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RE: DIRITTO DI VOTO SI! MA SOLO AI "CITTADINI CONSAPEVOLI". INTRODUZIONE DELL'ESAME COME SU STEEMPOSTITALIA

in #ita7 years ago

Ehh ho pensato spesso anch'io a questioni del genere, diciamo tecnocrazia contro democrazia.
Non è così scontato un'unire un'anima liberale a una democratica, ma per carità, almeno il diritto di voto lasciamolo a tutti.
Un motto liberale è "conoscere per deliberare", ma la conoscenza per me deve essere una scelta, non un'obbligo imposto per legge.
Invece di imporre la conoscenza dall'alto lo si può fare dal basso, ognuno nel suo piccolo. Cioè invece di imporre un test, si prova a spiegare quello che uno sa in più. Poi se l'ignorante vuole rimanere tale, e votare "a caso", è un suo diritto.

L'altra faccia della medaglia è che è molto più semplice fare leva sull'ignoranza della gente, sulla disinformazione ecc.

In certi paesi per diventare cittadini (e quindi anche acquisire il diritto di voto) bisogna superare dei test come quelli che hai in mente, su costituzione, sistema elettorale, oltre che storia e lingua.
Naturalmente i cittadini "nativi" hanno il diritto di voto senza dover passare il test. Una bella contraddizione.

Sort:  

si ma infatti non è un imposizione se non sai non voti, nessuno ti obbliga a fare nulla. secondo me no perchè il suo diritto sta entrando nella mia libertà di non avere uno che vota a caso per il mio futuro.
però è un dibattito interessante ed è proprio bello perchè ognuno ha la sua visione.

Si io intendevo una cosa come si ha per diventare cittadini, ma molto più blanda e con possibilità di corsi finché non lo passa.

Se ci pensi facciamo, senza saperne granché, scelte personali molto più importanti del voto (nel senso che modificano molto di più la nostra vita).

Vietare il voto a chi non passa un esame di educazione civica potrebbe voler dire tagliare fuori proprio quella fetta di popolazione che si mette a metà strada tra voto "di pancia" e astensione. Soprattutto vuol dire tagliare fuori i mezzi analfabeti che hanno finito a malapena le scuole medie, che di solito sono una classe debole che deve poter dire la sua per poter essere protetta. Di fronte a questo, sposta veramente poco sapere come funziona l'elezione del Presidente della Repubblica, o la differenza tra proporzionale e maggioritario...

Secondo me il suffragio universale si controbilancia bene col concetto di democrazia rappresentativa, e meno con quello di democrazia diretta, dove l'essere informati sposta molto di più.

Si è vero infatti il mio post descrive 1/1000 delle cose che penso si potrebbero fare, ci sono come dici tu almeno un altro miliardo di scelte che facciamo mezzo a caso, ma alcune sono così incatenante l'una all'altra da renderle molto complicate da spezzare...
Il problema é proprio lì che i deboli lo prendono in quel posto sempre, ma non ci si può sempre e solo lamentare di essere deboli, ci va anche un passo da parte di questa fetta della società le colpe non sono solo mai da una sola parte, alla fine li si metterebbe alla prova con un test mica una fucilazione di piazza...

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