Biennale di Venezia, delusione per il Padiglione Italia. "Brutto e costoso", bufera per l'opera da due milioni di euro
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Troppo spazio e troppi soldi generano mostri. È quel che accade, tristemente, nello sponsorizzatissimo Padiglione Italia alla Biennale di Venezia, con un solo artista protagonista, Gian Maria Tosatti, scelto dal curatore Eugenio Viola. Intitolato poeticamente «Storia della Notte e Destino delle Comete», l’allestimento di oltre duemila metri quadrati è il trionfo della desolazione, della povertà di idee e soprattutto è pretenzioso, ricostruendo con troppa artificiosità una fabbrica dismessa che testimonierebbe il crollo del sogno industriale italiano diventando anche, in corso d’opera, secondo l’umile e profetico artista, un emblema dei posti di lavoro lasciati frettolosamente per fuggire da Kiev o da Odessa bombardata, oltre che un simbolo del destino dell’umanità.
Tutto questo è costato circa due milioni di euro e ci si chiede come siano stati spesi questi soldi: seicentomila euro del Ministero della Cultura, un milione da Valentino ed il resto da un elenco talmente lungo di sponsor che occuperebbe una pagina intera.
Vi devo dire la verità che mi ha sempre affascinato la Biennale di Venezia e se in questi giorni riesco a convincere la mia amica ho intenzione di farci un giro anche se poi leggi questi articoli e rimani un po' delusa.
Da quanto ho capito l'opera è stata una vera delusione, è per fortuna che non erano tutti soldi pubblici, in parte erano messi da privati, ma sono riusciti a scopiazzare un'istallazione famosa presentata a Cuba nel 2015.
Ma io dico dove stiamo arrivando? dove è la nostra arte che ci ha reso famosi nel mondo?
Forse è proprio vero che questo paese è in declino perenne...purtroppo mi rendo conto che non si investe più in cultura da diversi anni..
Sembra che per trovare una bella opera d'arte bisogna andare nel padiglione di Malta dove un'italiano Arcangelo Sassolino con poco ha fatto una bella istallazione.
Grazie per la vostra lettura
Sempre la stessa risposta: non arrivano i migliori ma chi ha gli agganci giusti!
In Italia non si premia mai il merito, il talento la creatività migliore, questa è la triste constatazione!
e si Roby purtroppo è cosi!!
Purtroppo è così
Stefano quando ci riposti un quadro di tuo papà? Così ci ristoriamo con un po' di bellezza! :-)
Mi fa piacere che mi chiedi di postare l’arte di mio padre. Ho un ultimo week end di fuoco, da metà Maggio avró più tempo per dedicarmi al blogging, cosa che mi piace tantissimo… quindi da metà Maggio in poi riposteró i dipinti di mio padre, se riesco anche prima.
Mi piacciono molto i quadri di tuo padre e mi piace come li presenti, è un bellissimo legame!
Sarò contentissima di vederli presto! Grazie Stefano
Come al solito soldi pubblici buttati al vento...
L’Italia è un bel Paese, ma se sei bravo a farebqualcosa è meglio vivere da un altra parte.