Il tempo e il benessere

in #ita7 years ago

Ieri sera parlando con un amico mi ha raccontato che alla sua ragazza si è rotto un pezzo della lavatrice. Cosa c’è di incredibile direte voi, ed infatti realmente è tutto nella norma, se non fosse per il fatto che il pezzo costa di più del valore della lavatrice stessa!

Di la il io cervello ha iniziato a viaggiare e mi sono chiesto:

com’è possibile che un singolo pezzo arrivi a costare quanto tutto l’apparecchio?

Effettivamente la stessa cosa accade con i cellulari, esistono alcuni modelli un po' più vecchi (3-4 anni) dove lo schermo costa più di tutto il cellulare. Discorso diverso è quando si va ad operare su scheda madre, ma questa è un’altra storia.

Realmente che qualità e che valore acquisiscono i prodotti al giorno d’oggi se già dopo sei mesi o un anno il loro valore è dimezzato e addirittura dopo 4-5 anni possono considerarsi da buttare?

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Immagine CC0 creative commons

Mentre pensavo a tutto ciò mi è sorta un’altra domanda:

come mai la gente non lava più a mano? Non ci sarebbe nessun pezzo da sostituire!

Realmente il problema è che non c’è tempo! E’ lo stesso discorso (estremizzato) del lavorare per comprare la macchina per andare a lavoro. Io lavoro (e quindi impiego il mio tempo) per pagarmi la lavatrice e la corrente elettrica consumata per lavare i panni dato che è più comodo e non ho il tempo per farlo.

Ed ecco susseguirsi un’ulteriore domanda:

che valore diamo al tempo al giorno d’oggi?

Se parte di noi è impegnato 8 ore al giorno per lavorare, come lo impieghiamo il tempo restante? Facciamo qualcosa che apporta valore alla nostra vita o semplicemente perdiamo tempo? Ma soprattutto quali sono le cose che realmente apportano valore al nostro tempo?

Effettivamente questo è un discorso soggettivo, la mia risposta a questa domanda è:

ciò che apporta valore al mio tempo è tutto ciò che mi fa stare bene

Infatti potremmo misurare il tempo in termini di benessere. Immaginate che non esistano più i secondi, i minuti, le ore, i giorni, le settimane, gli anni ecc...ma che il tempo venga misurato in benessere! A questo punto la domanda a fine giornata sarebbe:

quanto benessere ho accumulato oggi?

Già...ci siamo scordati del dato più importante nella nostra vita e cioè lo stare bene! Il tempo che investo lavorando per permettermi di pagare la lavatrice, in termini di benessere, vale quanto il tempo usato per lavare i panni a mano?

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Immagine CC0 creative commons

Ben-essere = “stare bene” / “esistere bene”

Qual’è il vero “stare bene”? La comodità che ci ha dato la tecnologia oggi è davvero quantificabile in benessere? Andare in palestra o dall’estetista quanto conta davvero in questi termini?

I governi in tutto il mondo pensano ad aumentare il PIL, ma questo dato viene incluso nei calcoli di fine anno? Che fine ha fatto la qualità della vita? Che senso abbiamo dato alla qualità del tempo? Allora fermiamoci un attimo e pensiamo:

siamo davvero felici?

Come sempre un abbraccio a tutti e grazie a chi commenta e a chi ha avuto il piacere di leggere fino qui!

Casper

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Sort:  

il tempo inteso come metro di misura per scandire le nostre giornate e momenti è ottimo per non perdere "tempo"... il tempo come oggetto unico e raro è IL BENE PIù PREZIOSO AL MONDO

esatto, ci sei entrato in pieno :)

Successa la stessa cosa a noi. Smontato il pannello. Sistemati i contatti. Richiuso. 15 min di lavoro, nemmeno "tecnico".
Il benessere è stato aver risolto da solo.

In questo caso si, il problema è quando da solo non ci riesci o non hai le competenze necessarie

Bisogna riprendersi la propria vita, non c'è altro da dire!
Io ho fatto delle scelte rischiose, proprio raggiungere questo obiettivo e sono fiero di esserci riuscito.
Lavoro da casa, gestisco i miei orari..ho drasticamente ridotto lo stress, aumentando la qualità della mia vita.

Ottimo, per privacy non ti chiedo di cosa ti occupi, comunque è la stessa cosa per la quale mi sto sbattendo io. Posso semplicemente dire che in questo momento conto molto su questa piattaforma :)

Nessun segreto, figurati... mi occupo di post produzione fotografica, lavoro molto con l'estero. Internet offre grandi possibilità, bisogna adeguarsi e saperle cogliere!

Bellissimo, anche io l'ho fatto per un periodo per quel che riguarda l'ambito glamour, poi ho lasciato perché qui non si riesce a campare con la fotografia. Non sapevo fosse possibile fare post produzione a distanza :)

Con l'estero si... molto più aperti mentalmente. Ti danno il materiale e le indicazioni e amen. Infatti ho dovuto installare la fibra perchè sto sempre a mandare e ricevere foto con Filezilla.
In Italia qualche cliente online, per qualche campagna pubblicitaria e in zona dove abito diversi fotografi soprattutto per foto matrimoniali, ma prettamente di persona.

