Ridateci i giudici comunisti.

Quello dei giudici comunisti, di sinistra, non eletti dal popolo ma che vogliono interferire con la volontà popolare, è stato da sempre il cavallo di battaglia di Silvio Berlusconi.
Lo indagavano per corruzione, concussione, falso in bilancio, evasione fiscale e tante altre belle cose fino all’accusa di aver avuto rapporti con minorenni? E lui giù a bastonare i giudici! Da tutte le sue televisioni private, dalla Rai che aveva monopolizzato, dai suoi servili giornali accuse su accuse contro i giudici di sinistra, rei di voler sovvertire il risultato elettorale attraverso sentenze politicizzate.
Celebre fu il caso di quel PM che venne “ridicolizzato” dai suoi giornali e le sue TV, con tanto di servizi su pomeriggio 5, o su qualche altra trasmissione, per aver trascorso una giornata in un parco con dei calzini blu che non si abbinavano al vestito!
Il fatto di essere stato effettivamente corrotto e corruttore, evasore, con un conflitto d’interessi grande come il suo conto in banca non faceva demordere né Berlusconi, né i giornalisti a suo servizio e né il suo popolo innamorato, dal prendersela con chi faceva semplicemente il proprio lavoro e, a norma di legge, non poteva esimersi dal fare indagini nonostante queste riguardassero il Presidente del Consiglio, o chi per esso.

Quella di prendersela con i giudici che emettono sentenze contro i politici, peraltro, non era cosa nuova. Tanti prima di Mr B. ci avevano provato ma con scarso successo. Persino il suo sodale Bettino Craxi, fonte eterna di ispirazione berlusconiana. Ma né il povero Bettino né i predecessori di Berlusconi possedevano tutte le maggiori televisioni private e avevano lottizzato il servizio pubblico. Essi inoltre non possedevano schiere di giornali che ripetevano ogni giorno la stessa cosa – Toghe rosse! Giudici comunisti! Golpe della magistratura! – in modo da pervadere, letteralmente, il cervello di chi era o distratto o dotato di scarso spirito critico.
Inoltre all’epoca di Bettino, soprattutto, non c’era Facebook o Twitter e non esistevano agenzie specializzate nella propaganda social, con lo scopo di creare, modificare e diffondere ad arte notizie false – fake news! – o comunque ritoccate o fuori contesto, con il solo scopo non di diffondere la verità, non di creare il dibattito, ma solo di manipolare la realtà per ottenere facili consensi. Quello che è rimasto ugluale ora come allora, ahimè, è il cervello di chi è o distratto o dotato di scarso spirito critico…

Si parla ovviamente di Matteo Salvini, si, e del suo team propagandistico, quello del Condividi se sei indignato! e Ma allora il PD! (a scanso di equivoci, anche il PD ha spesso cercato di attaccare i giudici, anche se in maniera più velata, ed è stato spesso attratto anche dalle fake news, ma o per mancanza di capacità o per mancanza di voglia, ad onor di cronaca queste non sono mai state le armi preferite di questo partito, colpevole forse, anzi sicuramente, di non aver saputo arginare questi fenomeni quando ne ha avuto la possibilità).
Salvini, da buon allievo di Berlusconi, ha capito che quello che conta è la propaganda. Come succedeva con Mr B., più una cosa, un concetto, una frase, fosse essa assurda o comunque fuori luogo, è ripetuta e straripetuta, più ci si abitua ad essa ed acquista veridicità, indipendentemente dalla sua reale consistenza.

Berlusconi è arrivato addirittura a far votare il Parlamento a favore del fatto che Ruby fosse la nipote di Mubarak.

Salvini ha fatto credere a milioni di Italiani che loro sono poveri e non arrivano a fine mese per colpa degli immigrati, non delle mafie, della corruzione, della manipolazione dei mercati da parte degli speculatori, di un sistema capitalistico che ha un intrinseco bisogno di poveri per permettere ai ricchi di essere sempre più ricchi, ma proprio degli immigrati.

