SOLITI VIZI - Il Resto dello Steem (25.03.21)
SOLITI VIZI
Photo by jarmoluk, CC0 Pixabay
Come in un film già visto, dall'epilogo non troppo piacevole per i nostri colori, l'Italia di Paolo Nicolato ha finito per buttare all'aria una vittoria apparsa ad un certo punto della partita piuttosto scontata, se si considera la superiorità tecnica mostrata per almeno un tempo dagli azzurrini nei confronti dei pari età della Repubblica Ceca.
Nella partita d'esordio della rassegna continentale riservata alle nazionali under 21 infatti, i nostri erano opposti alla nazionale sulla carta più abordabile delle tre compagne nel Girone B, e il mancato raggiungimento dei tre punti potrebbe già trasformare in una specie di montagna ardua da scalare l'obiettivo minimo della qualificazione ai quarti di finale. Partita corta e con la difesa all'altezza del centrocampo, l'Italia ha cominciato a fare valere le sue doti di palleggio dopo il primo quarto d'ora, passato a contenere la furia agonistica dei cechi, grazie all'asse centrale Gabbia-Cutrone-Maggiore, bravi a costruire manovre interessati da dietro.
Non è un caso che il goal del vantaggio sia arrivato proprio dal centro, zona del campo dominata in lungo e in largo dagli azzurri durante i primi quarantacinque minuti: la pressione di Gabbia ha infatti portato all'errore della mediana avversaria, cosa che ha permesso a Cutrone di servire un preciso filtrante per Scamacca, abile in velocità a superare in dribbling il portiere avversario e a depositare nella porta vuota. Il centravanti del Genoa ha così suggellato un gran primo tempo, nel quale ha potuto mettere in mostra le sue doti fisiche e tecniche.
Nonostante la partita poco brillante di Tonali, troppo lento nel pensiero e svogliato nel pressing, la mediana a tre dell'Italia ha retto alla grande, stoppando sul nascere ogni tentativo di ripartenza avversario, tanto che al riposo sembrava opinione comune che per gli azzurri il secondo tempo potesse servire ad arrotondare il bottino, sistemando anche la differenza reti.
Invece, dopo dieci minuti a ritmi sostenuti, nei quali si è sfiorato il raddoppio in un paio di circostanze, i nostri hanno deciso di giocarsela all'italiana, ritirandosi dietro la linea della palla a difesa del risultato. La qualità tutt'altro che eccelsa mostrata dai cechi avrebbe anche potuto dare ragione all'idea di Nicolato, desideroso di risparmiare energie viste gli impegni ravvicinati, ma quando si gioca per non prenderle accade sovente che, magari per un colpo sfortunato, si finisca inevitabilmente con l'ottenre il risultato contrario.
Ad un quarto d'ora dalla fine infatti, su un'innocua punizione battuta dalla trequarti, Giulio Maggiore, nel tentativo di rinviare il pallone, manca il salto giusto di pochi centimetri e finisce per colpirlo con la parte alta della testa, cambiandone la traiettoria; la sfera finisce così imparabilmente sotto il sette, per la gioia irrefrenabile dei cechi che alla fine del primo tempo probabilmente non avrebbero mai pensato di poter riprendere il risultato. Uno a uno e tutto da ricostruire, compreso il morale del centrocampista offensivo dello Spezia, fino a quel momento uno dei migliori in campo, e i nervi del gruppo, che cedono all'improvviso.
Tonali perde la testa e sugella la sua brutta partita sul finale, quando si fa espellere per un pestone rifilato ad un avversario, così come Marchizza, che rimedia il secondo giallo nel tempo di recupero. Ammetto di aver pensato ad un certo punto ad un calo fisico, memore dell'esperienza delle nostre squadre di club, sempre con la lingua fuori nel periodo primaverile, ma la reazione dei nostri, dopo aver subito il goal del pareggio, non ha lasciato adito a dubbi. Il ripiegamento delle truppe a difesa della porta è stata semplicemente una tattica, che purtroppo caratterizza molti allenatori della scuola di pensiero dominante in Italia, nonostante le scuse accampate da Nicolato:
Tanti giocatori non hanno la tenuta per l'intera partita e forse si poteva fare un po' meglio ma non mi posso dire insoddisfatto della prestazione. Anche in dieci siamo stati bravi a creare delle occasioni e sfortunati nelle conclusioni.
