L'ultima assurdità: il VAR "a chiamata" [#Steemexclusive]
Photo by Niko4it, CC BY-SA 4.0, attraverso Wikimedia Commons
Read this post in your language with Google Translate!
Dopo tre anni di utilizzo della tecnologia applicata al calcio, invocata da tempo immemore e descritta come la panacea di tutti i mali, ci si è accorti che non sempre tutto ciò che luccica può definirsi oro: il VAR, acronimo di Video Assistant Referee, non è affatto uno strumento perfetto, per il semplice fatto che, software diagnostici del fuorigioco a parte, rimane ancora dipendente dal giudizio umano.
Può capitare che l'occhio elettronico venga benedetto, quando annulla un goal all'attaccante avversario scattato con una punta del piede in fuorigioco, ma anche fortemente contestato, se proprio da un fotogramma sfuggito all'arbitro si finisce per pareggiare o perdere una partita, magari durante gli ultimi minuti di gara.
E così il VAR è divenuto alternativamente, a seconda della narrazione del momento, oggetto salvifico in grado, se solo fosse stato introdotto prima, di ribaltare l'esito di molti campionati, o sconsiderata intromissione nelle valutazioni arbitrali, che devono comunque "sempre rimanere centrali" per non svilire il ruolo dei direttori di gara.
La moviola per ovviare alla sudditanza psicologica degli arbitri, data pero in gestione agli stessi arbitri, chiamati tuttavia ad intervenire solo quando fa comodo. Insomma, un corto circuito dal quale diviene difficile uscire e che tutto sommato risultava abbastanza prevedibile alla vigilia della sua creazione. Forse un giorno si potrà arrivare all'automazione perfetta del fuorigioco, come già oggi avviene sui goal - non goal, ma le valutazioni su contatti e altri aspetti di campo dovranno per forza sempre passare dal vaglio di uomini per definizione imperfetti.
Il VAR che si vorrebbe creare, quello che assegna sempre la ragione a tutti coloro che si lamentano, non potrà mai esistere. Per di più, è stato dimostrato da questi tre campionati e un pezzo, che le polemiche non sono affatto diminuite e che chi subisce la correzione dello strumento a proprio svantaggio, tende a sbraitare ugualmente, finendo per interpretare con occhio di parte qualsiasi immagine contraria.
Varrebbe la pena tornare ad affidare tutte le decisioni di campo all'arbitro, mantenendo l'ausilio tecnologico soltanto per le questioni oggettive come fuorigioco o goal fantasma? Di certo no. Forse i giudicanti seduti di fronte al monitor non sono sempre stati attenti e capaci di valutare azioni simili col medesimo metro di giudizio, ma è innegabile che gli scempi arbitrali, una volta molto più capaci di condizionare le partite, hanno subito una drastica diminuzione.
Eppure quella parte di opinione pubblica che aveva urlato al cielo la propria voglia di moviola in campo, ora si agita come e forse più di prima, cominciando a chiedere con la medesima veemenza una correzione del prezioso strumento. L'ultima delle novità proposte, ma che sta prendendo sempre più piede nei discorsi calcistici italiani, coincide con quella del "VAR a chiamata".
In altre parole verrebbe lasciato all'arbitro il compito di decidere su tutti gli aspetti che riguardano il campo (escluse le valutazioni sul fuorigioco, che resterebbero automatiche), ma alle panchine concesso il potere di poter intervenire, due volte a partita, in caso si sospetti di essere stati danneggiati. Una proposta che rappresenta l'uovo di Colombo secondo alcuni, ma a mio giudizio l'ennesimo peggioramento di una cosa che funziona.
Con che spirito le ex giacchette nere si recherebbero davanti al monitor a visionare un'azione sfuggita ai loro occhi e fatta notare successivamente da un allenatore, con il quale magari si sono susseguiti battibecchi pepati fino a pochi istanti prima? Davvero si può pensare che un arbitro, per definizione figura dotata di ego smisurato e già restio ad ascoltare i richiami dei suoi stessi colleghi, sarebbe propenso ad interpretare a favore delle varie panchine episodi dubbi, ammettendo così il proprio errore?
Pensate poi al caso in cui un allenatore abbia già giocato entrambi i suoi bonus VAR e la sua squadra risulti, alla terza occasione, davvero vittima di un errore arbitrale: in quanti giorni (ma anche mesi o anni) si esaurirebbero eventuali polemiche, specialmente qualora i danneggiati dovessero coincidere con quelle entità dalla lacrima piuttosto facile?
Il VAR a chiamata, così come ipotizzato, è destinato a fallire, cadendo ancora più fragorosamente del suo fratello maggiore. Difficile non prevedere sviluppi simili, ma forse ad un certo tipo di carta stampata conviene sempre "buttarla in caciara" e l'ipotesi di un pollaio ancora più rumoroso è quanto di meglio ci si possa auspicare.
Beautiful post from your side .
The picture is also good
@affable
@deepak94
Thank you!