E sempre da buon allievo di Berlusconi, Salvini ha iniziato a sparare a zero contro i giudici che lo avevano indagato per sequestro di persona nel caso della nave Diciotti. Fatto gravissimo, visto che il sedicente ministro ha bloccato più di un centinaio di poveracci su una nave italiana, per giorni, con il solo scopo di farsi pubblicità. Infatti dopo un po’ sono scesi, come era ovvio e come era ovvio non si è ottenuto nulla, se non far patire qualche sofferenza in più a delle persone che sicuramente, in quanto a sofferenza, non stavano certo messi male.
Ritornando al Nostro, egli ha ovviamente cercato di superare il maestro ed infatti se ne è uscito con “i giudici si facciano eleggere e poi potranno parlare”. Ora questa frase, in uno Stato di diritto, dove fortunatamente la Costituzione garantisce che nessuno è al di sopra della legge, avrebbe fatto scandalo. I giudici non vengono eletti ma studiano e devono passare concorsi su concorsi per essere tali e poter esercitare il proprio mestiere. Come succede con gli avvocati, gli ingegneri, gli architetti e a tanti lavori. La maggior parte dei lavori infatti non sono elettivi e non devono ovviamente rispondere a nessun elettorato ma, eventualmente in caso di errore, agli organi preposti. Chi è stato eletto, come invece il buon Matteo, risponde a chi lo ha votato. Si è mai sentito qualcuno dire ad un medico “fatti eleggere e poi mi potrai curare”? Tra l’altro, Salvini è ora Ministro (sic!) e quindi deve dar conto a tutti gli italiani non solo a chi lo ha eletto (sic2!).

Comunque quello di prendersela con i giudici ad ogni occasione è da tempo diventato uno degli sport preferiti delle destre e solitamente uno non ci fa neanche più caso. Come con il Papa che ogni domenica auspica la pace nel Mondo.

Però ad un certo punto, miracolo dei miracoli, i giudici smettono di essere di sinistra! Si svestono delle toghe rosse, mettono da parte i loro sentimenti golpisti e finalmente, dopo anni e anni di attacchi ingiustificati, ricominciano a fare li lavoro per cui sono stati votati, ehm… pagati ed emettono una sentenza storica:

La Lega Nord dovrà risarcire i 49 milioni di euro di debito che ha con lo Stato in comode rate spalmabili su 80 anni.

80 anni (dai 76 agli 81, non si è capito bene, ndr).
960 mesi.
Salvini sarà morto e il debito della Lega non sarà ancora estinto.

Pensate un po’ voi se i vostri debiti potessero essere spalmati in 80 anni, 960 rate mensili. Senza interessi. Non dormireste sonni più tranquilli?

E che fine hanno fatto i giudici di sinistra, non eletti da nessuno ma che vogliono interferire con il risultato del voto? Quindi quando i giudici sono contro la Lega Nord sono politicizzati, quando emettono sentenze chiaramente favorevoli diventano per magia buoni? Quanti pesi e quante misure che ha questa Lega. E i suoi elettori? E soprattutto, il Movimento 5 Stelle dove sta e che ne pensa? O anche quello dell'onestà è un discorso che si fa a rate?

Come diceva il grandissimo, mai dimenticato e in questo caso preveggente Pino Daniele: questa Lega è una vergogna, noi crediamo alla cicogna...

Ritornando a Matteo Salvini, questa sentenza è un obbrobrio, non si è mai sentita una cosa simile, a nessuno sono stati mai concessi 80 anni per saldare un debito. Perché ora il nostro prode non se la prende con questi giudici? Perché, invece di dire che gli altri partiti non hanno mai pagato niente (ovviamente notizia falsa), non fa un bel post su Facebook dicendo “prima gli italiani”? Prima prendiamo per il culo gli italiani, poi pensiamo agli altri… Questa è la verità!

Quindi un grosso applauso ai giudici, anche se non pubblico, sarà sicuramente stato fatto da Matteo Salvini.
Perché alla faccia della propaganda, di tutti i proclami, le accuse, le prese di posizione e le minacce più o meno velate. Se uno ti un favore così, altro che giudice di sinistra, quello diventa il tuo migliore amico.