Opere pazzesche entrano nel pubblico dominio - Impressive works enter the public domain [MULTILANGUAGE]

Il primo gennaio è una data importante non solo perché segna l'inizio di un nuovo anno e dei buoni propositi che puntualmente ci riproponiamo di seguire con il salto di calendario, ma anche perché coincide con l'inclusione nel mare magnum del pubblico dominio di diverse opere famose.

Secondo le attuali normative infatti, al netto dei alcune eccezioni riscontrabili nei singoli Paesi, i diritti di ogni opera cessano di appartenere al creatore della stessa se sono trascorsi 95 anni dalla data della pubblicazione o nel caso in cui l'autore sia passato a miglior vita da almeno 70 anni.

Ciò significa che caratteri e storie possono tranquillamente essere copiati, riutilizzati o rielaborati per comporre nuove opere, senza il rischio di violare i diritti d'autore. E' stato il caso, ad esempio, del recente lungometraggio horror "Winnie The Pooh, sangue e miele", con protagonista il celebre orsetto in una versione insolita, i cui diritti d'autore (in capo alla Disney) sono scaduti l'anno scorso.

_{Jagged Edge Productions, Public domain, via Wikimedia Commons}

Il 2024 si è rivelato un anno particolarmente ricco in questo senso, dato che sono confluiti nel pubblico dominio opere come "Steambot Willie", ovvero il primo cortometraggio animato nel quale è comparso il celebre Mickey Mouse, ma anche romanzi come "L’amante di Lady Chatterley" o i diari e le lettere di Frida Kahlo.

Cosa è invece liberamente utilizzabile a partire da oggi? Innanzitutto due storici personaggi, amati dai più piccoli (o almeno alcune versioni primordiali degli stessi), il celebre marinaio mangia-spinaci Popeye (conosciuto da noi come Braccio di Ferro) e il giovane reporter Tintin.

Ma anche il 2025 porterà a rendere pubblico l'utilizzo di alcuni romanzi che hanno segnato la storia della letteratura, come "Addio alle armi", scritto da Ernest Hemingway (la cui pubblicazione rimase vietata in Italia fino al 1945 per volere del regime fascista), "L'urlo e il furore” di William Faulkner o "Una stanza tutta per sé" della scrittrice britannica Virginia Woolf.

_{Un berretto originale da paramedico, posseduto da Hemingway. Joadl, CC BY-SA 3.0 AT, via Wikimedia Commons}

Nel campo della musica invece da notare la cessazione dei diritti d'autore del brano "Singin' in the Rain", nella versione originale composta dal duo statunitense Ignacio Herbert Brown e Arthur Freed (celebre l'adattamento di Gene Kelly nel musical omonimo), nonché del brano "Bolero", del francese Maurice Ravel.

Oggi si celebra un nuovo appuntamento di giubilo per gli ideatori del "Giorno del Pubblico dominio", ricorrenza che risale ai primi anni 2000 per opera dell'attivista canadese Wallace McLean, spalleggiato da Lawrence Lessing, fondatore della Creative Commons.

Pronti quindi a scrivere un nuovo finale nella tragica storia d'amore tra il sottotenente Frederic Henry e la giovane infermiera Catherine Barkley? O ad immaginare Popeye trarre la propria forza più da una bella pizza ai peperoni che da una lattina di spinaci?

Del resto se c'è chi ha trasformato un dolce orsacchiotto come Winnie The Pooh in un mostro psicopatico, tutto è lecito!

BUON ANNO A TUTTI!