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RE: Kidfluencer: il (discutibile) fenomeno dei bambini influencer / Kidfluencer: the (questionable) phenomenon of child influencers [MULTILANGUAGE]
Dietro i bambini influencer più famosi ci sono i genitori, magari fanno finta di rimanere nell'ombra, ma alla fine il business lo gestiscono loro.
Quei ragazzini sono delle vittime ma non lo sanno, poi da grandi quando si guarderanno indietro, si renderanno conto di non aver giocato come i loro coetanei e di aver perso una bella fetta di spensieratezza.
Mentre da parte loro, chissà quanti coetanei che giocano si mangiano invece le mani perchè vorrebbero essere al loro posto. Mi ricorda infatti gli anni novanta (ma pure ai tempi di mia madre era uguale) quando a parecchi bambini spiccicava l'anima per recitare in TV (ok, ai tempi di mia madre da bambina le TV, qualora ce ne fossero, solo nelle case dei ricchi, quindi gli spiccicava l'anima per recitare o cantare in teatro) e si guardava malinconici i piccoli attori ritenuti oltremodo fortunati. Resta sempre la vecchissima questione che chi ha i denti non ha il pane e chi ha il pane non ha i denti. Mi ricorda pure Fantozzi alla riscossa, quando il ragionier Ugo vuole riscattare la sua vita infame attraverso la nipote Ughina alla quale viene offerto di diventare attrice (vabbè che purtroppo si trattava della parte di una scimmia, ma sappiamo l'andazzo di Fantozzi😂), Pina si mette in mezzo e infine Fantozzi racconta a Ughina che i nonni preferiscono che resti una bambina normale. Senonchè, parallelamente, spunta fuori Mafalda (quella del fumetto) a dichiarare che non c'è niente di speciale a essere normale. Insomma...un bambino e soprattutto un adolescente che avesse letto allora Mafalda avrà subito dedotto che essere normale fa schifo. Realtà nuda e cruda: la società moderna fa una gran pietà, fosse come fosse...