Il Modello S.F.E.R.A. di Giuseppe Vercelli

Non sono uno psicologo ma, da qualche tempo, anche nello sci è apparsa una metodologia di lavoro sulla mente degli atleti, con il fine di renderla più competitiva e più presente nel momento in cui necessita della massima concentrazione, cioè durante la gara.

Ecco quindi che il Professor Giuseppe Vercelli è considerato il fondatore di questa metodologia, che lui stesso ha applicato agli atleti italiani di altissimo livello fin dai primi anni duemila, per esempio durante le Olimpiadi di Salt Lake City 2002 (con l'oro di Daniela Ceccarelli e argento di Karen Putzer), oppure a Torino 2006, o ancora a Vancouver 2010 con l'oro di Razzoli.

Anche gli atleti del presente conoscono bene il modello Sfera, lo si nota sentendoli parlare. Da Sofia Goggia a Cristof Innerhofer, spesso parlano, durante le loro interviste, di tanti dettagli psicologici, o riti di attivazione da fare prima della gara, oppure di metodi di visualizzazione, tutte cose che sicuramente hanno imparato da Vercelli!

Non sono in grado di approfondire l'argomento, purtroppo, ma a grandi linee posso dirvi che il modello S.F.E.R.A. prende il nome dall'oggetto, una sfera, che circonda l'essere umano, ma è anche l'acronimo di:
S - Sincronia: è tutto ciò che riguarda la correlazione tra mente, corpo ed ambiente esterno, fondamentale da raggiungere negli istanti prima della gara, per essere totalmente presenti in quel momento ed in quel luogo (qui e ora).
F - punti di Forza: sono tutte le risorse fisiche, tecniche e mentali che l'atleta possiede, e che lo rendono consapevole di ciò che può fare sfruttandole al massimo
E - Energia: è la capacità di gestire la forza e la potenza, o in generale qualsiasi dote fisica, utilizzando tutte le risorse per ottenere il meglio dal proprio esercizio, senza lasciarsi distrarre da fattori esterni, che potrebbero diminuirne l'efficacia. Per esempio si pensi a quando si cerca di stare in apnea in piscina: tenendo gli occhi chiusi e stando fermi il più possibile, si riesce a durare di più rispetto a quando si aprono gli occhi o si inizia a gesticolare con le mani e i piedi
R - Ritmo: E' il giusto flusso della sequenza dei movimenti, quello che ti rende più efficace con meno sforzo. Si pensi per esempio quando si corre con le cuffie nelle orecchie, a volte ci si ritrova con la musica che cade perfettamente a ritmo con i passi, e la fatica diminuisce di colpo
A - Attivazione: è uno strumento, una capacità, un modo di raggiungere la condizione fisica e mentale che rende l'atleta proto per la gara. Nel video si vede la Goggia fare un esercizio con le braccia, ma nello sport ci sono tantissimi esempi eclatanti di esercizi di attivazione: Valentino Rossi e tutto il suo rituale prima di salire in moto, o prima della partenza; Cristiano Ronaldo e tutto il rituale che ha prima di tirare una punizione sono due tra gli esempi più riconoscibili.

In questi giorni ho avuto modo di realizzare un video su questo argomento, per conto dello Ski Team Prato Nevoso, che sta destinando parecchi sforzi in questa direzione, credendo molto nell'efficacia della mente, al pari della tecnica e del fisico, per gli sciatori di tutte le età.

Ecco il video, spero che vi piaccia, se avete correzioni, suggerimenti, domande, sarò ben contento di approfondire con voi