Il teatro nel passato
Amici vi invito ad attenzionare il teatro nel Medio evo. Questo è un periodo in cui dà molta importanza al concetto di collettività che è la base della civiltà teatrale, e la coralità religiosa esprime la pregnanza della collettività, imponendo nel suo sviluppo, l'uomo proprio come era avvenuto per miti greci che si erano umanizzati in itinere. Ma in questo periodo avviene una sorta di prevalenza della scenografia sulla parola che a volte viene considerata monotona, prolissa. Ricordiamo che la scenografia aveva prevalso nel solo periodo sfarzoso della roma imperiale.
Ma si ponga l'attenzione alla carica drammatica di Jacopone che analogamente a ciò che poi fece Shakespeare rende visiva l'azione con il dialogo. Il teatro religioso medioevale non dà poeti oltre Jacopone. Uno degli equivoci cui ha dato vita il teatro di tutti i tempi è quello quando la parola non riesce più a creare, ma ripete soltanto ed è inerte, non ha sicurezze.Tutta l'epoca tra quattrocento e cinquecento si propone l'imitazione. L'eredità in italia ci venne dai classici latini e greci, meno in Inghilterra dove servi' solo ad accrescere linguaggio e tecnica per creare storie. Ricordiamo che le storie non furono attinte solo agli antichi ma alla novellistica di Boccaccio, rinascimentale sia indigena che straniera.
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Bell' articolo, interessante vedere l evoluzione del teatro attraverso i vari periodi storici
grazie, tengo un pò di cultura su steemit..