Un pomeriggio alla Holly e Benji, con un Italia che diventa (quasi) campione d'Europa
Allora, vediamo... Qui no, qui neppure.. Ma si, come ho fatto a non pensarci, Eurosport! Di sicuro sarà Eurosport a trasmettere la finale degli europei under 19 tra Italia e Portogallo; loro sono sempre attenti a queste competizioni e di certo non si lasceranno sfuggire la finale...
Scorro la lista dei canali, ma nulla, nemmeno qui.
Non mi rimane che lo streaming...
Spiacente, ma il proprietario dei contenuti (l'Uefa) ha bloccato l'accesso dal tuo Paese.
Pazzesco, pago un abbonamento alla pay tv per vedere tutto lo sport del mondo e poi nessun canale trasm... Cosa? Rai 2?
La partita va in diretta su raidue. Un evento che vent'anni fa sarebbe finito in replica a mezzanotte e mezza su Telemontecarlo e avrebbe occupato nei giornali sportivi un trafiletto in pagina 28, oggi va in diretta sulla TV di Stato. Evidentemente in tempo di guerra... Il resto lo sapete già.
I ragazzi hanno la faccia pulita dell'adolescenza, la moda dei tatuaggi, che come i telefonini una volta erano microscopici e ora sono enormi, non si è ancora diffusa a mo' di tassa da pagare come nei campionati maggiori, e l'inno viene cantato a squarciagola da tutti.
C'è persino un discreto pubblico, come in Holly e Benji, per vedere dei ragazzi giocarsi una finale; salta subito all'occhio una macchia rossa di chiassosissimi tifosi portoghesi, e mi chiedo perché in qualsiasi partita della Nazionale, contro qualsiasi avversario (fosse anche la Micronesia) e a qualunque livello, i tifosi avversari siano sempre in maggioranza e con la maglia della loro squadra.
La partita inizia, l'Italia rischia di prendere gol due volte nei primi tre minuti, ma poi si assesta e per un po' non succede nulla di rilevante.
Qua ci vorrebbe Mark Lenders
dico a mio figlio che non capisce la battuta; lui, appassionato del fumetto Capitan Tsubasa lo conosce solo con il suo nome originale di Kojiro Hyuga.
Il campo, di un verde perfetto, lascia delle strane strisce nere ogni volta che la palla rimbalza in maniera più decisa o tutte le volte che i calciatori si buttano a terra; l'effetto è quello della sabbia, ma è semplicemente erba sintetica.
E' tempo di cooling break, che in una partita giocata in Finlandia suona come un ossimoro.
Pensa te che danni sta facendo il cambiamento climatico
ridico a mio figlio, che di nuovo mi guarda come fossi un alieno... A 8 anni ha giustamente altro a cui pensare.
La cifra tecnica dell'incontro è tutto sommato abbastanza modesta, gli errori sono frequenti e le poche giocate di valore che si vedono in campo sono tutte appannaggio dei portoghesi, che a questo livello sono in cima al ranking mondiale.
Il telecronista pare avere una molletta sopra il naso, ma è semplicemente l'effetto che ne scaturisce dal suo faticoso tentativo di contenere un simpatico accento romanesco; a dire il vero un po' mi ricorda Eddie Murphy ne Il professore matto, quando nell'atto di ritrasformarsi in ciccione, fa saltare i bottoni della giacca uno a uno:
grande intervento dei _shhhentrali della difesaaaa....
Ecco, gli è saltato il primo bottone. Ma mentre i ragazzi sembrano voler andare al riposo senza farsi troppo male, arriva il gol del Portogallo, grazie ad un errore del portiere italiano.
Vorrei dire che non sembrava proprio del livello di Benjamin Price, ma lascio perdere... Genzo Wakabayashi proprio non me lo ricordavo.
Nel secondo tempo la prima grande sorpresa: la macchia rossa di chiassosissimi tifosi è diventata azzurra, e ora sembra parteggiare per l'Italia. Tifosi mercenari? Grande esempio di fair play dei portoghesi? Figuranti pagati dall'Uefa per colorare lo stadio? Non lo sapremo mai, dato che per il telecronista quelli sono semplicemente tifosi azzurri.
Magari hanno deciso alla fine del primo tempo, come in Rocky IV, che stavano supportando gli atleti sbagliati: del resto
se io posso cambiare e voi potete cambiare, tutto il mondo può cambiare!
Il Portogallo segna un altro gol e il secondo cooling break sembra più cool che mai per i nostri.
Vabbè, un'altra finale persa, che vuoi che sia... Noi juventini, per dirla alla Insigne, ci siamo maledettamente abituati.
Si, però prima di perdere, si lotta. E proprio uno juventino, Moise Kean, si inventa due gol inaspettati quanto la grandine nel deserto, e porta la partita ai supplementari.
Ora si fa interessante. Il tifo che prima era blando e distaccato diventa un po' più partecipato:
Dai... Tira... nooooo!
I portoghesi segnano di nuovo appena iniziano i supplementari, ma i nostri non si arrendono e pareggiano di nuovo...
3-3. Viene rimandato addirittura il TG2, segno che forse un po' a questa vittoria ci teniamo.
Sembra un segno del destino: il Portogallo ce l'ha in mano ogni volta (la coppa) e ogni volta gliela sfiliamo (sempre la coppa). Ma il lieto fine c'è solo nei film (o in questo caso nei cinema lusitani), e i nostri avversari segnano di nuovo.
Finisce 4-3 per loro, e anche se non sarebbe stata l'emozione di Cannavaro che conquista il cielo di Berlino o di Pablito Rossi al Santiago Bernabeu, l'Italia del pallone avrebbe avuto bisogno di questa coppa per rialzare la testa.
Sarà per la prossima volta, torniamo ad Holly e Benji, lì i buoni vincono sempre...
P.S. I chiassosissimi tifosi, che nei due tempi supplementari hanno nuovamente cambiato due volte la maglia, avranno gioito o pianto? Mistero...
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