Misteri e Leggende: Coral Castle
Salve a tutti,
come raccontato ultimamente, la mia passione per misteri e leggende porta spesso ad interessarmi a storie uniche e singolari. Spesso tali storie, benchè avvolte da profondo mistero, si rivelano montature e giochi di prestigio di baldi e scaltri personaggi in cerca di facile fama.
Nel caso della storia di Coral Castle invece la motrice di tutto lo sforzo mentale e fisico generatore e progenitore dell'opera è l'amore.
Secondo le fonti ufficiali Edward Leedskalnin, un giovane Lettone, fu lasciato dalla fidanzata sedicenne Agnes Scuff il giorno prima delle nozze. Al fine di riconquistare il suo amore, decise di costruirle un castello, invano in quanto l'amata non fu minimamente interessata alla questione.
Nonostante il rifiuto, il giovane continuò nella sua opera per 28 anni, interrompendone la costruzione a pochi giorni dalla sua morte, avvenuta nel 1951 all'età di 64 anni. Tale realizzazione fu effettuata in maniera piuttosto segreta, al punto tale da far montare una vera e propria discussione al riguardo.
Leedskalnin a sua volta sosteneva di aver compreso le tecniche costruttive delle piramidi e di essere un profondo conoscitore dell'elettromagnetismo terrestre. Più dettagliatamente il giovane sostenne fin dai primi momenti come fosse possibile, con le opportune conoscenze, poter spostare grossi blocchi di pietra con estrema facilità a patto di seguire i canali elettromagnetici terrestri. Tali tesi non vennero mai verificate, e nonostante la segretezza lo scultore venne più volte immortalato nell'uso di carrucole e paranchi piuttosto tradizionali.
Ciò non toglie lo sforzo immaginifico e l'impegno costante richiesto per la sua realizzazione.
Per quanto estremamente più semplice e meno appariscente di altre opere monumentali distribuite sul globo, Coral Castle rappresenta quanto l'ingegno e l'amore umano può costituire un valido motore alla propria fantasia ed ingegno.
Al tempo stesso l'opera racchiude il simbolo della crudeltà dell'amore stesso se consideriamo il rifiuto di Agnes Scuff ad andare ad ammirare l'opera quando Edward era ancora in vita. A grandi linee possiamo affermare come Coral Castle racchiuda entrambe le facce di una medaglia, quella della vita. Da un lato gli sforzi, l'ingegno, la stima della globalità si scontrano con l'inefficacia del messaggio verso il singolo, e la vanificazione del proprio ego.
Nonostante ciò, Coral Castle rimane concettualmente una opera di grande interesse, rappresentativa di una idea di un singolo, che per quanto non sia ispirata a chissà quale forma, ideologia, movimento artistico, trasmette pur sempre il concetto di volontà di artista e stoicità dello stesso.
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Bella storia, triste e con un retrogusto amaro, mi ha affascinato molto.
E' proprio vero che le storie più belle sono quelle drammatiche e senza happy end.
Grazie per avercela fatta conoscere :)