Troppo Brasile per l'Italia: azzurri secondi al mondiale di Beach Soccer - Brazil too much for Italy: Azzurri second at Beach Soccer World Cup [Multilanguage]
LittleWhites, CC BY-SA 4.0, da Wikimedia Commons
TERZA MEDAGLIA D'ARGENTO PER GLI AZZURRI |
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Ai dodicesimi mondiali ufficiali di Beach Soccer della storia (da quando la manifestazione è finita sotto l'egida della FIFA), tenuti a Dubai dal 15 al 25 febbraio, non è riuscito il "miracolo" sportivo agli azzurri del coach Emiliano Del Duca, ovvero battere in finale la fortissima squadra brasiliana, data come la favorita numero uno della vigilia.
I nostri si sono dovuti accontentare infatti della terza medaglia d'argento della storia del movimento azzurro, dopo quelle portate a casa nelle edizioni del 2008, quando si dovettero piegare ancora una volta allo strapotere del Brasile, e di quattro anni fa in Paraguay, mondiali terminati con la vittoria del Portogallo.
Le due vittorie consecutive, ottenute dalla nazionale azzurra nel 2022 e nel 2023 agli Europei, avevano fatto sperare alla vigilia in un finale diverso, ma contro la tecnica della nazionale più forte della storia del calcio da spiaggia c'è stato poco da fare. Sei a quattro per i verdeoro il risultato finale, che descrive solo parzialmente il dominio della nazionale sudamericana nell'ultima partita.
Il difensore azzurro, Gianmarco Genovali. 9002Jack, CC0, via Wikimedia Commons
Gli azzurri si erano guadagnati un biglietto per la rassegna iridata con un percorso netto di sole vittorie, ottenuto durante le qualificazioni della scorsa estate, giocate a Baku, in Azerbaijan. A cadere, sotto i colpi dell'ex calciatore di Catania e Vicenza, Fabio Sciacca, e degli altri compagni di squadra, erano toccato nell'ordine ad Estonia, Moldova ed Azerbaijan, mentre nel play-off decisivo con la Spagna si era dovuti ricorrere ai tempi supplementari per guadagnare il decisivo successo qualificazione.
E così, ai venticinque gradi di Dubai, davanti ad un migliaio di spettatori, era toccato proprio all'Italia, giovedì 15 febbraio, inaugurare la manifestazione con gli Stati Uniti, ottenendo una vittoria per 3-1. Ancora più netta l'affermazione della seconda giornata, uno spettacolare 6-2 sull'Egitto, ma alla terza partita, contro i padroni di casa, i nostri non sono riusciti ad andare oltre lo 0-0, perdendo poi la sfida ai rigori.
Tuttavia, grazie al regolamento del torneo (3 punti per una vittoria nei tempi regolamentari, due nei tempi supplementari e uno ai rigori), alla nostra nazionale è toccato, per differenza reti, ugualmente il primo posto nel girone nei confronti proprio degli Emirati Arabi, che avevano battuto 2-1 l'Egitto nei 36 minuti canonici, ma erano ricorsi ai tempi supplementari per aver ragione degli Stati Uniti (3-2).
L'attaccante brasiliano, Mauricinho. Mauricio V. Genta, CC BY-SA 4.0, via Wikimedia Commons
Questo aveva permesso di evitare l'accoppiamento nei quarti di finale con la forte nazionale iraniana, attualmente seconda nel ranking FIFA e destinata a terminare il torneo con una medaglia di bronzo (6-1 alla Bielorussia nella finale di consolazione), concedendo in dote la ben più malleabile Tahiti, dominata non a caso con un netto 5-2.
Le due semifinali si sono rivelate, sportivamente parlando, piuttosto drammatiche. Dopo essere passato in doppio vantaggio, l'Iran si è visto recuperare e scavalcare dal Brasile grazie ad un goal segnato a quaranta secondi dalla fine, quando la sfida sembrava destinata all'appendice dei tempi supplementari.
L'Italia invece recuperava alla fine del secondo tempo le due reti segnate dalla Bielorussia nei primi nove minuti, e dopo nemmeno un giro d'orologio dal nuovo goal subito, siglato dal capocannoniere del torneo, Ihar Brysthel al 30' minuto, i nostri portavano il punteggio sul definitivo 3-3, per poi conquistare la finale ai calci di rigore.
L'ex attaccante di Catania e Vicenza, Fabio Sciacca, oggi giocatore di Beach Soccer. Matteo Brama, CC BY 4.0, via Wikimedia Commons
Un po' meno storia invece ha riservato, come accennato, l'ultima partita, con la superiorità brasiliana facilitata anche dall'espulsione del portiere azzurro, Leandro Casapieri, a metà del secondo periodo, e dall'autorete clamorosa di Gianmarco Genovali, che pochi minuti dopo ha permesso ai brasiliani di chiudere all'ultimo riposo in vantaggio per 4-2.
Per l'Italia del Beach Soccer rimane comunque una meritata medaglia d'argento, ma anche la continuazione del tabu brasiliano. Quello appena conquistato è il sesto titolo mondiale per i verde-oro, addirittura il quindicesimo, se si considerano anche le edizioni non ufficializzate dalla FIFA. L'appuntamento per la rivincita è tra circa quindici mesi, alle Seychelles.
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GIALLOROSSE VERSO IL BIS? |
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Con il completamento della diciottesima giornata, avvenuto lo scorso week-end, la Serie A femminile ha terminato la prima fase del campionato, definita di Regular Season, per dare appuntamento ai fans del calcio in rosa a metà marzo, quando le ragazze torneranno a correre sui rettangoli di gioco per dar vita ai Playoff scudetto e salvezza.
