"La stampante", ventesima puntata

CCO Creative Commons

Pochi giorni dopo la partenza di Linda (da tutti salutata con soddisfazione), accadde un evento davvero impensabile, data l’energia del Nasi senior : durante un’udienza in tribunale, portò le mani al petto e si accasciò. Clarissa era vicina a lui e cercò di soccorrerlo. In realtà non aveva perso conoscenza, ma era pallido e sudato.
Fu chiamato immediatamente il 118 che lo portò in ospedale.
Si trattava di un grosso infarto del miocardio. Non sarebbe bastata l’angioplastica, ma erano necessari degli stent, oltre a un lungo periodo di riposo, praticamente il primo nella vita dell’avvocato.
Nei giorni successivi, in studio si avvertì pesantemente la sua mancanza. Seppure burbero e spesso graffiante, Giulio Nasi era efficiente e decisionista, oltre che decisamente autorevole. La sua assenza era palpabile.
Clarissa prese ad andare in studio ancora prima del solito, per sistemare le pratiche, anche quelle di cui si occupava normalmente l’avvocato. Lui stesso, quando era andata a trovarlo in ospedale, si era raccomandato.
“Clarissa, occupati di tutto, controlla che quell’idiota di mio figlio e quello svalvolato di Bruno non dimentichino qualcosa di fondamentale. Sei l’unica di cui mi fido. Marco è sempre distratto, anzi, secondo me, proprio non ci arriva e Piera, per carità, una donna inutile. Attenta anche a quelle oche delle segretarie. Mettile a posto, se necessario”
Così, la giovane praticante, sempre di più si trovava a parlare già alle sette del mattino con Ludmilla, la sua fida stampante.
“Cara Lud -diceva – qui non si fa pari. Ognuno si interessa agli affari suoi e a lavorare pensiamo solo noi due”.
Nasi jr, inizialmente ringalluzzito per l’assenza del padre, nel giro di pochi giorni era perso e depresso. Certo, Nasi senior lo prevaricava, ma lui si era adagiato in quella situazione e non era in grado di gestire l’improvvisa autonomia.
Bruno Dondi era nervoso.
Spesso Clarissa intercettava non volendo conversazioni telefoniche con la moglie e, dalle risposte di lui, capiva che i loro rapporti stavano diventando molto tesi.
Le segretarie avevano cercato diverse volte di parlare della presunta e misteriosa amante, ma Clarissa si era ben guardata dal dare loro ascolto.

(continua)