto più che già il titolo stesso del post dovrebbe far scattare almeno un dubbio, se questa è una storia come tante significa che il comportamento quindi è, come minimo, piuttosto diffuso, potrebbe venire il sospetto che si tratti di un comportamento naturale e istintivo, non controllabile con la razionalità.
Amore e razionalità, sesso e ragionamento sono veramente poco imparentati, è forse il campo dove l'istinto trova il suo massimo sfogo, quindi di che ci dovremmo stupire? Cosa dobbiamo biasimare?
Saperlo, rendersene conto, accettarlo, se si tiene veramente tanto ad un rapporto, può essere un buon motivo per evitare situazioni nelle quali l'istinto esce dal suo guscio di convenzioni e comportamenti coatti.
Quando gli si dà una seppur minima possibilità poi non ci si può stupire se porta là dove è naturale che si debba andare.
Può essere che quella persona pensasse, in buona fede, di essere in grado di resistere alla tentazione di una ragazza bella, giovane e disponibile che gli ronzava intorno tutto il giorno.
L'unico errore che possiamo probabilmente imputargli è quindi quello di non rendersi conto che questo non è possibile o comunque è estremamente difficile e l'unica soluzione, se non si vuole cedere all'istinto, è evitare una situazione del genere.


Uno scorpione chiede ad una rana di lasciarlo salire sulla sua schiena e di trasportarlo sull'altra sponda di un fiume.
In un primo momento la rana rifiuta, temendo di essere punta durante il tragitto.
L'aracnide argomenta però in modo convincente sull'infondatezza di tale timore: se la pungesse, infatti, anche lui cadrebbe nel fiume e, non sapendo nuotare, morirebbe insieme a lei.
La rana, allora, accetta e permette allo scorpione di salirle sulla schiena, ma, a metà strada, la punge condannando entrambi alla morte.
Quando la rana chiede allo scorpione il perché del suo gesto folle, questi risponde: "È la mia natura!".1

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1Favola della rana e dello scorpione

Tutte le immagini sono di mia proprietà.

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Interessante disamina: ma sai cosa ci distingue veramente dagli animali? Proprio il fatto di non cedere automaticamente ai nostri istinti.

Se diamo per scontato che l'uomo sia allo stesso livello di un animale non esisterebbe neanche una società così come la conosciamo. Quindi sì, può succedere di cedere ai propri istinti in maniera più o meno bestiale, ma no, non si è mai giustificati ne si deve accettare la cosa come se fosse normale.

Altrimenti sarebbe il caos..!
Ciao :)

Mi hai tolto le parole di bocca @gianluccio!!!

Non amo i botta e risposta per tutto quello che ne consegue (infiniti commenti e/o post) ma amo le divergenze di opinioni. Visto che hai addirittura fatto un post credo sia quantomeno educato risponderti. Tra l’altro un ottimo post, come sempre ci hai abituati. Eccellente come spieghi la differenza tra istinto e amore. Ma credo tu abbia frainteso (o letto sommariamente il mio post). Nessuno mette in dubbio quello che dici, sarebbe sciocco il contrario, ma il nocciolo del mio post si incentrava su altro, in questo caso sul rispetto. Rispetto che è venuto a mancare. Che poi il 99% dei 60enni vogliano andare a “coricarsi” con le 28enni affascinanti (e non lo fanno solo per i n. mila motivi che hai elencato tu è ovvio) ma col mio discorso c’entra poco o niente. Poi io ho raccontato UNA storia (come ce ne sono tante altre), tu hai un po’ generalizzato e secondo me è sempre sbagliato generalizzare (i proverbi e le filastrocche lasciamole agli anziani che spiegano le cose ai bimbi....o lasciamole a facebook). Ogni storia è a se e va conosciuta per poterla raccontare. Io questa la conosco e torno a ripetere che è il rispetto (verso la compagna di una vita, verso la famiglia e verso la figlia) che è venuto a mancare. C’è modo e modo di chiudere una storia e ricominciarne un’altra e lui ha optato per quello più sbagliato. Poi il mio voleva essere il semplice racconto di una storia dal mio punto di vista, non era mia intenzione farci uno studio socio-antropologico. C'è poco di inappropriato.

Il mio intento era, appunto, generalizzare e non tanto entrare nel merito della storia che hai raccontato, ma usarla in quanto emblematica degli errori che si compiono pensando di essere immuni dai propri istinti naturali, per questo ho scritto un post invece che fare un semplice commento al tuo post.
Quello che trovo inappropriato è il giudizio che ti senti di esprimere sul comportamento di una persona, secondo me in base a parametri comportamentali buoni solo per le teorie e non per la pratica. Ognuno di noi deve, prima di tutto, rispetto per sè stesso e per i propri sentimenti e questo il tuo "personaggio" lo fa, di più non puoi chiedergli e tu molto probabilmente, al suo posto, non sapresti fare di più e di meglio, come chiunque altro.
Sicuramente a lui dispiace moltissimo per come la moglie vive la situazione, ma questo non cambia di una virgola il fatto che non poteva che fare quello che ha fatto.
Avrebbe potuto evitarlo prima, ma dalla frittata è impossibile tornare all'uovo.
Ovviamente posso avere torto, ma questo è quello che penso.

Non concordo affatto!

Ognuno di noi deve, prima di tutto, rispetto per sè stesso e per i propri sentimenti e questo il tuo "personaggio" lo fa, di più non puoi chiedergli

Va bene il rispetto per se stessi. Viene prima di tutto. Ma quando si è una coppia (sposati, conviventi, fidanzati...persino amici!) il rispetto per l'altra metà è di pari livello!!! E quando si agisce, il rispetto va ponderato in egual modo. Quindi il chiedergli di più vi stava eccome!

tu molto probabilmente, al suo posto, non sapresti fare di più e di meglio, come chiunque altro.

Credo invece dire il contrario. Una persona rispettosa avrebbe fatto diversamente, di più e meglio!

Sicuramente a lui dispiace moltissimo per come la moglie vive la situazione

Dal post di @g-e-m-i-n-i si evince che non è così!

ma questo non cambia di una virgola il fatto che non poteva che fare quello che ha fatto.

Invece il punto sta qui. NON POTEVA CHE FARE QUELLO CHE HA FATTO. Ma sul serio? Era un'azione programmata dove lui NON POTEVA SCEGLIERE ALTRO COMPORTAMENTO?
Io non credo proprio..

Ovviamente posso avere torto, ma è quello che penso io..

Concordo con il commento di @g-e-m-i-n-i, il rispetto viene prima di tutto. Inoltre secondo me se credi nel matrimonio e nel valore che ha, un comportamento del genere lo eviti a prescindere, l'istinto animale, proprio perche' non siamo animali ed abbiamo un cervello, si puo' reprimere.

Io sono d'accordo al 50% con @ilnegro e al 50% con @g-e-m-i-n-i, ma solo per l'ordine cronologico del post, ha ragione ilnegro quando parla di istinto e razionalità... Però nel caso specifico... D'istinto ci fai una scopata la sera dopo che magari hai litigato con la moglie... Ma dalla volta 2 non é più istinto é una scelta razionale compiuta consapevolmente e volontariamente, altrimenti saremo dei simpatici Bonobo

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