In realtà, la pausa per quattro delle compagini femminili della massima serie durerà meno di due settimane, in quanto tra il 3 e il 9 marzo, giorno in cui riprenderanno le ostilità anche in Serie B, si svolgeranno le gare di andata e ritorno delle due interessanti semifinali di Coppa Italia: Juventus-Fiorentina e Roma-Milan.
Un'occhiata alla formula: a differenza del campionato cadetto, che presenta sedici squadre nella classica stipulazione del girone all'italiana, a partire dalla scorsa stagione, con il passaggio al professionismo, le squadre che compongono la Serie A femminile sono passate da dodici a dieci.
Da sinistra, con la maglia della nazionale, le calciatrici della Juventus, Cristiana Girelli, Barbara Bonansea e Martina Rosucci.Threecharlie, CC BY-SA 4.0, via Wikimedia Commons
Il tutto è stato così rivisto e oltre alla prima fase, nella quale i club si affrontano in partite di andata e ritorno (18 giornate), si è scelto di introdurre l'appendice dei playoff, dividendo il gruppo in due parti in base alla classifica: le prime cinque a comporre la poule "Championship" e le altre quella definita "Relegation", per ulteriori otto partite, con i relativi punti destinati a sommarsi a quelli ottenuti in Regular Season.
Al termine delle due fasi, la prima della Poule Scudetto viene dichiarata squadra campione d'Italia, mentre la seconda e la terza si qualificano per la Women's Champions League. Nella Poule Relegation invece, l'ultima viene retrocessa direttamente in Serie B, mentre la penultima spareggia con la seconda classificata tra i cadetti per ottenere un posto nel massimo campionato della stagione successiva.
Un formato da una parte interessante, che trasforma davvero in elitaria la partecipazione alla Serie A, ma che dall'altra rischia di rendere sovente buona parte della seconda fase piuttosto inutile. Guardando la classifica della Poule Championship infatti, le campionesse d'Italia della Roma si trovano attualmente a quota 51 punti, otto di vantaggio sulla Juventus e dodici sulla Fiorentina.
Le giocatrici della Roma, Valentina Giacinti ed Elena Linari, con la maglia della nazionale italiana. Liondartois, CC BY-SA 4.0, da Wikimedia Commons
Con ventiquattro punti a disposizione di ogni squadra, sembra difficile che alle giallorosse possa sfuggire il bis, soprattutto alla luce dell'evidente superiorità mostrata fino a questo momento. Le ragazze allenate da Alessandro Spugna hanno vinto diciassette delle diciotto partite disputate in stagione regolare, perdendo solo in casa dell'Inter (con il Sassuolo, altra squadra qualificata alla Poule Championship) a gennaio.
Cinquantuno sono le reti realizzate fin ora dall'attacco giallorosso (una media spaventosa di quasi tre a partita), nel quale trovano ripetutamente la via della porta ben quattro calciatrici, la canadese Évelyne Viens e le azzurre Manuela Giugliano, Elena Linari e Valentina Giacinti. Uno scudetto che sembra già assegnato, così come la corsa per la qualificazione alla Champions League, con Juventus e Fiorentina in vantaggio rispettivamente di diciassette e tredici lunghezze sulla coppia Inter-Sassuolo.
Insomma, probabilmente non proprio quello che gli organizzatori speravano, da un punto di vista dello spettacolo. Ancor peggiore, se possibile, è il panorama della Poule Relegation, nella quale Napoli e Pomigliano, appaiate all'ultimo posto a quota sei punti, sembrano ormai destinate irrimediabilmente a rivestire il ruolo di cenerentole del gruppo.
Il portiere del Milan, Laura Giuliani. Threecharlie, CC BY-SA 4.0, da Wikimedia Commons
Da stabilire sembra rimasto solo quale delle due retrocederà direttamente e quale dovrà spareggiare con la seconda della Serie B, dal momento che le altre, Milan, Como e Sampdoria possono considerarsi ormai al riparo da brutte sorprese, potendo vantare rispettivamente 21 (le prime due) e 18 punti in classifica.
Restare in Serie A, l'unico campionato femminile professionistico, così come partecipare alla Champions League, piuttosto che restarne fuori o addirittura retrocedere nella serie cadetta, può significare per i club una netta linea di demarcazione da un punto di vista finanziario.
Le giocatrici più famose del campionato, sebbene non possano paragonare i propri stipendi a quelli della stragrande maggioranza dei colleghi maschi, cominciano a strappare contratti più che interessanti. L'atleta più pagata è la romanista Valentina Giacinti (circa 225.000 euro), che precede di poco la juventina Cristiana Girelli, ma almeno un'altra decina di colleghe possono vantare emolumenti sopra i centomila euro a stagione.
E voi, avete mai visto una partita del campionato femminile? Vi piace la versione "in rosa" della Serie A?
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Ciao @frafiomatale, sono arrivata da poco, la giornata è stata duro, quando vado alle riunioni arrivo molto stanco, volevo solo dirti che la signora BLANCA è in un carcere femminile qui in COLOMBIA, sinceramente mi dispiace per lei, ma non lo so, sono sentimenti contrastanti, i miei 3 compagni non ci , se metto questo sulla bilancia la signora perde, ma ehi, sapeva che poteva succedere.
Buona notte Mr. Unknown hahaha , mi sbagliavo, buona notte @frafiomatale.
Umanamente mi dispiace per la signora Blanca. Ha fatto un gesto pessimo, non ha giustificazioni, ma purtroppo quando si è con le spalle al muro spesso si commettono errori imperdonabili. Spero che il Signore le dia la forza di superare questo momento e ricominciare una vita onesta, così come mi auguro che i tuoi compagni di lavoro possano non dover subire conseguenze.
Mr. Unknown
Thank you for your support @shiftitamanna