Dark: il mistero dei viaggi nel tempo

Sono sincero. Quando Netflix ha iniziato a produrre serie TV originali come Dark, con attori, produzione e staff interamente made in Germania, un po' ho pensato che il risultato non mi sarebbe piaciuto.

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Però, di solito, almeno le prime 2 puntate le vedo, in virtù del fatto che una chance la meritano tutti. Ed infatti, sin da subito, mi ci sono affezionato...

La prima cosa che h catturato la mia attenzione è la colonna sonora: è tetra, angosciosa e tocca le giuste note nei momenti giusti. Quando ho finito la prima stagione, ho cercato il soundtrack direttamente su Internet per riascoltarlo.

Trovo la fotografia davvero eccellente: in particolar modo ci sono delle riprese dall'alto fatte dal drone che partono da in punto ben preciso e si allargano sempre più, mostrando molto spesso la magnificenza della foresta, in cui è ambientato parte della storia.

Storia che intriga tanto, soprattutto man mano che si procede con la visione degli episodi. La base della storia parte da una cittadina sperduta, Widen, in cui avvengono misteriose sparizioni di bambini. Troviamo elementi che ricordano un po' Stranger Things, il mistero, il poliziotto solitario che indaga sulla vicenda, un gruppo di amici coinvolti, la cittadina isolata... La genialità dei produttori sta nel focalizzarsi non sul paranormale, ma su qualcosa di ancora più misterioso e affascinante: il tempo.

Il viaggio nel tempo è personalmente una tematica che adoro e in Dark è sviluppato magistralmente. Non è immediata la tematica, infatti inizialmente sembra essere una serie TV thriller. Poi pian piano s'intuisce qualcosa e alla fine della prima stagione si ha un'idea un po' più chiara. È necessario guardare tutti gli episodi con molta attenzione per capire tutti i collegamenti, e nonostante ciò, non è detto che sia comunque tutto chiaro.

Da pochi giorni è uscita la seconda stagione su Netflix ed è stata già confermata anche la produzione della terza stagione.

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