RecenSerial: Marvel’s Iron Fist

La tanto attesa prima stagione di Iron Fist è stata un discreto fiasco, lontanissima dall’ottimo lavoro fatto da Netflix per Daredevil, ma anche dai prodotti un pochino più scricchiolanti come Luke Cage e Jessica Jones.

^{Immagine scattata ed editata da me}

Sono Danny Rand e sono l’Iron Fist. Sono stato addestrato a K’un-L’un, il mio compito è di sconfiggere l’organizzazione nota come la Mano

Cosa fareste, sinceramente, una persona saltata fuori dal nulla si presentasse a voi in questo modo? Non lo accompagnereste, forse, al manicomio più vicino?

Danny Rand/Iron Fist è il quarto ed ultimo Difensore, protagonista dell’omonima serie TV nata dalla collaborazione tra Marvel e Netflix. Il suo personaggio avrebbe dovuto rappresentare la chiave di volta per questo piccolo universo narrativo (che poi, in realtà, si inserisce nel più ampio Marvel Cinematic Universe che tutti noi abbiamo imparato ad apprezzare in questi 10 anni e che ha raggiunto il punto più alto grazie al recente Avengers: Infinity War).

Proprio il personaggio interpretato da un Finn Jones non particolarmente in forma (più sotto un punto di vista recitativo che non fisico), infatti, sarà colui attorno al quale ruoteranno le vicende narrate nella miniserie crossover Marvel’s The Defenders.

E, invece, Marvel e Netflix ci presentano un Danny Rand piagnone e particolarmente ingenuo. Il suo continuo ignorare il pericolo che incombe su di lui e sulle persone a lui vicine non può di certo essere considerato sinonimo di coraggio.

Insomma, quando hai a che fare con una temibile organizzazione criminale in grado di riportare in vita i morti e che sfrutta la tua azienda per i propri loschi scopi, combattere a volto scoperto, non mancando di ricordare in continuazione il tuo nome, potrebbe non essere una buona idea.

Così, mentre il cupo personaggio di Charlie Cox si sforza di tenere separate le sue due identità, Danny Rand non fa mistero di essere l’Iron Fist, l’arma addestrata dai monaci di K'un-L'Un per sconfiggere la Mano.

Sebbene l’impianto narrativo sia lo stesso che abbiamo già visto nelle prime stagioni di Daredevil, Jessica Jones e Luke Cage, la serie dedicata al Pugno d’acciaio fatica a decollare. La prima metà della stagione scorre molto lentamente ed i pochi colpi di scena sono abbastanza prevedibili.

Certo, dopo due stagioni dedicate al Diavolo di Hell’s Kitchen, l’aspettativa era tanta e deludere le attese dei fan fin troppo facile. Se già con Luke Cage il matrimonio Marvel-Netflix inizia ad accusare i primi segni di cedimento, con Iron Fist la casa editrice statunitense ha fatto un vero e proprio buco nell’acqua ed ora la sua salvezza è nelle mani del Punitore.