Il bibliotecario francese: cap. IV
Effettivamente c'erano stati dei momenti in cui Trent era sembrato essere sul punto di dichiararsi, come quella mattina in cui dalla finestra del suo studio medico guardavano la spiaggia in lontananza. Lui le sorrideva, le diceva quanto importante la sua presenza fosse diventata in quel luogo, che senza di lei non sarebbe stato lo stesso. Le aveva poi accarezzato i lunghi capelli chiari. Adriana aveva la sensazione di cammnare a un metro da terra. Pochi momenti in cui si erano fermati a chiacchierare dopo la consueta firma che ogni infermiere dopo l'orario di servizio doveva obbligatoriamente rilasciare al medico internista, il quale a sua volta avrebbe compilato il quadro dei turni per la direzione. Pochi momenti prima della partita a scacchi di Trent con qualche collega o preferibilmente con il professor Podger, quando si era invece presentata l'emergenza del momento: un gruppo di anziani colpiti da dengue. Tale malattia era comune in un luogo come Habanita, infestato in determinati periodi dell'anno dalle zanzare haedes aegypti. La maggior parte della popolazione del luogo era troppo povera anche solo per permettersi di comprare il repellente adeguato, venduto nell'unica farmacia che si trovava nel centro della città: era dunque normale che nella stagione di proliferazione di quegli insetti, al Centro arrivasse sempre qualcuno che era stato punto. Comunque, la dengue non soleva essere una malattia mortale, non più da quando nella zona era presente il Centro Arcoiris, nonostante la sintomatologia fosse importante e ogni paziente necessitasse di attenzioni sanitarie consistenti. Oramai si evolveva raramente nella forma emorragica e da almeno un anno non c'erano stati più casi degenerativi. Le cure per la dengue potevano tranquillamente essere dispensate dagli infermieri, che in tali occasioni se la cavavano egregiamente anche senza la presenza dei dottori, generalmente impegnati in casi ben più gravi. Tutti riuscivano, tranne ovviamente Malinka, che non faceva altro che sovraccaricare il compito di Adriana. La maldestra infermiera spesso e ben volentieri faceva accorrere Trent, che allora lasciava il suo studio medico per presentarsi nell'area dei ricoverati e immancabilmente finiva con il rimproverare Adriana per le manchevolezze di Malinka. Quest'ultima, neanche a dirlo, si trovava sempre abbinata nei turni con l'infermiera portoghese per volontà del bel dottore.
Alberta, che spesso si imbatteva davanti a tali incresciose situazioni, scuoteva il capo e a ogni occasione disponibile persisteva nel cercare di convincere Adriana a tornare a casa. Ma invano. Non che la ragazza non riuscisse del tutto a rendersi conto della preferenza di Trent per Malinka, ma l'amore l'aveva resa cieca al punto tale da rifiutarsi di guardare in faccia la realtà. Alberta però si rendeva conto che tale situazione, specie in un ambito professionale come quello sanitario in cui sono in gioco la salute e la vita delle persone, poteva ben presto convertirsi in una vera e propria fonte di guai.
Posti online in cui "Il bibliotecario francese" si trova:
1)camTV, in cui avevo pubblicato anni fa un'edizione precedente
2)publish0x
3)blurt (al momento, soltanto fino alla terza parte del cap. V)
Ps.: immagine Pixabay 100% free (https://pixabay.com/it/photos/zanzara-dengue-aedes-347201/)