RE: DIGITALY #59 - Official Magazine of the ITALY Community / Rivista ufficiale della Community ITALY
DiGinnasio: i salotti letterari
Cari amici, per ragioni di comodità (e mancanza di tempo libero, come alle solite😂) avrei scelto di partecipare al Ginnasio via commento sotto DIGITALY #59. Innanzi tutto ringrazio per avere considerato la mia proposta dei salotti letterari. Diffusissimi nei secoli addietro (come fiorivano ai tempi di Flaubert😂!). La Francia di Flaubert risultava infatti tra i primi paesi europei a ospitare i salotti letterari e sebbene potessero pure costituire una copertura a occasioni licenziose (purtroppo gli artisti francesi, pur senza fare di tutta l'erba un fascio, dato che Flaubert non faceva parte del bel numero, erano famosi in proposito: vedere Baudelaire &compagni, il primo tra l'altro contemporaneo proprio dell'autore di Madame Bovary), è innegabile fossero popolati da classi sociali di alto rango, che frequentavano le migliori scuole, inclusi gli artisti, sia pure provenienti da famiglie più modeste. Dunque gli interessati per davvero alla cultura non dovevano mancare. Se poi ci spostiamo invece dalla Francia alla Gran Bretagna, in quest'ultima si doveva respirare altra aria, più votata alle lettere. Data l'innegabile fioritura delle arti ai tempi degli svariati re George, degli anni della Reggenza e dell'epoca vittoriana. Gli scrittori del tempo in questione hanno fatto storia. Jane Austen (la zietta Jane😂), Charles Dickens, Lewis Carrol (quest'ultimo, pur essendo un matematico, non sfuggì al fascino delle arti😂), Virginia Woolf...e c'è pure da dire che la Gran Bretagna, a differenza della Francia, conta un'abbondanza di presenza femminile nella letteratura. Come del resto in tutto il mondo anglosassone (basti guardare gli USA e il Canada). Che all'istruzione si tenesse particolarmente, zia Jane non fa mistero. Ricordiamoci che fu una scrittrice realista (e non romantica, come erroneamente talvolta è stata descritta). Guardate qua:
Tratto dalla miniserie del 1995 di Pride and prejudice, la più fedele all'opera originale di Orgoglio e pregiudizio. Il piccolo video (che trovate su youtube) corrisponde a un brano del capitolo 8, dove Mr. Darcy afferma che nessuna donna può davvero ritenersi istruita se a tutte le qualità elencate dalla fedele aiutante Miss Bingley non aggiunge il coltivare la mente con profonde letture. E quale posto migliore per commentare le illuminanti letture, se non i salotti letterari dei quali Londra sicuramente pullulava? Senz'altro, le Bingley li frequentavano assiduamente, quando parcheggiavano nella capitale, anche se purtroppo a esse non servirono per diventare più sensate😂...
Ora, c'è pure da dire che i benefici della migliore istruzione e la conseguente frequentazione dei salotti letterari escludevano chiunque al di sotto dell'alta borghesia (non sono sicura se la media e la piccola borghesia vi fossero ammesse, al di fuori degli artisti, chiedo venia per l'ignoranza sul punto). Salotti letterari escludenti, dunque? Purtroppo, se si considera l'alfabetismo dilagante dei tempi, da un lato si può dire che per forza di cose. Per combattere quest'ultimo si dovrà aspettare l'Education Act del 1870, con il quale il governo britannico istituisce l'obbligo di scolarizzazione fino agli 11 anni almeno, poi innalzato a 12 nel 1893 e via via aumentato fino a includere l'obbligo della secondaria. Siamo come al solito dieci passi avanti rispetto alla storia della scolarizzazione italiana, che prevede si e no l'obbligo della quinta elementare in pieno ventesimo secolo e pure a distanza di decenni dal dopoguerra. Vedremo l'obbligo della terza media istituito soltanto nel vicino 1963 (legge del 1962, ma sembrerebbe che di fatto la legge divenne efficace in tutte le zone del paese soltanto nel 1976). Vabbè...dai salotti letterari all'excursus storico della scolarizzazione😂. Fine della filippica...per ora😂
#diginnasio #digitaly #salotti #letterari
Ps.: congrats to friends @jiya99 and @shohana1 for the AI contest winning
Fantastico Pou 😍, una specie di piccola lezione che ho trovato molto interessante! Grande modo di inaugurare il nostro DiGinnasio! Hai toccato alcuni dei punti proposti e mi hai fatto riflettere sull'analfabetismo. Come hai giustamente sottolineato, con una buona fetta della popolazione analfabeta per forza di cose i salotti letterari erano destinati ad una certa élite culturale. Oggi l'analfabetismo non è più quello di un tempo, si stima che i veri e propri analfabeti siano circa lo 0.5% della popolazione, un dato che tende sempre più allo zero, ma preoccupante è l'analfabetismo funzionale che secondo dati Ocse supera un quarto della popolazione, molti compresi nelle fasce giovanili.
Nella prima liceo di mio figlio hanno fatto dei test di ingresso di italiano, semplici comprensioni del testo più qualche regoletta grammaticale, ma i risultati sono stati catastrofici: alcuni suoi compagni hanno preso punteggi come 1/100, 6/100, 13/100 o 20/100. In generale ci sono stati solo 6 (su 22) punteggi superiori al 60.
Viene da chiedersi quanto la scuola stia ancora svolgendo la propria funzione o in che punto e da cosa venga deviato il processo di apprendimento. Forse la risposta è ovvia...
Ho divagato un po', ma è il bello dei salotti letterari, no? 🤗
E te credo, amico mio...ci sarebbe da scommettere che questi ragazzini scrivano bei fiori del tipo **1 volta, x puro caso, ceravamo tt fermati x vedere qlc ke appariva..**. Stile sms. In tal caso, 20 su 100 è pure un voto generoso😂😂😂😂
Il rating di analfabetismo allo 0,5% riguarda la popolazione che fa parte della prima delle due generazioni silenziose e qualora ancora in vita, la generazione precedente. In America latina, invece, purtroppo le cifre lievitano di brutto. Nel mio paese, secondo le statistiche del 2022 (quelle reperite), s'arrivava a circa il 7% e quest'anno temo non si siano fatti chissà quali gran passi avanti. E tra gli alfabetizzati, per i miei coetanei spesso s'intende la quarta elementare. Se poi andiamo ad Haiti, il rating sale al 50%. Presa globalmente, l'America latina comunque registra un 10% di analfabeti. Non certo cifre incoraggianti, nel terzo millennio...
Pou penso ke hai ragione. Ormai su carta tt scrivono come su cell. 😂
Povera grammatica italianaaaa. Sempre più dialoghi al presente e meno complessi. Sarà l'evoluzione del linguaggio? Mah!
L'unica cosa certa è che un linguaggio basico non riesce nemmeno a generare pensieri, pensieri profondi, pensieri critici.. questa è la popolazione ideale per i governi globali attuali e futuri..
I miei studi di seconda laurea (ai quali si può ben credere poichè hanno compreso la storia dell'evoluzione linguistica) affermano che una volta consolidatasi una forma di esprimersi, dopo essersi diffusa a lungo e accettata dai più, la maggior parte delle volte assurge al rango di grammatica normativa. Ovviamente mi auguro non si arrivi a tanto per quanto riguarda il linguaggio in stile sms...non dovrebbe in ogni caso finchè vi saranno strenui difensori della Treccani che godranno di appoggio in società😂
Speriamo bene.. ahahahah
Thanks for appreciation means a lot☺️🍀