Anche perchè, nell'altra partita del girone, la Spagna ha da subito messo le cose in chiaro, mostrando ai padroni di casa (e alle prossime avversarie, compresa l'Italia) chi è che comanda. La Slovenia ha provato ad erigere delle mura alte quanto il castello di Maribor, ma i campioni in carica non si sono mai persi d'animo nè fatti innervosire dal gioco a tratti ostruzionistico dei rivali e nel secondo tempo, nel giro di un minuto, si sono dimostrati abili nel liquidare la pratica.
All'ottavo minuto della ripresa infatti è toccato a Puado battere la resistenza avversaria, su assist del milanista Brahim Diaz, mentre un minuto più tardi è stato il giocatore della Roma, Villar, a portare i suoi sul 2-0, questa volta servito alla perfezione dalla stellina del Getafe, Marc Cucurela.
Gli spagnoli continuano a sfornare generazioni di baby talenti, favoriti dall'impiego degli stessi nelle seconde squadre dei club più prestigiosi, ma anche da una mentalità vincente, che non si accontenta di una vittoria con il minimo scarto e di speculare su un misero goal di vantaggio. Lo dimostra la rete del 3-0, giunta ad un minuto dal novantesimo, dopo un secondo tempo trascorso all'attacco nonostante il doppio vantaggio.
La sfida di sabato agli azzurri potrebbe già regalare la qualificazione agli spagnoli, nel frattempo giunti al sedicesimo risultato utile consecutivo, mentre i nostri, bravi come nessuno a complicarsi la vita, dovranno andare alla ricerca di una difficile vittoria per non rischiare di trovarsi già con il biglietto di ritorno in mano. L'impresa non appare delle più facili: due anni fa, al Dall'Ara di Bologna, battemmo i futuri campioni d'Europa 3-1, ma in quella squadra giocavano talenti del calibro di Barella, Pellegrini, Kean, Chiesa e Zaniolo, la rosa attuale non è purtroppo paragonabile e temo non abbia nelle sue corde le capacità per ripetere un'impresa simile.
Nelle due partite del Gruppo A bene i tedeschi, apparsi di un paio di categorie superiori rispetto all'Ungheria, liquidata con un perentorio 3-0 e la cui difesa è sembrata liquefarsi in più di un'occasione come neve al sole ,mentre sorpresa per il pareggio 1-1 dell'Olanda, rimontata immediatamente dalal Romania di Andrian Mutu dopo il goal del vantaggio realizzato da Schuurs. La Germania affronterà ora i tulipani sabato sera, in una super sfida che potrebbe però rivelarsi pericolosa per gli olandesi in caso di mancata vittoria e di contemporaneo successo della Romania sull'Ungheria.
LA LAZIO ALLA RESA DEI CONTI
Photo by Nazionale Calcio (Flickr), CC BY 2.0
Inibizione per Claudio Lotito e almeno sei punti di penalizzazione per la Lazio, che taglierebbero i capitolini definitivamente fuori dalla lotta per un posto nella prossima Champions League: è questo ciò che rischia la società biancoceleste domani, di fronte alla Procura Federale, nella ripresa del processo sportivo sul caos tamponi.
La relazione della Procura di Avellino, potrebbe ulteriormente aggravare la posizione della Lazio, rea di non aver comunicato tempestivamente alle ASL di competenza la positività di alcuni elementi.
