Non solo un weekend a Strasburgo pt.1

in #ita7 years ago

Strasgburgo.jpeg
[Foto scattata dall'autore] (Strasburgo centro città)

Mentre sto scrivendo questo post sto aspettando le 12.30 per entrare in classe e svolgere la mia noiosa lezione di Globalization and Macroeconomics.

Purtroppo, qualche giorno fa sono tornato a casa dopo un bellissimo weekend a Strasburgo con @ilariamarcon96, la mia ragazza. Adesso vi racconterò questa bellissima esperienza nel territorio Alsaziano.

Giorno della partenza: dato il costo elevato di spostarsi da Venezia con l'aereo (160 euro di volo cada uno), io e Ilaria decidiamo di fare un viaggio low cost utilizzando Flixibus. 12 ore infernali. Tuttavia, per ridurre l'impatto di questa Odissea partiamo Venerdì alle 22. Conoscendo me stesso e la difficoltà di dormire in luoghi come pullman, aerei e navi, decido prima di partire di portare con me 2 pastiglie di Stilnox (più comunemente sonnifero). Sapevo che 2 pastiglie mi avrebbero steso come un cavallo sotto ketamina.

Siamo pronti per salire sul pullman quando "Mi spiace, ma la patente non è un documento valido per partire." Panico. Non so perché avevo la netta convinzione che la patente europea fosse un documento valido nella Area Schengen. Tuttavia, forza della mia retorica, convinciamo l'autista che alla fine sfinito mi fa salire con la premessa "se ci fermano alla dogana Svizzero-Tedesca, sono cavoli tuoi".

Una volta saliti, sapendo che sarebbero passate comunque ore ed ore prima di arrivare a quel stramaledetto confine, prendiamo sia Io, sia Ilaria, il sonnifero per arrivare almeno freschi al nostro (mio) Giudizio.
Dopo aver dormito entrambi 5 ore, ci svegliamo circa a Basilea. Ok, era il momento. Sudore freddo, arriviamo in dogana... Ci lasciano passare. Nessun controllo dei documenti, il nostro viaggio poteva continuare serenamente. Solo perché avevo di fianco una coppia francese dormiente non ho gridato come Grosso stile Mondiale 2006.

Bene, sembrava passata. Arriviamo a Friburgo, la penultima tappa prima di arrivare a Strasburgo. Tranquilli, con la paura alle spalle pensiamo già al itinerario della giornata. Ma. Si purtroppo c'è un ma.

Circa a 20 kilometri da Strasburgo ci paletta la Gendarmerie. Salgono sul pullman, poliziotti e militari, controllo dei documenti. Ah dimenticavo. Durante il tragitto, avevo controllato online sul sito ufficiale del Consolato e della Ambasciata italiana in Francia quali documenti andassero bene per poter attraversare il confine di Stato. La patente non era tra quelli elencati. Inoltre, dato che la Francia è in stato di emergenza dopo la serie di attentati sul proprio suolo, i controlli sono ancora più rigidi. Ritornando a noi, è il mio momento: mostro la patente, la tessera dello studente e il mio abbonamento del vaporetto di Venezia. Gli unici 3 documenti con la mia foto. Il poliziotto mi guarda, guarda i documenti, mi guarda di nuovo e esclama in francese: "questi documenti non sono validi per entrare nel suolo francese..".

Il mio francese è molto arrugginito, ma in questa circostanza avevo capito perfettamente. Quindi esclamo in inglese: " mi scusi non parlo, francese, potremmo parlare in inglese?" ed aggiungo "Sono un cittadino europeo, pensavo che la patente fosse sufficiente nell'Area Schengen".

In quel momento non sapevo cosa pensare. Contemporaneamente il poliziotto, qualche anno più grande di me, va dal suo superiore e spiega la situazione.... Passano circa 5 minuti. Io ed Ila ci guardiamo e pensiamo "Jacopo sei un coglione". Torna il poliziotto, ci osserva. Nel frattempo tento di convincerlo in inglese che la prima cosa che avrei fatto per dimostrare la mia buona fede era andare in Ambasciata e farmi dare un documento valido per rimanere in Francia durante questa breve vacanza. Lui tuttavia non parlava non troppo bene l'inglese e lo capisco definitivamente quando gli dico embassy ma la sua reazione è tipo "ma cosa stai dicendo?". Fortunatamente dietro di noi interviene un ragazzo che parlava inglese e francese, facendo da interprete al poliziotto.

Torna dal suo superiore e tornano poi insieme verso i nostri sedili. O la va, o la spacca.

"Potete passare". La vacanza era finalmente iniziata.

P.S. Se viaggiate con Flixibus portatevi sempre un documento.

Sort:  

Che testa di minchia che sei XD

Mi associo! 😜

Una storia avvincente!😂

Attendo la seconda parte!😉

Il terrore di ogni turista italiano: viaggiare senza documenti! :) Bella storia, mi chiedo cosa avrebbe fatto il poliziotto se non avesse accettato il vostro ingresso... vi riaccompagnava lui?

Bellissimo articolo Jacopo!

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Effettivamente le nuove patenti europee, a differenza di quelle precedenti, non sono valide come documento di riconoscimento. L'ho appreso pure io, di recente.

Adoro questa città!

Paga una buona birra alsaziana al ragazzo che era dietro di te

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