Per i treni (e i trasporti in generale) non vedo nulla di anomalo. Ai tempi di prima laurea ero studentessa pendolare e di queste amenità se ne vedevano un giorno si e l'altro pure (per non parlare poi del porcile nei vagoni, specie quando gli operatori della pulizia scioperavano, poi guasti alle vetture che bloccavano gli studenti sulle strade ferrate di campagna, insomma, ne vedevamo di tutti i colori). L'unico posto in cui vedevo i trasporti ben lustri e funzionanti in stile orologio svizzero era il Trentino (Bolzano e dintorni: di Trento conosco solo la stazione), ma d'altra parte si capisce, in una regione di cultura austro-tedesca. Comunque anche in città capoluoghi di regione come Genova, sia pure non ai livelli trentini, i trasporti erano tutt'altra cosa rispetto alle checche piemontesi.