Dalle oltre quattrocento pagine redatte dall'accusa infatti, si possono estrapolare alcuni passaggi significativi, che riassumerebbero i comportamenti non corretti imputati alla società di Claudio Lotito:
Dalle positività emerse non risultano adempiute le procedure di comunicazione alle competenti Asl, eccezion fatta per una email di contenuto generico, priva di qualsiasi identificazione di positivi e di qualsivoglia prova documentale, sia dell'avvenuto reale invio, sia della ricezione. Non risultano attuate le misure di isolamento e quarantena prescritte dai protocolli sanitari per contenere il contagio da Covid-19, non avendo i positivi rispettato il termine minimo di isolamento fissato dalle circolari del ministero della Salute, né avendo i soggetti che con i primi avevano avuto contatti stretti (tutto il gruppo squadra) tenuto una condotta rispettosa della prescritta quarantena
Inoltre la Procura Federale chiederà lumi su alcune vicende poco chiare, come l'allenamento svolto da Immobile, Strakosha e Leiva, il 3 novembre, prima della partenza per la partita di San Pietroburgo in Champions League, nonostante gli stessi fossero risultati positivi ai tamponi, e le versioni discordanti sui risultati dei test, emerse prima della partita col Torino di tre giorni prima.
Tuttavia, come si è appreso in questi anni, farla ad una vecchia volpe come Claudio Lotito non è mai cosa semplice e la Lazio potrebbe, secondo quanto riportato questa mattina da alcuni quotidiani sportivi, giocare un jolly difensivo molto importante, puntando il dito su un vizio di forma fondamentale: secondo i legali della squadra, il protocollo FIGC, sottoscritto ad inizio anno per garantire il regolare svolgimento del campionato, non è mai stato approvato dal Coni, e la cosa potrebbe portare il tribunale sportivo ad emettere una sentenza di assoluzione verso la società romana o quanto meno a mettere la Lazio in condizione di vantaggio in un eventuale ricorso di fronte al Collegio di Garanzia del Coni stesso.
Immaginare l'eventuale pronunciamento in questo senso da parte del Tribunale sportivo federale porterebbe ad una situazione di caos senza precedenti nel calcio italiano: alcuni presidenti senza scrupoli (in Italia ce ne sono diversi) potrebbero sentirsi legittimati nel presentare ricorso in seguito alla disputa di alcune partite senza giocatori titolari, fermati da un protocollo invalido, con conseguente rimando di ogni decisione riguardo al campionato alle aule di giustizia più che al campo.
Lotito potrebbe davvero rivelarsi il granello di polvere in grado di fermare un intero ingranaggio o per la Lazio si aprono le porte di una penalizzazione importante, più l'ulteriore danno di eventuali sconfitte a tavolino nelle partite interessate dalla vicenda? Ne sapremo di più domani, dal momento che il club capitolino ha annunciato di non voler ricorrere ad un nuovo rinvio, nonostante gli impegni della dirigenza sul fronte diritti TV.
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RIPARTE LA FIACCOLA OLIMPICA
E' ripartita questa mattina, da Fukushima, città simbolo di un Paese che riemerge dopo una catastrofe, la fiaccola olimpica, destinata ad arrivare a Tokyo tra poco meno di quattro mesi, ovvero per l'inaugurazione del 23 Luglio dell'edizione più travagliata delle Olimpiadi estive.
La fiamma, inizialmente portata da quattro giocatrici della nazionale femminile di calcio, campionesse mondiali nel 2011, toccherà tutte le 47 prefetture giapponesi ed impiegherà circa diecimila tedofori.
La partenza è avvenuta senza pubblico e le autorià si sono raccomandate di non provocare assembramenti lungo il percorso, per una prescrizione che, sono pronto a scommettere, il popolo giapponese osserverà senza alcun tipo di coercizione, dall'alto della propria cultura di osservanza delle regole.
A portare la fiaccola per un piccolo pezzo del tragitto toccherà tra gli altri (i chiamati in causa dovrebbero essere tutti cittadini giapponesi, per via delle ristrettissime regole anti-covid della manifestazione) anche a Kane Tanaka, la donna più vecchia al mondo, che lo scorso 2 gennaio ha compiuto 118 anni.