Già, all'estero le agenzie sono molto più aperte mentalmente, dovremmo iniziare ad apprendere qualcosina anche da loro :)

Bella domanda @casperway , non lo so se siamo davvero felici , ma penso che stiamo perdendo alcuni valori che pii sono il veto senso della vita.
Come sempre un bel post.

come sempre grazie a te per la lettura e il commento :)

Un post fatto davvero bene, hai dato un mare di spunti e riflessioni! Hai detto delle verità che io ritengo assolute. Bella mente e grande sensibilità @casperway. un saluto @giornalista

Grazie davvero!

I governi in tutto il mondo pensano ad aumentare il PIL, ma questo dato viene incluso nei calcoli di fine anno? Che fine ha fatto la qualità della vita?

L'Italia rappresenta l'unico paese al mondo che un paio di anni fa ha introdotto l'indicatore BES, benesse equo sostenibile, come indicatore complementare al PIL.

Quello che dici si potrebbe allargare citando l'economista Keynes. Egli circa 80 anni prevedeva che oggi avremmo avuto una settimana lavorativa molto inferiore alle 30 ore*. Perché questo non è successo?
Anche qui abbiamo più fronti:

  • i liberali dicono che abbiamo deciso di lavorare di più per avere di più (abbonamento palestra, abbonamento traffico dati, un nuovo cellulare ogni tot anni, etc.)
  • i keynesiani mostrano il grafico della produttività e remunerazione media oraria, mettendo il ditino dove le due linee iniziano a disaccopiarsi, ossia negli anni 70 circa. Dopo gli anni 70 le disuguaglianze risultano mediamente esplose, quindi i frutti della produttività sono andati soprattutto ai più ricchi.
  • I marxisti ripetono le varie osservazioni sul modo di produzione capitalistico e di come le riparazioni proposte dai keynesiani non vanno alla radice della questione.

In genere i gruppi politici keynesiani (chiamati purtroppo di sinistra) propongono anche la riduzione delle ore di lavoro settimanali a parità di stipendio. Ad esempio in Italia lo propone Liberi e Uguali, in UK il Labour Party (filo-marxista). L'ostacolo di questa proposta sta nel diminuire il margine di guadagno per chi dà lavoro: gli impieganti. Quindi si creano degli attriti fra impieganti e gli impiegati (i lavoratori). Quello che i marxisti chiamano lotta di classe: impieganti e impiegati hanno interessi diversi.
Anche i gruppi marxisti o filo-marxisti propongono quanto sopra, ma ricordando al lettore e/o elettore che esiste un metodo che spiega vari aspetti del capitalismo. Fra i filo-marxisti esistono varie correnti che storicamente hanno fatto l'opposto dell'interesse dei lavoratori. Faccio questa precisazione perché chiamarsi comunisti o socialisti non basta. Serve metodo. E non conosco gruppo più divulgativo dei trotskisty.

*più dettagli si possono trovare nel libro Utopia for realists, che non mi è piaciuto, che parla del reddito di base incondizionato.

Come sempre ti ringrazio per il commento, si vede che questi argomenti ti appassionano in particolar modo. Tra questi gruppo ce n'era qualcuno che già parlava di quantificare il tempo in benessere? Anche perché a parer mio sarebbe il caso di dividere il benessere in due parti: il benessere capitalistico inteso come servizi, comodità ecc... e il benessere inteso come serenità e basso livello di stress. Ovviamente nell'articolo io parlo del secondo.

di indicatori alternativi al PIL ne esistono diversi, tipo uno che proviene dalla scuola buddhista: http://ophi.org.uk/policy/national-policy/gross-national-happiness-index/

Poi esiste il Social Progress Index: https://www.ted.com/talks/michael_green_what_the_social_progress_index_can_reveal_about_your_country

O il Good country index: https://www.ted.com/talks/simon_anholt_which_country_does_the_most_good_for_the_world

Mentre nel primo caso conosco la corrente economica sottostante, negli altri due non ho approfondito.

Probabilmente avrai sentito parlare dell'indicatore di felicità dell'ONU. Trattandosi di un sondaggio, fra vari professori non ho visto gran fiducia verso il metodo e i risultati.
https://www.weforum.org/agenda/2017/03/why-norway-is-now-the-worlds-happiest-country/

Con grande rammarico sono una capra in inglese, in ogni caso ti ringrazio per i link e le info, cercherò di informarmi a riguardo :)

Nei TED penso che puoi trovare i sottotitoli in italiano

Cosa sono i TED?

I contenuti video in due collegamenti

Ah ok perfetto, grazie ;)

Oggi si è rotta anche a me la lavatrice, e visto che non era proprio nuovissima, qualunque cosa possa essersi rotta mi costerà più della lavatrice stessa :(

Per l'appunto eheheh

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