NEDVED-MATERAZZI, BATTAGLIA SOCIAL
Tra la famiglia Nedved e Marco Materazzi si è scatenata nelle ultime ore una vera e propria battaglia dialettica sui principali social network, tra botta e risposta piccanti e battute al veleno.
Nell'intevista rilasciata pochi giorni fa a Pierluigi Pardo per la piattaforma Dazn, il vice-presidente bianconero aveva difeso la storia costellata di successi degli ultimi anni bianconeri con una battuta: "Mio figlio era alle medie e ora guida la macchina ed è all'università e lo Scudetto è ancora nostro", scatenando però il risentimento della vecchia gloria dell'Inter, Marco Materazzi: "Pavel... gli auguriamo tutti di poter vedere vincere anche la Champions prima che finisca gli studi, se la merita. I miei figli hanno visto vincere la Champions e il mondiale che facevano l’asilo e le elementari".
Alla diatriba si è così inserito anche il figlio di Pavel Nedved, Pavel jr, che sentitosi tirare in causa ha replicato: "C'è anche da dire che c'è chi si accontenta di un solo trofeo ogni decade e chi in 10 anni ha vinto 18 trofei ed ha ancora fame. P.s. Qualcuno in privato mi spieghi cosa c'entra il Mondiale del 2006 con l'Inter."
ALTRE NEWS
Photo by geralt (Pixabay), CC0
- Luigi De Laurentiis ha smentito le voci su una possibile cessione del Bari.
- Qualificazioni mondiali: Portogallo-Azerbaijan 1-0, Turchia-Olanda 4-2, Francia-Ucraina 1-1, Belgio-Galles 3-1.
- Euro under 21: Inghilterra-Svizzera 0-1
- ATP Master 1000 di Miami: eliminati gli italiani Lorenzi, Gaio e Travaglia.
LENTE DI INGRANDIMENTO
I migliori post sportivi:
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ACCADDE OGGI - 25 MARZO
Photo by ulleo (Pixabay), CC0 Creative Commons
- 1928: Alla radio si trasmette la prima radiocronaca di una partita della nazionale di calcio, l'amichevole tra Italia e Ungheria terminata 4-3.
- 1950: Il Galles batte la Francia 21-0 nella finale del "cinque nazioni" di rugby.
- 1954: vengono commercializzati i primi televisori a colori.
- 2007: Valentino Rossi, su Yamaha, vince il GP di Spagna di motociclismo, classe MotoGP.
FRASI CELEBRI
“Adoro lo sport: se non lo sto praticando lo guardo in tv o ne leggo sulle riviste. E' un'ossessione.”
(M. Waters)“Lo sport è imprevedibile e per certi versi è migliore del cinema.”
(R. Emmerich)“Nello sport... ad andarci vicino, si vince solo se stai giocando a bocce!”
(F. Rosatti)
QUOTAZIONI (ore 17.20 - coinmarketcap.com)
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LETTERE AL DIRETTORE
Ho il piacere di replicare all'interessante riflessione di Gaetano, che mi scrive da Siracusa:
Caro Direttore,
non sembra anche a lei che il ricambio generazionel negli altri Paesi sia molto più veloce che da noi?
Gentile Gaetano,
purtroppo ha perfettamente ragione e il motivo è da ricercare nella mancata adesione dei grandi club al progetto seconde squadre, come fanno da anni in Spagna, Germania, Francia e Portogallo. Se non si cambia sotto questo punto di vista, temo che difficilmente i miglioramenti potranno essere tangibili.
Bella l’idea di questa rubrica!
Grazie Stefano, gentilissimo come sempre, ricorda l'invito a partecipare, sempre valido 😉
you are great brother nice digian fast class post
Thank you man, great article about CR7!
Do you use Facebook?
No, sorry.
Brother, if you do, you will get more UPVOTE